IL RICATTO A MANO ARMATA DI DE GREGORIO

4 commenti
Traendo spunto dal ricatto “armato” del senatore De Gregorio il quale minaccia di non dare l’appoggio alla finanziaria se in essa non viene inserito un miliardo di euro in più per le forze armate, è bene far presente alcune cose:
Durante il precedente governo , l’accordo fra Italia e Francia per l’attuazione del “programma Fremm”  (noto in Italia con il nome Rinascimento e che prevede la realizzazione in collaborazione con la Francia di 27 fregate da combattimento) saltò per mancanza di fondi nella finanziaria 2006 a firma Giulio Tremonti.
In quell’occasione il governo Berlusconi fu duramente ripreso per il suo mancato impegno con la Francia e soprattutto con la Fincantieri , dal senatore Ds Lorenzo Forcieri  presidente della delegazione parlamentare italiana presso la Nato (guarda un po’) e attualmente sottosegretario alla difesa dell’attuale governo.
Sul sito del ministero della difesa tra l’altro nella pagina personale del sottosegretario Forcieri si legge testualmente : ”è stato inoltre primo firmatario di importanti disegni di legge, puntualmente approvati, in materia di riconversione produttiva delle imprese operanti nel settore degli armamenti” ma questo suona comunque contraddittorio con il suo impegno a favore delle commesse belliche navali di Fincantieri.
Nella finanziaria dello scorso anno comunque alla fine venne emesso uno stanziamento di 30 miliardi di euro per il proseguimento del “programma Fremm” e venne  inserito nella tabella di spese del ministero delle attività produttive. Forcieri fu particolarmente critico con Tremonti, sostenendo che il mancato finanziamento al programma Fremm in realtà penalizzava duramente l’industria italiana.Come se per rilanciare l’industria italiana fosse necessario partire da quella bellica.
La finanziaria a firma Padoa Schioppa ha fatto di più.  Quel finanziamento è stato raddoppiato ed è stato inserito nelle voci di spesa del ministero per lo sviluppo economico. Inoltre è stato previsto che i 60 milioni di euro del  2007 passino a  135 nel  2008/2009 e che dal 2010 in poi fino al 2022, anno in cui si dovrebbe concludere il programma, il “Fremm” riceva  un totale di un miliardo e 665 milioni di euro. La finanziaria 2007 prevede 18 miliardi 134 milioni di euro per i fondi del ministero della difesa, contro i 17 miliardi 782 milioni di euro dell’anno 2006. Aggiungendo voci extra e aggiustamenti  vari si prevede di superare i  20 miliardi di euro, circa 3 in più rispetto alla  finanziaria 2006.
Inoltre, confermando nei fatti  un appoggio politico ai servizi di sicurezza e intelligence, ad essi vengono destinati 615 milioni di euro, (25 in più rispetto al 2006).
Ulteriori investimenti sono previsti per la partecipazione al controverso programma bellico americano Jsf in cui però l’Italia già ha investito 1 miliardo di dollari a fondo perduto come quota partecipativa e altri 11 sono destinati all’acquisto di 131 caccia. Inoltre sono previsti   7 miliardi di euro per l’acquisto di 121 Eurofighter Typhoon (programma bellico europeo in cui l’Italia partecipa con l’Alenia insieme a Gran Bretagna, Spagna e Germania).
Accade cioè che nello stesso momento in cui l’Italia con l’Alenia prtecipa alla costruzione del caccia europeo (Eurofighter), contemporaneamente l’americana Lokheed Martin nella costruzione del caccia statunitense concorrente di quello europeo.
Quindi veramente non si si capisce cosa ancora voglia in più De Gregorio se poi teniamo anche conto che…
l’Alitalia fallisce
Trenitalia pure
la sanità non ne parliamo
la scuola piange
i precari protestano
l’editoria stenta….
etc. etc.
 
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    Eliolibre ha detto:

    E io pago! diceva Totò. Certo che se questa è la strada che il centrosinistra intende intraprendere per cambiare l’Italia. Per fortuna che arrivano alcuni segnali positivi ma la sconsideratezza con cui si sono portati in parlamento certi personaggi darà filo da torcere a coloro che stanno cercando di porre rimedio ai guasti del Governo Berlusconi. Io comunque rimango sempre dell’idea che questo sistema non sia riformabile. Si deve cambiare radicalmente. Basta lobbyes e concentrazione di ricchezze ma una seria redistribuzione del reddito che renda i cittadini più uguali. Così ne trarrebbe vantaggio anche l’economia e non avremmo più bisogno di partecipare a spericolate avventure in politica estera ma si potrebbe dare avvio ad una nuova politica di collaborazione con tutti i Paesi poveri ed in via di sviluppo.
    Complimenti Annalisa per la qualità delle tue analisi.
    Hasta siempre

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    Mimma De Maio ha detto:

    Brava Annalisa. Io ridurrei al minimo l’impegno pecuniario per le forze armate. E naturalemnete niente soldati in missione se non per quelle di carattere veramente umanitario.

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    Doppiafila ha detto:

    Ciao Annalisa, solo ora scopro questo blog — dopo tanti scambi di messaggi! Diventeró lettore assiduo, e fin d’ora ti linko su Bogotalia. Un caro saluto, Doppiafila

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    Annalisa ha detto:

    ELIO, grazie per i complimenti si fa quel che si può, in quanto alla redistribuzione del reddito che renda i cittadini più uguali, mah non credo che questo accadrà mai almeno qui da noi, è purtroppo una bellissima utopia. Noi possiamo fare ben poco, continuare a denunciare e diffondere una corretta informazione, che a pensarci bene non è poi così poco.

    ZIETTA, mi ha fatto piacere la tua visita, grazie anche te per i complimenti, devo aggiungere anche qui il link al tuo bellissimo sito, pieno di sensibilità e poesia. A presto.

    DOPPIAFILA, in effetti è un pò che ci scambiamo “amicalmente”, come direbbe il giovane contadino cubano, punti di vista, in effetti questo blog è recentissimo. Grazie per la tua visita, mi ha fatto piacere, e per il link.

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