Azor Jaime: Nostalgia a Montevideo

10 commenti

Sono felice di pubblicare qui  la poesia dell’amico Azor Jaime,  Nostalgia a Montevideo.
La poesia è stata pubblicata sul Manifesto del 14/9/07 insieme all’articolo di Mariangela Giaimo, La grande notte della nostalgia collettiva.
 
Nostalgia a Montevideo
Nostalgia de los terratenientes (dei latifondisti)
Nostalgia delle 500 famiglie padrone del paese
Nostalgia di quando un peso valeva un dollaro
Nostalgia delle prime lotte studentesche del 60
Nostalgia delle mirabolanti azioni tupamare
contro una oligarchia corrotta ed autoritaria
Nostalgia di un paese produttore di cultura
di scrittori come Onetti, di poetesse come Vilarinio
Nostalgia di Lautréamont, Laforgue e
Supervielle
Nostalgia dei veglioni all’italiana nel teatro Solis
Nostalgia del chivito al pan y del dulce de leche
Nostalgia del buon teatro e dei cantautori
los olimarenios, Jaime Roos, los chalchaleros
Nostalgia di quello che doveva essere e che non fu
Chiedetelo a Mario Benedetti a Eduardo Galeano,
ai sopravvissuti alle torture, al carcere duro,
a quei seimila uruguayani schedati come cittadini di classe C
(quelli di A erano i compiacenti, i B i dubitanti)
Nostalgia della memoria che se n’è andata
con il tempo
che porta via gli uomini onesti e disonesti
Ma il tempo non potrà mai cancellare le ingiustizie,
la corruzione.
Porterà via,
il tempo,
i corrotti, gli oligarchi, i supremi magistrati
compiacenti
ma non cancellerà i peccati
non pulirà le anime
dei distruttori del paradiso terrestre.
 (Azor Jaime)
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    Antonio di Gennaro ha detto:

    Beato quel popolo che ricorda, parla e discute del suo passato e della sua fondazione, della nascita della sua nazione. E’ un popolo che si ama e si rispetta. In Italia chi ricorda e ha rispetto per Garibaldi, l’Unità d’Italia, la Resistenza?

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    Paolo ha detto:

    Nessuno, Antonio. In Italia la memoria ci si sta accorciando sempre di più.
    Bella poesia , complimenti Alessandra per la scelta

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    Paolo ha detto:

    oops! Pardon! Ho chiuso il telefono or ora con Alessandra e mi sono confuso…
    Correggo:
    Bella poesia, complimenti Annalisa per la scelta

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    Annalisa ha detto:

    : - )ehehehe…

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    Azor ha detto:

    Annalisa, solidaria companera, ribelle come la vita, grazie per la segnalazione nel tuo blog chiaro come un giorno di primavera (oggi 21 settembre scoppia la primavera nell’emisfero australe).
    L’Uruguay sta transitando inesorabilmente da paese europeo a paese sudamericano. Ma una parte del popolo — chi ha ancora memoria — riesce a distinguerlo ed avverte un malessere ed una voglia di reagire a tutta questa decadenza. Poverta’ culturale delle ultime generazioni (la colpa non e’ loro), mediocrita’ generalizzata nei settori delle classi dominanti.
    In Uruguay non abbiamo nemmeno i “radical chic”. Ma affaristi iperconservatori.
    Non possono esserlo quelli dell’Opus Dei che allargano i tentacoli sul mondo cattolico locale; non possono esserlo quelli del gruppo Moon che hanno usato il paese come un rifugio, una cassaforte anticomunista; non possono esserlo le famiglie della P2 che vivono sicure in questo paradiso fiscale; non possono esserlo tanti altri gruppi miliardari che convivono nel piu’ totale silenzio stampa in un paese che viene indicato come punto di passaggio o ” zona franca” del traffico di armi, droga e “lavado de dinero “
    La dittatura militare ha lasciato ferite profonde e inguaribili.
    In questo paese che era il piu’ europeo dell’America Latina venne sistematicamente distrutto uno stile di vita civile e vicino alle socialdemocrazie avanzate del Nord.
    Se Kapucinsky pianse una sera in piazza di Spagna ricordando che alcune ore prima aveva lasciato le miserie di un villaggio eritreo o somalo, cosa resta a questa gente, sopravvissuta a milioni di sorprusi da parte di una banda di militari corrotti ed assassini?
    Solo il ricordo e l’amarezza. E tanto ripudio.
    Molte speranze sono state riposte sul governo del presidente Tabare’ Vasquez, un medico socialista che vuole chiudere i conti con il passato e dare slancio all’economia. Le difficolta’ non mancano. Ma questo governo deve costituire la vera transizio

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    Azor ha detto:

    (continua/ Azor)

    Ma questo governo deve costituire la vera transizione verso la democrazia, nonostante i quotidiani casi di corruzione resi pubblici e l’allontanamento dei colpevoli.
    Viviamo in un paese burocratico-conservatore governato da una sinistra che sta misurandosi nelle prove tecniche di governo, ambasciata americana permettendo.
    Saluti ai v********o.

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    Eliolibre ha detto:

    Azor, v********o si può scrivere, non è più una parolaccia, anzi, è uno stimolo!
    Anche se è triste che sia un comico, che dovrebbe farci ridere, a ricordarci lo squallore che ci circonda.…

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    monique camus ha detto:

    …y yo siento tanta nostalgia, de que ya no estés aqui, en mi México, que sigo recordando aquellos días …

    un abrazo grande, Monique

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    g. ha detto:

    Che, no me podés meter la plaza matriz así, sin avisar…

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    Karina ha detto:

    Hace poco conocì Azor… me encantò su manera de escrivir, me encanta esta poesia, todas las veces que me comuniquè con él la nustalgia para mi pais me abrazaba el alma y me hacia llorar. No puedo que decir que estoy contenta haberlo conocido… y lo saludo… saludo mi pais… el Uruguay… y un abrazo a Annalisa con mucho carino!!!Karina
    La foto… recuerdos que se pierden en la memoria de una nina!

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