Aldo e Federico: due grandi storie ignobili

18 commenti

Aldo Bianzino e la sua famiglia

Aldo Bianzino, 44  una compagna e un figlio di 14 anni, nella notte tra il 13 e il 14 ottobre viene trovato morto nella cella del carcere di Capanne a Perugia.

Sebbene inizialmente si sia parlato di sucidio, è certo che Aldo in quella cella è stato ammazzato.

Una guardia carceraria è stata iscritta nel registro degli indagati per la sua morte, ma ad oggi non si conoscono le motivazioni di tale provvedimento.

Un ringraziamento particolare a Emanuele Giordana e Lettera 22 per l’impegno e la serietà che stanno mettendo nel diffondere il caso, vergognosamente trascurato da stampa e televisione.

(Foto Il Manifesto)

 
 
Federico AldovrandiIntanto, se parla sempre pochissimo, a Ferrara il 19 ottobre è iniziato il processo ai  quattro agenti di polizia (Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri)accusati della morte di Federico Aldrovandi, 18 anni,  avvenuta il 25 settembre 2005. Gli agenti sono formalmente accusati di  aver «cagionato o comunque concorso a cagionare il decesso» di Federico. Anche Amnesty International sta preparando un fascicolo sulla morte del giovane.
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    filomeno ha detto:

    OT (su kilombo)

    Annalisa, se non sei al corrente, dai un’occhiata a questo:

    http://anagnirossa.splinder.com/post/14495464

    grazie
    ciao

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    Comesiamomessimale ha detto:

    Non si smentiscono mai. E poi qualcuno viene quì a parlarci di repressione a Cuba. In quel Paese fatti del genere non se li sognano nemmeno. Ma la forza della disinformazione è veramente efficace, la stragrande maggioranza delle persone pensa che noi viviamo in un Paese libero e democratico e che a Cuba ci sia una feroce dittatura. Bisogna assolutamente inchiodare i responsabili dell’informazione alle loro responsabilità, sono loro i veri colpevoli del disastro in cui siamo finiti. Ormai le persone che vengono ammazzate non fanno indignare più nessuno. Viviamo in una società irrimediabilmente avviata all’autodistruzione.

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    c'e' chi sta anche peggio ha detto:

    A Cuba fatti del genere non se li sognano nemmeno? Propongo alla vostra attenzione la storia di Manuel Acosta, 47 anni, morto il 25 giugno 2007 a Cuba mentre si trovava in stato di arresto. Le autorità hanno archiviato la morte come suicidio, negando tutte le richieste di indagini avanzate dalla famiglia (alla quale non è stato neppure concesso di vedere il corpo di Manuel). La colpa del detenuto “suicidato”? Nessuna. Acosta si apprestava ad essere giudicato per “pericolosidad social predelictiva”. Ovvero: per un delitto che le autorità supponevano potesse commettere. Approvata nel lontano 1978, la legge che sanziona la “peligrosidad social predelictiva” è stata applicata con molta sistematicità in questi trent’anni. Attendo commenti. (per leggere la versione della storia pubblicata da El Pais, cliccate sulla firma)

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    ...si molto peggio ha detto:

    Dal 2005 al 2006 negli Usa sono stati arrestati circa 30000 individui.E sino ad oggi l’ufficio degli US Marshal non ha emesso alcun comunicato pubblico per dichiarare se le persone arrestate durante la operazione Falcon siano state processate o rilasciate. L’autore Mike Whitney avverte che l’ Attorney General Gonzales ha poco interesse nei piccoli criminali che sono stati arrestati durante questo straordinario blitz. Quest’azione è invece, avverte, una retata di prova nel cammino verso la legge marziale. Lo US Marshals Service non ha ancora rivelato i nomi delle persone arrestate in questi massicci rastrellamenti né ha detto di che crimini siano stati accusati.

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    ...si molto peggio ha detto:

    Dal 2005 al 2006 negli Usa sono stati arrestati circa 30000 individui.E sino ad oggi l’ufficio degli US Marshal non ha emesso alcun comunicato pubblico per dichiarare se le persone arrestate durante la operazione Falcon siano state processate o rilasciate. L’autore Mike Whitney avverte che l’ Attorney General Gonzales ha poco interesse nei piccoli criminali che sono stati arrestati durante questo straordinario blitz. Quest’azione è invece, avverte, una retata di prova nel cammino verso la legge marziale. Lo US Marshals Service non ha ancora rivelato i nomi delle persone arrestate in questi massicci rastrellamenti né ha detto di che crimini siano stati accusati.

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    nondivagjiamo ha detto:

    Supponendo che i temi trattati nei precedenti post siano una merenda, l’operazione Falcon è un cavolo. Un cavolo a merenda. O, in ogni caso, una solenne cavolata

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    tu sei l'unico che divaga ha detto:

    tu sei abituato a mangiare i cavoli a merenda…
    Forza non essere squadrista come il tuo solito sforzati ad essere serio.

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    cavolicavolateetestedicavolo ha detto:

    Tutti gli arrestati dell’operazione Falcon erano ricercati. Alcuni erano evasi dal carcere già condannati in via definitiva, gli altri erano latitanti accusati di vari delitti. Tutti sono stati – come si usa negli stati di diritto, consegnati al loro giudice naturale. Se volevi attaccare il “cattivo amerikano – cosa che è per i più sciocchi una sorta di riflesso pavloviano ogni volta che traspare una critica a Cuba – potevi, almeno, scegliere un esempio meno palesemente i****a.. Ce ne sono a migliaia. Hai bisogno di suggerimenti?

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    brassicaoleraceateetestadibrassicapekinensis ha detto:

    CA…TE !!! meno del 10% del totale di 30.150 erano sospettati per reati sessuali e meno del 2% era in possesso di armi da fuoco e 15 evasi dalle rispettive carceri, E TI RIPETO che sino ad oggi l’ufficio degli US Marshal non ha emesso alcun comunicato pubblico per dichiarare se le persone arrestate durante la operazione Falcon siano state processate o rilasciate.Lo US Marshals Service non ha ancora rivelato i nomi delle persone arrestate in questi massicci rastrellamenti né ha detto di che crimini siano stati accusati. Non si ha modo di sapere se hanno ricevuto un giusto processo, dove siano ora o se hanno subito violenze mentre erano sotto custodia.
    Hai detto bene “alcuni” e ” accusati di vari reati” Quali???
    Prendilo come un suggerimento…

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    tornandoabomba ha detto:

    O mamma mia! Le persone arrestate erano tutte colpite da mandato di cattura. E tutte hanno fatto la fine che, in uno stato di diritto, fanno i ricercati catturati. L’operazione Falcon fu, in realtà, soltanto un’iniziativa propagandistica molto pubblicizzata e piuttosto maldestra, molto fumo e poco arrosto. In sostanza, l’Amministrazione Bush concentrò sotto un’unica sigla tutti gli arresti routinariamente compiuti dalle varie forze di polizia e cercò di far passare il tutto per una grande operazione di “legge ed ordine”. Ma se ti fa piacere credere che il governo degli Usa abbia fatto clandestinamente ed illegalmente scomparire decine di migliaia di persone – e che l’abbia fatto attraverso la più pubblicizzata e gridata delle iniziative – continua pure per la tua strada. Il mondo è pieno di complottologhi che prendono molto sul serio se stessi e le proprie teorie grottesche. E questo blog è per loro, a quanto pare, una sorta di carta moschicida. Continuo ad attendere – sperando ci sia in giro qualche persona con un po’ d’onestà e di sale in zucca — commenti sul caso di Manuel Acosta

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    tornandoabomba ha detto:

    Dimenticavo: se volete sapere tutto su quella fanfaronata dell’operazione Falcon potete andare a visitare il sito ufficiale : http://www.usmarshals.gov/falcon/index.html. Tanto per dire della “segretezza” di questa tenebrosa operazione. Ho cercato un sitoo del governo cubano dedicato a Manuel Acosta, ma non l’ho trovato

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    Mondolibero ha detto:

    Bravo, chiamale fanfaronate e continua a prendertela con Cuba ed a difendere il più criminale e propente regime che la storia ricordi. Se fossero veramente un paese democratico mica investirebbero la maggior parte dlla ricchezza in propaganda “democratica”. Sostenere questi criminali che sono responsabili ogni giorno di miglia di morti in tutto il mondo e che affamano tre quarti del pianeta, è veramente operazione da vili.

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    tornandoabomba ha detto:

    Io non difendo proprio nessuno. Ho solo fatto notare – ricordando il caso (uno dei molti) di Manuel Acosta — quanto avventata fosse l’idea, lanciata da tale “comesiamomessimale”, secondo “a Cuba una cosa del genere non sarebbe mai successa”, fatta. A Cuba queste cose (la morte di persone in stato d’arresto) succedono e succedono spesso. Con la differenza che, a Cuba, neppure vengono avviate le indagini del caso. E mi pare che vile (oltre che s*****o) sia cercare di nascondere questa verità dietro generici, propagandistici e del tutto incongruenti attacchi ai crimini degli Stati Uniti.

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    ........... ...pekinensis!!! ha detto:

    …Ma ti capisco Cavallini! non puoi sputare nel piatto dove mangi, sarebbe proprio da s.….i.
    Continua a scrivere nel tuo bellissimo blog ma ricordati ogni tanto di scrivere quanti suicidi avvengono nelle carceri federali degli USA e quante indagini vengono avviate, non essere genericamente propagandista ed incongruente. Anzi fai una cosa stattene tranquillo nel tuo blog continua a fare la tua propaganda vedrai che qualcuno ogni tanto verrà a trovarti e potrete cosi, discutere sul totalitarismo di Cuba in tutta libertà e finalmente felici.

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    tornandoabomba ha detto:

    Cavallini? Se e’ un insulto non l’ho capito. Quello che invece si capisce benissimo e’ che tu, caro pekinensis, non hai argomenti. Sii felice anche tu, nella tua ignoranza che, non fossi tanto pieno d’odio, potrebbe essere proverbialmente beata.

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    Anonimo ha detto:

    Lascia perdere hai capito benissimo!!!

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    Anonimo ha detto:

    Cavallini????????????????????????????????????

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