Fujimori, “por qué no te callas”?

25 commenti

E’ iniziato lunedì (casualmente nella stessa data in cui si  celebra la Giornata  Internazionale dei Diritti Umani)  in Perù il processo ad Alberto Fujimori per violazione dei diritti umani e corruzione.
Rischia quasi 30 anni di carcere e il pagamento di circa 34 milioni di dollari di indennizzo ai familiari delle vittime,   in un processo che nel paese è considerato storico per essere la prima volta che un ex capo di stato risponde davanti alla giustizia per reati commessi durante il suo mandato.
Fujimori è accusato del sequestro e assassinio di nove studenti e di un professore dell’Università la Cantuta nel 1992 ed il massacro di altre 15 persone nel 1991 a Barrios Altos a Lima.
L’udienza è stata sospesa perchè l’imputato ha accusato ipertensione dopo avere  gridato a gran voce e con le braccia in alto la sua innocenza. Il suo show gli è costato il richiamo all’ordine da parte del giudice César San Martín.
Intanto da Washington arriva un documento della DIA del 1997 che prova l’ordine dato dallo stesso Fujimori di non lasciare vivo nessun prigioniero Tupac Amaru nell’operazione di riscatto Chavín de Huántar, in cui furono uccisi a sangue freddo, nonostante si fossero arresi, i ribelli  che tennero in ostaggio per quattro mesi nella sede dell’Ambasciata giapponese a Lima, centinaia di ostaggi.
 
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    nino ha detto:

    mi ricordo quell’aprile del 1997,quando i militari su ordine del “chino” entrarono nella ambasciata giapponese,occupata mesi prima dai militanti tupac amaru,ed ammazzarono come cani tutti coloro che si erano arresi.Per quella strage il criminale fujimori non deve piu’ uscire dal carcere.

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    Francesco ha detto:

    Man mano che vengono declassificati i. documenti della Cia, “veniamo a sapere” tutto quello che abbiamo sempre saputo.
    Un saluto

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    La Tela di Penelope ha detto:

    Cara Annalisa, quella strage fu uno dei momenti più brutti della mia vita, fino ad allora… Grazie come sempre per il tuo prezioso lavoro.
    A presto.

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    rosa ha detto:

    ciao annalisa, penso di aver sbalgiato a postare. Ti segnalavo un docuementario di cui parlavano i compagni del collettivo.
    Tu sei sempre molto informata, quindi chiedevo se ne sapevi qualcosa, perchè vorremmo fare degli incontri pubblici sul venezuela e molti ragazzi sono interessati al materiale visivo per le tesi. Grazie e ancora complimenti per il blog. Hasta pronto!

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    roberto ha detto:

    il bisogno di giustizia è immenso in un paese che purtroppo non riesce a scrollarsi di dosso pesanti ombre del passato che riaffiorano e si riaffermano prepotenti. che la condanna del chino,se la giustizia segue il suo corso non dovremmo attenderci sorprese eclatanti, serva da sprone alla timidissima opposizione peruviana.

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    Annalisa ha detto:

    Ciao Rosa, scusa non averti risposto prima, quello che so del documentario l’ho letto dal sito di Armenti e vedendo il sito degli autori, quindi non ne so più di te. Mi spiace. Se ti interessa materiale visivo prova a contattare Folliero della Patria Grande, sito che sicuramente conosci.
    http://www.lapatriagrande.net
    Ciao

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    g. ha detto:

    Io ero a Lima in quei giorni e l’angustia ci corrodeva…

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    Anonimo ha detto:

    A proposito del documentario “la Minaccia” di cui si parlava, mi sembra difficlie che si possa definire ‘onesto’, basta andare a dare una occhiata ai commenti degli autori e la notizia dell’ANSA, un misto di banalità e luoghi comuni — in generale ed in particolare, col classico occhio dell’eurocentrico — dove si arriva ad ipotizzare più o meno velatamente alla fine del film, come fa notare la notizia ANSA, che la vera minaccia del popolo venezuelano sia proprio Chavez!
    Non mi stupirebbe se certi siti lo pubblicizzino vista l’ambiguità che li contraddistinguono.
    Saluti
    Ciro

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    Anonimo ha detto:

    Un documentario sicuramente più interessante è ‘NO Volveran’ (www.giulemanidalvenezuela.net) dove si seguono le lotte degli operai per il controllo della fabbrica in cui lavorano.

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    Annalisa ha detto:

    Ciro grazie il commento. Hai ragione la recensione che ne fa l’ANSA è pietosa.
    Ciao.

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    rosa ha detto:

    Caro Ciro, se è come dici allora mi sembra strano che i compagni del collettivo lo abbiano trovato onesto. E’ stata fatta anche un’altra proiezione in un quartiere che si chiama centocelle, in un centro occupato, e anche lì nessuno ha parlato di disonestà. Mi hanno raccontato di un bel confronto e di belle diescussioni. Io purtroppo non sono a roma, quindi non posso commentare il video. Ma neanche tu. sembri intelligente, non ti perdere in affermazioni stupide.

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    Anonimo ha detto:

    Cara Rosa, grazie per l’attestazione di stima. Tranquilla, non mi perdo in affermazioni stupide. s*****aggini e frustre banalità mi sembrano invece provenire non solo dal commento dell’ANSA (se fossi l’autore me ne guarderei bene dall’inserirlo nel blog, ma evidentemente è un commento che non dispiace mettere in bella vista poichè verosimilmente l’autore stesso lo trova quantomeno accettabile, e per quanto mi riguarda questo è già un segnale chiaro) ma soprattutto dalle osservazioni che enunciano nella presentazione gli autori. Trovo davvero mediocre l’impostazione di certi sedicenti giornalisti che fanno finta di essere ‘equidistanti’ e ‘superpartes’, che danno un colpo al cerchio ed una alla botte nel maldestro tentativo di non scontentare nessuno rifugiandosi nelle pieghe dell’ambiguità. I pruriti carrieristici sono davvero deprimenti. Enzo Biagi sosteneva, a mio giudizio giustamente, che non è possibile prescindere dal proprio punto di vista nell’attività giornalistica e chi pretende di poterlo fare dimostra solo di essere sciocco o ipocrita.
    Saluti
    Ciro

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    mc ha detto:

    Caro Ciro, non credo che uno possa accusare chicchesia (o chicche e sia, come diceva il grande Totó) d’essere “banale”, quando poi, per polemizzare con gli autori di un documentario col quale è in disaccordo, si riduce a definirli “sedicenti” giornalisti. Tu mi sembri la riproduzione caricaturale – e probabilmente molto al di sotto della semplice banalità — d’una ormai putrefatta cultura rivoluzionaria (davvero “sedicente” in questo caso) che affida all’aggettivo, usato con sacerdotale arroganza, la condanna di tutte le opinioni (e, non di rado, anche dei fatti sui quali le opinioni si fondano) considerate non ortodosse. Se gli autori del documentario – che io non ho visto – sollevano il dubbio che proprio Chávez possa essere la vera minaccia per il popolo venezuelano, non fanno che ripetere quello che molti personaggi della sinistra — Miquilena, Baduel, Heinz Dieterich e molti altri “traditori” – già hanno scoperto. Chissà che un giorno non lo scopra anche tu.

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    Annalisa ha detto:

    Commento cancellato
    Francesco ho tollerato i tuoi commenti poco gentili verso di me, verso gli altri non posso proprio. Se vuoi continuare a commentare modera i termini e lascia da parte insinuazioni stupide.
    Saluti.

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    Anonimo ha detto:

    Vedo che viene fuori la vera natura di certi commenti: “Se gli autori del documentario – che io non ho visto – sollevano il dubbio che proprio Chávez possa essere la vera minaccia per il popolo venezuelano, non fanno che ripetere quello che molti personaggi della sinistra — Miquilena, Baduel, Heinz Dieterich e molti altri “traditori” – già hanno scoperto. Chissà che un giorno non lo scopra anche tu.” Hai dimenticato, prima di tutti gli altri, il “guerrigliero comunista” Teodoro Petekoff…
    Mi pare che non ci sia più nulla da commentare, perchè tu hai già ‘scoperto’ grazier a Baduel e soci/socialdemocratici/riformisti/excomunisti che Chavez è il vero traditore. Anche il seminatore di bombe all’uranio impoverito Massimo D’Alema si dice di sinistra (ovviamente borghese) ma io, fortunatamente, con questa feccia non ho nulla a che fare. Auguri.

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    mc ha detto:

    Sono stato troppo ottimista Ciro. Tu appartieni a coloro che hanno visto la Luce. E come tutti quelli che hanno visto la Luce tu non hai piu nulla da scoprire. Ed e’ giusto che ti si lasci in pace mentre, genuflesso, reciti le preghiere di fronte all’Uomo della Provvidenza. Amen

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    Anonimo ha detto:

    Se tu credi così fai pure, io non credo perchè sono semplicemente ateo e non mi interessano nè le preghiere nè gli uomini della provvidenza però ho l’onestà intellettuale di riconoscere un essere umano, Hugo Chavez Frias, che sta mettendo a servizio della collettività la sua intera esistenza e soprattutto a rischio permanente della sua propria stessa vita. Quanti sarebbero capaci di fare ciò? Agli esseri umani come lui e il Comandante Fidel Castro Ruz va tutto il mio rispetto e tutta la mia umana considerazione e di certa gentucola che si permette addirittura di insinuare il dubbio che siano loro ‘i traditori del popolo’, come pleonasmi storici, nessuno ne avrà memoria e nessuno ne avvertirà la mancanza.

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    Anonimo ha detto:

    Il pericolo più grande che corre l’umanità oggi non sono i ‘fascisti’ i ‘reazionari’, nemici facilmente identificabili in quanto tali, ma certi subdoli, ipocriti, squallidi ed opportunisti sedicenti di ‘sinistra’, che oggi in Italia trovi con facilità in tutte i partiti istituzionali, sia di quelli definiti moderati sia di quelli che i giornali definiscono di ‘sinistra radicale’ e probabilmente anche nelle organizzazioni sociopolitiche extra o para-istituzionali. Vedi certi soggetti tipo Angela Nocioni che scrive oscenità su quel fogliaccio che è diventato Liberazione, che ormai e per fortuna quasi più nessuno legge. Quando loro parlano va in onda il nulla.

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    mc ha detto:

    Chavez ha “messo la sua intera esistenza al servizio della collettivita” o, piu credibilmente, pretende che tutta la collettivita’ si metta al suo servizio? Il giorno in cui riuscirai a prendere quantomeno in considerazione questa seconda ipotesi, sarai un laico, caro Ciro. Per ora sei soltanto un uomo in ginocchio di fronte al suo Uomo della Provvidenza. Mi auguro sinceramente che tu riesca, al piu’ presto, a rimetterti in piedi.

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    Caro Don mc,
    ognuno si mette in ginocchio davanti a che crede ne valga la pena, e tu ti sei chiesto quanti inginocchiatoio hai cambiato nel corso della tua lunga vita.
    Sono un vero ateo anch’io, non mi inginoccho davanti a nessuno, ma mi inginoccho davanti al lavoro che sta facendo Chavez.

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    nico ha detto:

    Io forse posso parlare, perchè il documentario l’ho visto ieri a Salerno.
    Ecco: commentatori contro o a favore , cortesemente, esprimetevi quando avrete visto il lavoro. E’ davvero un bel prodotto. E’ stato anche comprato dalla rai e poi, per ragioni sconosciute, mai mandato in onda, anzi,sembra che quando andrà in onda sarà ritoccato e tagliuzzato. Questo dovrebbe fare riflettere tutti voi. Gli autori sono giovani e coraggiosi, non hanno neanche voluto sollevare mezza polemica su questa storiaccia della rai, potevano farlo e cavalcare l’onda. Almeno per questo, e perchè nessuno di voi lo ha visto, io mi risparmierei commenti.

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    rosa ha detto:

    Ciro, scusa…ma tu sai solo accusare quello che non conosci? ma perchè prima non ti informi? non arrivi a capire che, comunque sia scritta, una pagina dell’ansa può essere importante per chi fa documentari (e non giornalismo, altrimenti sarebbe sempre sull’ansa o avrebbe visibilità)?
    non ci arrivi?
    non è che il prurito ce l’hai tu?
    non capisci che chi fa documentari e magari se li autofinanzia con sacrifici e speranze vada rispettato? ma tu da dove vieni? e parli tanto di rivoluzione…
    neanche hai visto nulla e parli, sparli, offendi, ti attacchi ad un’ansa. Ma perchè prima non lo vedi, che magari hai qualcos’altro su cui sparlare..

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    Anonimo ha detto:

    Infatti, cara Rosa, la questione non e sul film, ma ancora prima, sui commenti degli autori oltre a quelli dell Ansa, mi sembra ovvio, come mi sembra ovvio che chi ritiene che Chavez @piu credibilmente, pretende che tutta la collettivita’ si metta al suo servizio@ e– soltanto in cattiva fede.

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    Anonimo ha detto:

    Ecco che cosa scrivono gli ultraisquirdisti trotkisti della LIT appoggiati dal salernitano Valerio Torre del Partito d’Alternativa Comunista, che siano gli ispiriatori del documentario di cui sopra?:
    “…non esisteva alcuna minaccia di golpe di destra e che, al contrario, la vera minaccia alle libertà democratiche e ai diritti dei lavoratori proveniva dallo stesso governo Chávez.“
    Chavez il vero nemico del popolo. Incredibile!
    http://www.progettocomunista.org/index.php?option=com_content&task=view&id=670&Itemid=1

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    V. ha detto:

    …di quinte colonne ne siamo pieni!
    Comunque…Alberto Fujimori 25 anni di carcere non glieli toglie nessuno.….

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