Jordi Valle: lettera a Ezio Mauro, direttore di Repubblica
Al Direttore di Repubblica
Ezio Mauro
Al caporedattore del Venerdì di Repubblica
Attilio Giordano
Alla Direzione
del Gruppo Editoriale l’Espresso SPA
All’Ordine dei Giornalisti
Un articolo di Maurizio Matteuzzi, pubblicato il 20 luglio scorso sul Manifesto, denuncia che una serie di importanti interviste pubblicate dal suo giornale nel supplemento Il Venerdì a personaggi del calibro di di Fidel Castro, Gabriel Garcìa Màrquez, Álvaro Uribe, Hugo Chávez e per ultima quella al capo delle FARC, Alfonso Cano, a firma del vostro collaboratore Jordi Valle sarebbero false.
Particolarmente per una, quella al presidente colombiano Álvaro Uribe, pubblicata l’11 luglio 2007, esiste la smentita ufficiale pubblicata sulla pagina web del governo della Colombia che può essere letta qui: (http://web.presidencia.gov.co/sp/2008/julio/18/11182008.html)
Dove si legge anche che la direzione di Repubblica è già stata informata dal governo colombiano lo stesso giorno della pubblicazione dell’intervista.
Dopo la pubblicazione dell’articolo di Maurizio Matteuzzi sul sito annalisamelandri.it, inoltre decine di persone hanno lasciato sullo stesso (http://www.annalisamelandri.it/dblog/articolo.asp?articolo=613)
la loro testimonianza relativamente a truffe e raggiri di varia entità che avrebbero subito proprio dal signor Jordi Valle.
Tutto ciò configura un caso gravissimo di violazione di ogni deontologia professionale da parte non semplicemente del sig. Valle, ma da parte del suo giornale dal quale i lettori si attendono un ben altro livello di professionalità e di rispetto per i lettori. Visto che la notizia dei falsi scoop è oramai di rilevanza nazionale internazionale e suscita dibattito e preoccupazione, stride il suo silenzio e quello del suo giornale, per il quale, in quanto lettrice dello stesso mi attendo un chiarimento pubblico.
La maggior parte delle “interviste” ai grandi personaggi, raccontava un giornalista, in realtà interviste non sono. Basta rispettare alcune regole, diceva: 1, il personaggio non deve essere irritato, anzi l’intervista deve compiacerlo; 2, passare una mazzetta al portavoce. E così fece con Wernher von Braun. Era di recente pubblicazione “La chasse aux savants allemand” di Michel Bar-Zoar che scopriva, tra l’altro, il passato nazista dello scienziato e la Nasa sollecitava contromisure. L’occasione era propizia per una “intervista” e il giornalista si mise all’opera, questa volta senza dover ricorrere alla mazzetta.
Conclusione: è bene che J V sia stato smascherato, ma ci si può aspettare altro da taluni giornali?
No comment
Fra un pò tireranno fuori anche un’intervista postuma del Che.
Perfavore almeno non li chiamamo mass media!
La lettera, che suppongo sia arrivata ai destinatari, a firma di Annalisa Melandri, dichiara e riporta cose scritte da ananimi. Prego a questo punto Annalisa Melandri a dimostrare quanto scrive, o quanto scritto nel suo blog da poche folli persone sotto nomignoli di fantasia. Nella Sua lettera, signora Melandri, cita addirittura truffe varie e parla di falso. Ho tutta una documentazione che dimostra quanto cio’ che Lei scrive, e’ falso. Non so se Lei sia una giornalista, ma La prego leggere la lettera che appare domani sul Venerdi’ di Repubblica. E la prego anche verificare le cose che Lei riceve prima di renderle pubbliche. Fra tutti i commenti che Lei cita i soli senza paravento sono quelli di Monica Marghetti. Che per mia insistenza s’e’ vista pubblicare un libro e con cui abbiamo parlato. Mi faccia un solo piacere, prima di prendere per buoni i cosiddetti post li verifichi, dato che dice di registragli tutti gli IP. IL mio lo vede, quindi.
Un cordiale saluto
Jordi Valle
non si capisce,sinceramente,perchè il presidente della colombia dovrebbe smentire un’intervista,se concessa.Però, siccome tutto è possibile,perchè valle non dimostra,registratore alla mano,di aver intervistato tutte le persone che dice di aver intervistato?
…Semplice Nino, perché non é vero.
Al Direttore Ezio Mauro
Caro Direttore
Nascerà il partito dei lavoratori Italo-immigrati
Immigrati sono circa 4 milioni e mezzo, producono 9% del PIL, grazie agli immigrati la popolazione Italiana ha raggiunto per la prima volta 60 milioni.
Da una parte immigrati sono una risorsa, dall’altra c’è chi fomenta odio contro di loro, addirittura sono nati associazioni tipo KKK, non è accettabile in un paese come Italia, culla della civiltà.
Visto che i partiti tradizionali fanno poco o niente per difendere agli immigrati, si rende necessario la costruzione di un partito che tuteli i più deboli, non solo immigrati ma tutti i cittadini che vivono in questo paese, senza distinzione di Razza, Religione e Sesso.
Il partito che nascerà sarà un partito laico, democratico e popolare per la difesa dei diritti, aperto agli Italiani e Immigrati.
Distinti saluti
Il referente
Abdinur Moallim
Al Direttore la Repubblica
Ezio Mauro
Riscatto di due anni per ogni figlio come Laurea e servizio militare
Italia è la bella addormentata fra i paesi occidentali, è un paese momentaneamente ubriaco e poco lucido, confuso, senza un progetto finalizzato alla popolazione chi ci governa, anziché incoraggiare ai giovani studenti e disoccupati come ogni padre di famiglia e soprattutto da presidente del consiglio, cosa fa, si vanta la la propria ricchezza, consiglia giovani/e sposate una persona facoltosa, consiglia di spatriare, perché in Italia non c’è futuro; dice altre sciocchezze come Putin e Medaiev sono dono di Dio, prima loro aveva già detto di Bossi e Letta (non è originale)
Per colpa di questo governo il paese è depresso, hanno rubato il futuro ai giovani, hanno rubato speranza alle donne Italiane che non avranno la pensione prima dei 65 anni, senza considerare che lavorano doppio e se non triplo rispetto alle donne comunitarie e nordiche.
Europa comunitaria le donne hanno aiuto sia economico che logistico, in altre parole sono supportate dagli stati, che comprendono e capiscono l’importanza della famiglia, da noi le famiglie si devono arrangiare.
Pari dignità alle donne Italiane come e Svedesi, Danesi, Olandesi, Tedesche, Francesi, Inglesi e poi alzare l’età pensionabile.
Riscatto di solo due anni per ogni figlio.
Visto che si ricattano servizi militari e corsi laurea, non vedo perché non si possono riscattare la nascita di un figlio di cui dipende il futuro del paese.
Abdinur-Ferrara
mabdinurliberoit
339/2092723