URGENTE: Fermati membri del Comitato Juicio y Castigo a Podlech

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URGENTE:

Alcuni membri del Comitato Juicio y Castigo a Podlech  sono stati fermati nei pressi del colonnato di San Pietro  mentre stavano testimoniando con piccoli cartelli e una bandiera cilena la necessita’ di ottenere giustizia nel caso che vede in carcere Alfonso Podlech Michaud, il torturatore di Temuco accusato della scomparsa del cittadino italo-cileno  Omar Venturelli . Tra i fermati c’e’ anche la vedova Venturelli, signora Fresia Villalobos e in questo momento sono stati portati presso il Commissariato Borgo di Piazza Cavor  per accertamenti.

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    zanza ha detto:

    Nel pomeriggio le persone fermate sono state rilasciate!

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    Cecilia ha detto:

    Sono andata ad incontrarli. Erano appena stati rilasciati e mangiavano qualcosa al bar vicino al commissariato. Erano ormai distesi, dopo diverse ore in commissariato.

    Il motivo del fermo è manifestazione non autorizzata.

    Le persone con cui ho potuto parlare ribadiscono l’importanza che Alfonso Podlech venga finalmente processato, ora che è detenuto in carcere a Roma.

    Dopo tanti anni, a molti trema la voce quando raccontano quello che loro e i loro cari hanno subito durante la dittatura, ma soprattutto quando riferiscono che in Cile finora non sono mai riusciti ad ottenere giustizia.

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    Annalisa ha detto:

    Zanza e Cecilia, vi ringrazio per gli aggiornamenti. La situazione finalmente nel tardo pomeriggio dopo che hanno passato diverse ore in commissariato si e’ risolta, speriamo senza conseguenze legali. Quanto avvenuto e’ tuttavia paradossale. Queste persone da trent’anni stanno aspettando giustizia e hanno passato mezza giornata in commissariato soltanto per aver espresso questa loro necessita’ in maniera del tutto pacifica. Tengo a precisare che al Vaticano questa mattina erano si e no una decina, con una bandiera e qualche cartello…

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    Annalisa ha detto:

    Ci tengo comunque a ringraziare a nome di tutti, quanti/e si sono adoperati/e per risolvere la situazione.

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    Anonimo ha detto:

    No, Annalisa, no debes agradecer a persona.
    Somos nosotros, la diâspora chilena, que debemos reconocer la solidaridad internacional en la cual tu ocupas un lugar de honor.
    Gracias, compañeros de Italia, gracias, Annalisa.

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