Il Comitato Pro Zelaya alla Presidenza dell’Unione Europea
No se puede aceptar un golpe de Estado en el siglo XXI!
Roma, 21 luglio 2009
La Presidenza dell’ Unione Europea in data odierna ha confermato il suo appoggio politico al legittimo presidente dell’ Honduras Manuel Zelaya e ha sostenuto la mediazione in Costa Rica del presidente Oscar Arias. Tuttavia oltre alla sospensione del dialogo poltico e dello sviluppo dei Trattati bilaterali in discussione, non è riuscita a prendere iniziative più coraggiose rispetto al governo golpista di Roberto Micheletti, quale per esempio la sospensione del Sistema di Preferenze Generalizzate (SPG) che permette ai paesi in via di sviluppo di beneficiare di un accesso più agevole ai mercati dei Paesi Industrializzati e che è vincolato al rispetto delle 27 principali convenzioni internazionali in materia di Democrazia e di Diritti Umani.
Il Comitato Pro Zelaya, costituitosi spontaneamente il 28 giugno scorso, nelle stesse ore in cui avveniva il colpo di Stato in Honduras, chiede pertanto che iniziative più importanti in campo economico vengano intraprese contro il governo golpista e la sua giunta civico-militare, affinché sia permesso un immediato rientro nel paese del legittimo presidente Manuel Zelaya e il ripristino dell’ ordine costituzionale e il rispetto dei diritti umani nel paese, gravemente minacciati dalla giunta golpista.
Denuncia inoltre l’ incapacità e la mancanza di volontà tanto dell’ Unione Europea, quanto anche del governo degli Stati Uniti nel riuscire a prendere decisioni importanti e coraggiose di fronte a situazioni gravi e di emergenza democratica, come sta avvenendo in queste ore in Honduras.
Nonostante infatti il Segretario Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OEA), José Miguel Insulza, abbia detto che “nessuno nel mondo appoggia il regime di Micheletti”, nessun singolo paese o organizzazione di tipo intergovernativa ha di fatto intrapreso severe restrizioni economiche o alcun tipo di boicottaggio commerciale contro il governo golpista honduregno.
Il Comitato Pro Zelaya inoltre solidarizza e si somma alla lotta del Fronte Nazionale di Resistenza contro il Colpo di Stato e coincide nella sua posizione intransigente di rifiuto di qualsiasi proposta di amnistia da concedere ai golpisti, in quanto questa potrebbe creare un grave precedente di immunità nel paese e nella regione.
Ricordiamo che l’Honduras ha accettato in passato la competenza della Corte Interamericana dei Diritti Umani, e che pertanto le ha ceduto la facoltà di vigilare l’adempimento delle obbligazioni civili e democratiche assunte verso il proprio popolo.
Qualsiasi legislazione che prospetti una possibile amnistia per i golpisti pertanto si puo’ considerare violatoria della Convenzione Americana sui Diritti Umani.
Annalisa Melandri
portavoce