Enzo Tiezzi: non può esistere una crescita infinita su un pianeta finito

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Enzo Tiezzi é scomparso qualche giorno fa. In silenzio. Nessun giornale né agenzia riporta la notizia. É stato un grande scienziato  che ha dato un forte contributo alle battaglie ambientaliste in Italia e alla lotta contro il nucleare, conclusasi  nel referendum del 1987. Il movimiento ecologista e noi tutti gli dobbiamo molto. Anche io.

 

Ripropongo pertanto questo articolo che contiene anche un´intervista realizzata da Radio Onda Rossa ad Enzo Tiezzi un anno fa  in occasione della Giornata Internazionale della Madre Terra.

 

 

                                                                                                                     Enzo Tiezzi

Ripulite la terra.
Lasciatela libera di erbacce e amatela.
(Rayen Kvyeh)
.
Mi pregio di aver contribuito alla realizzazione di questa intervista fatta al Professor Enzo Tiezzi, che ringrazio, ordinario di Chimica Fisica presso l’Università di Siena,  (trasmessa da ,  (trasmessa da Radio Onda Rossa il 22 aprile scorso in occasione della Giornata Internazionale della Madre Terra).
 
Ho avuto la fortuna di seguire alcune sue lezioni  (di un corso di laurea in Scienze Biologiche purtroppo  non  terminato) molto tempo fa e posso dire che è una di quelle poche persone il cui ricordo perdura a distanza di tantissimi anni.
 
E’ stato lui che ha formato la mia coscienza ecologista e soprattutto anti nucleare.
 
Erano gli anni appena precedenti al disastro di Chernobyl, al quale sono seguiti poi i ferventi preparativi per la realizzazione del referendum del 1987 che finalmente  sanciva da parte del nostro paese l’abbandono dell’uso dell’energia nucleare.
 
Adesso purtroppo, con la decisione del governo Berlusconi di intraprendere nuovamente quella scelta, è tutto da rifare. Studi, previsioni, progetti, entusiasmi e successi gettati in pasto alla politica dell’utile, del facile e immediatamente conveniente.
 
Nel 1987 di Enzo Tiezzi e Paolo Degli Espinosa usciva per Garzanti “I limiti dell’energia”,  attualissimo tutt’ora.
 
“E’ la prima volta che i tempi storici, quelli dell’organizzazione, dello sviluppo scientifico e tecnologico, della società umana e della sua espansione demografica, interferiscono con i tempi biologici, cioè con quelli della storia del pianeta, della vegetazione, della fauna, delle acque, della temperatura, dell’equilibrio biologico” scrivevano i due autori vent’anni fa.
 
E’ triste  constatare che il mondo  poco o nulla ha fatto da allora.
 
Anzi,  al “produttivismo, la trappola secolare in cui è caduta la cultura occidentale” si è sostituito l’ipercinetismo, il male moderno della   società capitalista.
 
Il nuovo paradigma di cui parlava Thomas Kuhn, uno dei più grandi filosofi della scienza,  ha bisogno per essere realizzato del fattore tempo. Tempo inteso come limite (alcune risorse sono destinate infatti inevitabilmente ad esaurirsi) ma anche come sfida  da cogliere prontamente, riappropriandosene. 
Il tempo per vivere, con equilibrio e con lentezza ma anche  il tempo  da concedere con urgenza alla nostra Madre Terra perchè possa rigenerarsi e possa così produrre nuovamente  quelle energie e quelle materie prime indispensabili alla nostra stessa sopravvivenza.
 
Biografia Enzo Tiezzi:
 
Dopo la maturità classica al Liceo Piccolomini di Siena, dove è nato il 4-2-1938, si è iscritto a Chimica a Firenze. Nel periodo del Liceo fonda a Siena i “Sabati dello studente” con Manin Carabba e Dino Pieraccioni e, con Guido Ferrara, organizza un cine club.
 
Già nel 1957 nel corso di Chimica Generale II tenuto dal professor Enzo Ferroni, poi suo maestro, ha iniziato a occuparsi di Risonanze Magnetiche. Studi proseguiti negli anni sessanta sui primi due apparecchi prototipi italiani di risonanza (EPR e NMR) costruiti al Centro Microonde di Firenze.
 
Dopo 4 anni di insegnamento all’Università di Cagliari vince una borsa Fulbright per gli Stati Uniti e lavora, nel ’66 e nel ’67, prima al Dipartimento di Fisica col professor Sam Weissman e poi, come Post Doctoral Research Associate, al Dipartimento di Biologia col professor Barry Commoner, sempre nel campo delle Risonanze Magnetiche. Sono di questo periodo due importanti lavori, da allora frequentemente citati nella letteratura scientifica internazionale: uno su Biochimica Biophysica Acta sull’evidenza della presenza del Fe+1 nei processi cancerogeni e un altro sul Journal Physical Chemistry sull’analisi comparata EPR/NMR, che introduce il concetto delle possibili applicazioni della Risonanza Magnetica Nucleare in Medicina e mette a punto le equazioni dei tempi di correlazione per l’uso di possibili mezzi di contrasto basati su ioni metallici paramagnetici.  Passeranno più di 10 anni prima della costruzione del primo apparecchio NMR per la medicina.
 
E’ chairman del I° Congresso Europeo di Biofisica e membro della Commissione di Dottorato di ricerca in Chimica all’Università di Leiden in Olanda. Nel 1968 consegue la libera docenza in Chimica Fisica.
 
Nel 1970, dopo l’insegnamento di Chimica Fisica all’Università di Firenze per alcuni anni, viene chiamato a dirigere prima l’Istituto, poi il Dipartimento di Chimica dell’Università di Siena.
 
E’ professore ordinario di Chimica Fisica dal 1979 presso la facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Siena.
 
Ha tenuto la prolusione per l’inaugurazione del 746° Anno Accademico (a.a. 1986/87) all’Università di Siena sul tema “I limiti biofisici della terra e la rilettura delle categorie spazio tempo”.
 
E’ stato parlamentare alla Camera dei Deputati del Parlamento Italiano (Gruppo Sinistra Indipendente) nella Xa legislatura.
 
E’ Accademico ordinario dell’Accademia dei Fisiocritici di Siena.
 
E’ capo della divisione di Chimica per il Consiglio Accademico e membro del Comitato Scientifico dell’European Academy of Science.
 
E’ stato presidente dal 1992 al 1997 del Comitato Interministeriale per la Ricerca Ambientale (Ministero dell’Ambiente e Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica).
 
Ha co-diretto con Mauro Ceruti ed Edgar Morin la rivista internazionale quadrimestrale “OIKOS, per una ecologia delle idee”.
 
Ha creato e diretto la rivista mensile “Arancia Blu”.
 
E’ Membro dell’Editorial Advisory Board di “Ecological Economics” dalla fondazione, di “Ecological Modelling” dal 1998, e dell’Editorial Board di “Design and Nature” dal 2004.
 
Ha tenuto la “Plenary lecture” al Convegno Internazionale della FIAT (1996) e “Invited lectures” a Dublino, Madras, Univ. Florida, Cracovia, Lione, Londra, Cadice, ecc.ecc.
 
Ha co-diretto con Sergio Rinaldi (Politecnico di Milano) la Ia Scuola di Modellistica Ecologica nel 1994.
 
E’ Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche dell’Università di Siena e Coordinatore della Laurea Specialistica in Chimica per lo Sviluppo Sostenibile dell’Università di Siena.
 
E’ “Focal Point” di G.A.I.M. (Global Analysis Interpretation and Modelling) all’interno dell’IGBP (International Geosphere Biosphere Programme) delle Nazioni Unite.
 
Ha ricevuto la laurea Honoris Causa dalle Università di Alma Ata e Sri-Lanka e il Premio APE (Associazione per il Progresso Economico) Milano, 1997.
 
Co-chairman della 4th International Conference ECOSUD 2003, Ecosystems and Sustainable Development (2003); 3rd International Conference on the Sustainable City 2004; 2nd International Conference On Brownfield Sites 2004; 4th International Conference on the Sustainable City 2006; 6th International Conference ECOSUD 2007,  Ecosystems and Sustainable Development  (2007).
 
Chairman, insieme al premio Nobel per la pace Perez de Esquivel, per la Conferenza internazionale sullo stato del Pianeta (dicembre 2006).
 
E’ stato insignito dal Wessex Institute of Technology of Great Britain dell’Eminent Scientist Award per l’anno 2003.
 
Inaugura l’Anno Dottorale 2002–2003 (Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali) a Venezia il 6 Dicembre 2002 e tiene una “Plenary” ai Dottorati del Politecnico di Milano (5 Aprile 2006).
 
Riceve la medaglia d’oro della Società Chimica Italiana – Divisione Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali nel 2002 e la medaglia d’oro della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 19 ottobre 2003. Riceve inoltre, nel 2004, la medaglia Blaise Pascal dell’European Academy of Sciences for Physics and Chemistry.
 
Viene insignito (2005) del premio “Per l’arte e la scienza” al Palazzo della “Ragione” di Mantova.
 
All’Università di Cadice il 3 Maggio 2005 viene conferito a Enzo Tiezzi il “Prigogine award 2005” e la relativa medaglia d’oro “Senior researcher”.
 
Premio San Valentino d’oro 2006 della città di Terni.
 
Agisce da referee per molte riviste scientifiche internazionali.
 
E’ editor delle riviste “International Journal of Ecodynamics” e “The International Journal of Design & Nature and Ecodynamics”, main editor della collana “The Sustainable World” (WIT press, GB) ), nonché membro del Board of Directors del Wessex Institue of Technology (WIT, GB).
 
Ha diretto per conto dell’Amministrazione Provinciale di Siena, il progetto SPIN-ECO, finanziato dalla Fondazione MPS.
 
Il professor Enzo Tiezzi ha scritto oltre 20 libri, molti dei quali tradotti e pubblicati in varie lingue estere. Sono usciti in Inghilterra “The End of Time”, “The Essence of Time”, “Beauty and Science”, “Steps towards an evolutionary physics” e “City out of Chaos”; in Spagna “La belleza y la ciencia”, traduzione del libro “La bellezza e la scienza”; in Italia “Verso una fisica evolutiva”, traduzione del libro “Steps towards an evolutionary physics”, il suo primo romanzo “Rosaluna” e “La soglia della sostenibilità. Quello che il Pil non dice”. In particolare “Tempi storici, tempi biologici” (Garzanti 1984) è stato un best seller nel settore (4 edizioni in 3 anni), ha vinto il premio del Festival Internazionale di Locarno ed è stato nominato nel 1986 libro dell’anno dall’Istituto Italiano di Cultura a Londra. Il libro “The Essence of Time” ha la prefazione del premio Nobel per la Chimica Ilya Prigogine; il libro “Beauty and Science” quella di Pietro Cascella e il libro “Steps towards an evolutionary physics” quella di Sven Jørgensen.
 
E’ autore di oltre 500 pubblicazioni scientifiche, la maggior parte delle quali su riviste scientifiche internazionali di alto prestigio. Il suo articolo sul nuovo indicatore economico (ISEW) pubblicato sulla rivista americana Ecological Economics e sui Quaderni della Facoltà di Economia dell’Università di Siena, è stato il più “visitato” degli articoli del 2006.
 
Ha collaborato, tra gli altri, con Danilo Dolci, Howard Odum, Edgar Morin, Ilya Prigogine e, più recentemente, con Herman Daly e Sven Jørgensen. Ha scambi scientifici col Max Planck Institute in Germania e col Massachussets Institute of Technology (MIT) negli Stati Uniti.
 
Ha organizzato Scuole e Gruppi di discussione (Risonanze Magnetiche) con i premi Nobel per la Chimica G. Wilkinson (GB) e K. Wüthrich (CH). I suoi allievi e collaboratori hanno lavorato con i premi Nobel per la Chimica P. C. Lauterbur (USA) e I. Prigogine (BE). Con quest’ultimo la frequentazione e gli scambi scientifici sono durati oltre venti anni.
 
Negli anni ottanta ha fatto parte del gruppo dei 25 scienziati che, a Stoccolma e Barcellona prima, poi alla Banca Mondiale a Washington e, infine, all’ASPEN Institute negli Stati Uniti, ha messo a punto il concetto di “sviluppo sostenibile”.
Ha tenuto conferenze e lezioni all’Imperial College di Londra e al Politecnico WIT di Southampton (del cui Consiglio Accademico fa parte) (2006).
 
Una sua videointervista è stata inserita nella Mostra Internazionale “Les yeux ouverts. Stock Exchange of Visions”, dedicata ai 16 intellettuali del mondo scelti per “dare una visione del futuro”, ospitata al Centre Pompidou di Parigi (2006), alla Triennale di Milano (2007) e all’eArts Festival allo Shanghai Art Museum (2007).
 
E’ stato direttore scientifico del numero 271/2057 della rivista Colors di Benetton dedicata ai mutamenti del pianeta, presentata alla stampa alla presenza di Al Gore, ex vice presidente degli Stati Uniti d’America.
 
E’ stato invitato dal poeta Ernesto Cardenal, già Ministro del Nicaragua, al primo incontro mondiale “Escritores por la Tierra” (2007).
 
Ha scritto, per Marcos y Marcos, due libretti di poesie di viaggio e, per Donzelli, un romanzo (Rosaluna). Collabora con molti artisti sul rapporto tra scienza ed estetica e, in particolare, con Pietro Cascella, Marcello Aitiani, Paolo Portoghesi, Giorgio Celli, Tony Thorimbert ecc.
 
Le sue fotografie di viaggio sono state esposte nella mostra fotografica  allestita presso il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Ca’ la Ghironda (Bologna, 28 Maggio – 16 Giugno 2007) e nella mostra fotografica allestita presso i Magazzini del Sale del Comune di Siena (4 Ottobre – 4 Novembre 2007).
 
Ha fatto parte della Commissione del Comune di Roma per il premio “Borromini” insieme a Paolo Portoghesi, Frank Gehry e Wim Wenders.
 
Ha diretto il Piano strutturale del Comune di Ravenna e vari progetti per conto del Consorzio Venezia Nuova (Comune di Venezia) di cui è consulente scientifico.
 
 
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    Giovanni ha detto:

    Dopo aver letto il tuo articolo, ho “specchiato” la pubblicazione di Tiezzi “The Index of Sustainable Economic Welfare” su Scribd: http://www.scribd.com/doc/15318215/The-Index-of-Sustainable-Economic-Welfare-ISEWPULSELLICIAMPALINITIEZZIZAPPIA2005

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    Annalisa Melandri ha detto:

    Grazie Giovanni, ma in italiano non c’è l’articolo? Ho copiato e incollato questo tuo scritto (credo):

    Il Pil non è una misura di reddito o di benessere, ma un indicatore generale dell’attività economica. Gli strumenti del Pil non forniscono più, nelle società contemporanee, un quadro esaustivo della complessità che caratterizza un territorio antropizzato, dal momento che le valutazioni economiche trascurano completamente alcune componenti fondamentali della vita, come quelle ambientali e sociali.

    E’ diffusa l’opinione secondo cui alla crescita del Pil corrisponda benessere diffuso, occupazione, sicurezza economica. Si è, però, osservato come alla crescita economica non corrisponda una parallela crescita della qualità della vita e della sostenibilità (anzi spesso si dimostrano antitetiche).

    Per comprendere in senso più ampio la condizione socio-economica delle nazioni e delinearne un modello di sviluppo sostenibile, viene utilizzato come nuovo indicatore economico della sostenibilità l’ISEW (Index of Sustainable Economic Welfare), proposto da Herman Daly e John Cobb nel 1989 per integrare le informazioni che racchiude il prodotto interno lordo.

    Esso formula aggiustamenti che tengono conto di questioni sociali e ambientali da intergare all’obsoleto indicatore dello sviluppo. L’Isew si ottiene attraverso una metodologia che integra la contabilità economica tradizionale ad altri rivelatori, al fine di determinare un indice alternativo utile a comprendere il ruolo del contesto ambientale, sul quale il sistema economico poggia le basi, e la sfera sociale, con la quale esso interagisce, come elementi cruciali per uno sviluppo sostenibile.

    L’articolo di FEDERICO MARIA PULSELLI, FRANCESCA CIAMPALINI, ENZO TIEZZI e CARLO ZAPPIA sul nuovo indicatore economico (ISEW) pubblicato sulla rivista americana Ecological Economics e sui Quaderni della Facoltà di Economia dell’Università di Siena, è stato il più “visitato” degli articoli del 2006.

    I Quaderni del Dipartimento di Economia Politica vengono pubblicati al fine di favorire la tempestiva divulgazione di ricerche scientifiche originali. I quaderni vengono regolarmente inviati a Istituti, Dipartimenti e Biblioteche a carattere economico e sono inclusi nella serie Research Papers in Economics (REPEC).
    http://www.econ-pol.unisi.it/dipartimento/i...

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    Roberto Antonucci ha detto:

    Sapevate che al referendum sulla feconsdazione asistita aveva invitato all’astensione? E, pensandoci bene, forse non aveva tutti i torti.….
    http://www.avvenireonline.it/NR/exeres/BC69E400-F56C-4CD0-957A-8BDCF47ED494.htm

  4. avatar
    paolo manzelli ha detto:

    Enzo Tiezzi é scomparso qualche giorno fa.
    Sono rimasto malissimo nel saperlo casualmente cercando in rete il suo indirizzo e mail . per invitarlo al WS di Pavia del 24 SET PV . a cui avrebbe dato un sicuro contributo.

    “Cambiare il mondo e’ possibile solo con la GREEN ECONOMY ricomponendo la
    frattura tra cultura meccanica e natura.
    > »
    > » INVITO:
    > » Cambiare il mondo e’ infatti possibile solo cambiando le idee
    meccaniche
    che hanno disastrato il mondo

    > > Tratteremo del cambiamento cognitivo necessario a favorire il quadro di
    rinnovamento della GREEN ECONOMY nel Workshop che si terra’ nell’ aula
    A.Volta presso la Universia di Pavia il 24 SETT/10 .

    >
    > > Siete invitati a parteciparvi, in tale occasione terro una breve memoria dell’ amico e collega Enzo Tiezzi. vedi ad es:
    http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:yQXehp91-fQJ:www.aiems.eu/Tiezzi.pdf+meccanicismo+e+rottura+tra+cultura+e+natura&cd=3&hl=it&ct=clnk&gl=it
    > »
    > >
    >
    > > Vedi inoltre la locandina dell’ evento di Pavia in : http://www.edscuola.it/archivio/lre/3rd_Quantumbionet_Workshop.pdf
    > » vedi anche la relazione introduttiva in :
    > » http://www.wbabin.net/science/manzelli85.pdf

    > > Paolo Manzelli: lreatunifidotit

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