Roma Citta’ Aperta, Palestina Libera

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ROMA CITTA’ APERTA, PALESTINA LIBERA

un appello per mettere fine alla aggressioni dei gruppi ultrasionisti

 

Giovedi 1 luglio è stato operato alla mandibola il giovane palestinese di Gaza rimasto ferito – insieme ad altri per fortuna meno gravi — nell’aggressione di una settimana fa sulla scalinata del Campidoglio.

Che un palestinese sfuggito all’inferno di Gaza venga ferito nella capitale del nostro paese da parte di un gruppo paramilitare, appartenente ad una minoranza oltranzista della comunità ebraica romana, suscita in noi un sentimento di vergogna ed indignazione, ma non quello della rassegnazione. Al contrario.

Riteniamo che su quanto avvenuto non sia accettabile che scenda una comoda cortina di silenzio o una colpevole rimozione, né che si affermi una sorta di impunità per gli aggressori.

Sono state fatte le dovute denunce in sede penale, è stato richiesto un incontro al Prefetto e al Sindaco di Roma, ma la questione non presenta solo problemi di carattere giuridico e penale.

Con questo appello, intendiamo denunciare con forza le responsabilità e le connivenze con gruppi squadristici che da anni aggrediscono e intimidiscono attivisti, esponenti politici e della società civile impegnati nella solidarietà e nell’informazione sulla situazione palestinese. I numerosi e ripetuti episodi di aggressione sono stati ricostruiti e denunciati, anche recentemente.

L’agibilità democratica delle piazze e del dibattito politico sulla situazione in Medio Oriente non può essere messa in discussione da gruppi ultrasionisti che importano nel nostro paese una logica di scontro militare e che ritengono applicabile anche nel nostro paese  l’ impunità consentita – purtroppo — alle azioni del governo israeliano.

In questo senso, se non condividiamo sul piano politico la subalternità del governo italiano alla politica delle autorità israeliane (il voto negativo dell’Italia sul Rapporto Goldstone e sulla commissione internazionale di inchiesta sul massacro della nave Navi Marmara sono indicativi), ci preoccupa altrettanto la subalternità delle istituzioni locali alle scelte israeliane.

Due esempi aiutano a comprendere quanto intendiamo denunciare con questo appello.

Il Sindaco di Roma Alemanno ha affermato che la foto del soldato Shalit tiene lontano i sostenitori della causa palestinese dal Campidoglio (e mezz’ora dopo un gruppo di picchiatori appartenenti alla minoranza più aggressiva della comunità ebraica ha reso coerente questa affermazione sulle scale del Campidoglio).

La Regione Lazio ha avviato iniziative per l’acquisto di tecnologia di una azienda israeliana nel trattamento rifiuti che impiega tecnologie già esistenti e prodotte da aziende italiane con costi e ricadute occupazionali ovviamente molto diversi.

Riteniamo innanzitutto che la piazza del Campidoglio sia di tutti i cittadini e non solo di alcuni e che criteri di opportunità politica nelle relazioni con un altro paese non possano sostituirsi a quelli del vantaggio per l’economia delle istituzioni pubbliche.

L’aggressione squadrista avvenuta giovedì 24 giugno sulle scale del Campidoglio è solo l’ultimo di una serie di episodi che urgono essere affrontati nel merito e che il silenzio, l’inerzia, la connivenza delle istituzioni locali e nazionali rischiano di aggravare pesantemente, sia nelle relazioni interne alla nostra società, sia nelle relazioni internazionali.

Con questo appello vogliamo impedire la rimozione su quanto avvenuto, sia sul piano politico sia sul piano legale e siamo determinati a tornare in piazza al fianco del popolo palestinese, pretendendo dalle istituzioni la garanzia della piena agibilità democratica nella nostra città.

 

Luglio 2010

 

Per adesioni collettive (associazioni, reti, comitati, partiti) o individuali scrivere a:

romaperlapalestinaatliberodotit

 

Le prime adesioni raccolte dall’appello “Roma Città Aperta, Palestina Libera”

(in ordine: a nome di associazioni, collettive, individuali senza specifica)

 

Marco Benevento (Forum Palestina)

Germano Monti (Forum Palestina)

Mila Pernice (Forum Palestina)

Sergio Cararo (direttore di Contropiano)

Gustavo Pasquali (Comitato con la Palestina nel cuore)

Bassam Saleh (Comitato con la Palestina nel cuore)

Enrico Campofreda (giornalista)

Pierapolo Leonardi (esecutivo dell’Unione Sindacale di Base, USB)

Fawzi Ismail (Associazione Sardegna –Palestina)

Alfredo Tradardi (ISM-Italia)

Marco Rizzo (Comunisti Sinistra Popolare)

Enzo Apicella (disegnatore e designer)

Giorgio Forti (membro della rete Ebrei Contro l’Occupazione, ECO)

Mariano Mingarelli (Associazione d’amicizia italo-palestinese, Firenze)

Fernando Rossi (ex senatore, Per il Bene Comune)

Andrea Catone (storico, direttore de L’Ernesto)

Loretta Mussi (Stopagrexco Roma)

Mauro Gemma (redazione de L’Ernesto)

Nino Lisi (Comunità Cristiana di base San Paolo, Roma)

Giuseppe Zambon (editore)

Enrico Contenti (ISM-Italia Torino)

Anna Farkas (cittadina statunitense per la pace e la giustizia)
Carlo Tagliacozzo (redattore di zeitun.ning.com)

Marco Ramazzotti Stockel (membro di ECO, Ebrei contro l’Occupazione)

Mario Gabrielli Cossellu,  (segreteria circolo PRC di Bruxelles)

Carmelo Viola (centro di Biologia Sociale, Acireale CT)

Mauro Casadio ( coord. Nazionale Rete dei Comunisti)

Diana Carminati (ISM-Italia)

Filippo Bianchetti (Comitato Varesino per la Palestina)

Vittorio Arrigoni (dalla Striscia di Gaza)

Francesco Francescaglia  (Responsabile Esteri Partito dei Comunisti Italiani)

Paola Canarutto (membro della rete ECO)

Sergio Caldaretti (urbanista)

Giuseppe Musolino (Associazione Cultura di Varese)

Angelo Baracca (docente università di Firenze)

Armando Petrini, (segretario regionale PRC Piemonte)

Giuseppe Carroccia (federazione romana del PRC)
Miryam Marino (scrittrice e saggista)

Gianni Viola (scrittore, responsabile commissione scientifica FLIP-Roma)

Francesco Zanchini (ex presidente del Cipax)

Fabio De Leonardis (storico, Bari)

Enrica Palmieri (docente AND settore AFAM)

Gualtiero Alunni (coordinamento nazionale Comunisti Uniti)

Flavia Donati (psicanalista. ISM)

Stefano Sinigaglia (membro rete ECO, Ancona)

Ornella Terracini

Alberto Mari (Cecina Social Forum)

Annalisa Antichi (“Comitato a sostegno della resistenza del popolo palestinese”)

Giorgio Canarutto (della Rete Ebrei Contro l’occupazione, ECO)

Piero Gilardi (scultore Torino)

 

Adesioni collettive di associazioni, reti, forze politiche

Forum Palestina

Comitato con la Palestina nel cuore

International Solidarity Movement –Italia

Associazione d’amicizia italo-palestinese, Firenze

Stopagrexco, Roma

Circolo di Rifondazione di Bruxelles

Partito dei Comunisti Italiani Federazione Provinciale di Torino

Redazione de L’Ernesto

Redazione di Contropiano

Spazio antagonista Newroz– Pisa,

Precari autorganizzati-Pisa

Piattaforma Comunista

Zona autonoma pisana

Partito della Rifondazione Comunista di Torino

Cagliari Social Forum

Cecina Social Forum (LI)

Un Ponte per…

Rete Romana di solidarietà per il popolo palestinese

Rete dei Comunisti

Comitato sostegno alla resistenza del popolo palestinese (Versilia)

  

Adesioni individuali senza indicazioni di associazioni, reti, partiti, sindacati

 

Sonia Migliaccio (Torino)

Susanna Sinigaglia

Ilaria Olimpico

Pierpaolo Loi

Achille Zasso (Milano)

Elisa Veronese (Alessandria)

Fiorella Gazzetta (Varese)

Maria Grazia Lunghi

Yasmina (da Bruxelles)

Gabriella Grasso (Milano)

Carmela Ieroanni (Milano)

Hector Comari

Francesca Di Rosa

Giulietta Poli (Padova)

Rosaria Cadelonanoe

Mariella Setzu (Cagliari)

Claudio Giambelli (Roma)

Ornella Berniet (Roma)

Rita Maglietta

Adriana Oldani

Gianluigi Coppola

Eleonora Coppola

Sabina Driscoll

Falcon Driscoll

Thomas Coppola

Veronica Coppola

Donatella Inzerillo

Goran Rimac

Fabrizio Truini

Luigi Sandri (Roma)

Agnese Portioli (Roma)

Aldo Bifulco – Napoli

Enzo Del Medico

Giorgio Stabilini

Salma Said

Roberto Preve, (torino)

Cristina Mihura (Roma)

Franca Iannucci

Silvio Maddalena (dalla Svizzera)

Julia Gonzales (dalla Svizzera)

Alessio Di Florio (dalla Svizzera)

Gabriella Bentivoglio (Macerata)

Marilisa Picca (Mola di Bari)

Salah Mahameed

Catherine Leclercq

Beppe Orlandi

Patrizia Larese

Daniela Chiaperotti

 

 

Per adesioni collettive (associazioni, reti, comitati, partiti) o individuali scrivere a:

romaperlapalestinaatliberodotit



 

  1. avatar
    v.s.gaudio ha detto:

    V.S.Gaudio è solidale col Popolo Palestinese e sottoscrive l’appello di Giorgio Di Costanzo:

    “Grazie alla trasformazione mostruosa di un intero popolo in un’accozzaglia di ‘militanti’ e ‘terroristi’ per opera dell’apparato propagandistico più imponente e temuto delmondo, non solo i militari di Israele, ma anche le legioni dei suoi scrittori e paladini hanno potuto cancellare una storia terribile di sofferenze e soprusi allo scopo di distruggere impunemente l’esistenza civile del popolo palestinese.Sono così scomparsi dalla memoria pubblica la distruzione della società palestinese nel 1948 e la creazione di una popolazione di profughi; la cnquista della Cisgiordania e di Gaza e la loro occupazione militare a partire dal 1967; l’invasione del 1982, con i suoi 17500 morti libanesi e palestinesi e i massacri di Sabra e Chatila; l’assalto incessante alle scuole palestinesi, ai campi profughi, agli ospedali e a ogni tipo di struttura civile” : Edward W.Said, Che cosa ha fatto Israele?(aprile 2002), in: Idem,La Pace Possibile, trad.it, il Saggiatore, Milano 2005.
    (dal blog dedicato ad anna maria ortese)

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