A Cuba gli ambasciatori dell’ ALBA chiedono la libertà per “I Cinque”
A Cuba gli ambasciatori dell’ ALBA (Alleanza Bolivariana dei Popoli della Nostra America) hanno chiesto alla Sezione di Interessi Statunitensi (SINA) la liberazione dei 5 cubani detenuti nelle carceri negli Stati Uniti.
I diplomatici di 25 paesi hanno consegnato una lettera diretta a Barak Obama nella quale si chiede anche la concessione di visti speciali per permettere le visite delle mogli dei 5 cubani detenuti da più di dieci anni negli Stati Uniti con accuse gravissime.
L’ iniziativa è partita dall’ Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Cuba ma ha immediatamente raccolto l’adesione di numerosi paesi .
Qui di seguito il testo della lettera:
Eccellentissimo Barack Obama
Presidente degli Stati Uniti
Casa Bianca
Washington D.C. 20500
CC: Hillary Rodham Clinton
Segretaria di Stato degli Stati Uniti
CC: Jonathan D. Farra
Sezione di interesse degli Stati Uniti a La Habana
Stimato Signor Presidente:
Ci rivolgiamo a Lei per chiederLe che interceda a favore di Olga Salanueva e di Adriana Pérez perché venga concesso loro il visto di visita per non-immigranti negli Stati Uniti, affinché possano visitare i loro rispettivi mariti René Gonzáles e Gerardo Hernández.
Il Sig. Gerardo Hernández si trova detenuto nel penitenziario federale di Victorville nello Stato della California. Il suo numero di reclusione è 58739–004. Sta scontando ingiustamente due ergastoli più 15 anni. Come Lei già sa, Gerardo viaggiò negli Stati Uniti per contrastare atti di terrorismo contro dei civili innocenti a Cuba, terrorismo originato all’ interno dei settori estremisti della comunità cubano-americana di Miami.
René Gonzáles è detenuto nel penitenziario federale di Marianna nello Stato della Florida, dove sta scontando una condanna di 15 anni, impostagli ingiustamente, soltanto per difendere il suo paese dal terrorismo proveniente da Miami. Il suo numero è 58738–004.
Gerardo e René formano parte del gruppo dei prigionieri politici conosciuti con il nome di “I Cinque”. Si trovano in carcere negli Stati Uniti dal 1998.
Signor Presidente, noi gli ambasciatori accreditati nella Repubblica di Cuba che abbiamo firmato questa lettera chiediamo la sua intercessione a favore di Olga Salanueva e Adriana Pérez per ragioni umanitarie. Loro chiedono soltanto di esercitare il diritto fondamentale di visita ai propri mariti reclusi nelle prigioni dove stanno scontando le pene.
La Sezione di Interessi degli Stati Uniti a La Habana ha frustrato i loro sforzi negandogli i visti per poterli andare a trovare. La Sezione, basandosi su decisioni prese dal Dipartimento di Stato le qualifica come inammissibili al paese per ragioni di sicurezza nazionale.
Ciò è assurdo, dal momento che Olga e Adriana non rappresentano una minaccia agli Stati Uniti e che semplicemente desiderano esercitare il loro diritto a visitare temporaneamente i loro mariti. Ci preoccupa il fatto che il negare permanentemente a Renè e Gerardo le visite dei loro familiari sia una forma di castigo estremo e inusuale che va ben oltre le severe sentenze imposte loro dal Tribunale di Miami.
Si tratta di un castigo necessariamente punitivo e contrario alle norme tanto rispetto al trattamento umano dei detenuti quanto rispetto agli obblighi di un paese a proteggere le relazioni familiari delle persone nel loro territorio.
Il diritto internazionale riconosce l’ importanza della famiglia alle persone private della loro libertà. Renè e Gerardo hanno diritto a ricevere le visite delle loro mogli e Olga e Adriana hanno il diritto a visitarli in carcere.
Il loro amore continua nonostante le lunghe condanne alle quali sono sottomessi.
Richiamiamo la Sua attenzione su alcuni principi fondamentali del Diritto Internazionale, tali come le “regole minime per il trattamento dei detenuti” adottate nel Primo Congresso delle Nazioni Unite celebrato a Ginevra nel 1955: “il contatto con il mondo esterno. I reclusi saranno autorizzati a comunicazioni periodiche, con la dovuta vigilanza, con i familiari e amici di buona reputazione, tramite corrispondenza o visite. “Le relazioni sociali e aiuto post prigionia. Si attuerà particolarmente per il mantenimento e il miglioramento delle relazioni tra il recluso e la sua famiglia”. Normative queste che devono essere rispettate dalle nazioni che sottoscrissero questo accordo, incluso gli Stati Uniti d’ America.
La concessione di visti per non immigranti per Olga e Adriana è motivo di preoccupazione urgente anche per i seri dubbi rispetto all’ equità delle condanne.
Il Gruppo di Lavoro sulla Detenzione Arbitraria delle Nazioni Unite (ONU) ha emesso una sentenza del 2005 affermando che” I Cinque” erano stati privati arbitrariamente della loro libertà e che gli Stati Uniti non stanno adempiendo ai loro impegni giuridici per garantirgli il diritto a un giusto processo.
Tanto René che Gerardo hanno presentato ricorso di Habeas Corpus pendente davanti all ’Onorevole giudice Joan Lenard del Tribunale Federale per il Distretto Sud della Florida, chiedendo che le loro condanne siano ridotte per le violazioni dei diritti costituzionali che si sono verificate nei loro casi.
La risposta negativa da parte della Sezione di Interessi del Dipartimento degli Stati Uniti di concedere visti per non immigranti a Olga Salanueva e Adriana Pérez è arbitraria e capricciosa. Loro non rappresentano una minaccia per gli Stati Uniti e sono semplicemente mogli che vogliono riunirsi un momento con i propri coniugi. A nostro avviso l’emissione dei visti nel caso di Olga Salanueva y Adriana Pérez, si trova sotto la giurisdizione della Sezione di Interessi degli Stati Uniti a La Habana e del Dipartimento di Stato. Per questo abbiamo inviato una copia di questa lettera anche a loro.
La sollecitiamo pertanto con rispetto, affinché interceda per ragioni umanitarie a favore di Olga Salanueva e Adriana Pérez e che dia istruzioni al Dipartimento di Stato e alla Sezione statunitense a La Habana che emetta visti per visitare gli Stati Uniti, in accordo alle leggi statunitensi e al diritto internazionale in modo che loro possano compiere una breve visita negli Stati Uniti in modo da trascorrere un po’ di tempo con i loro mariti.
I paesi firmanti della lettera presentata alla Sezione di Interessi degli Stati Uniti a Cuba venerdì 17 dicembre 2010 dagli ambasciatori dei paesi membri dell’ Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA).
Repubblica Popolare del Congo
Repubblica del Nicaragua
Repubblica dell’ Ecuador
Repubblica Bolivariana del Venezuela
Stato Plurinazionale della Bolivia
Repubblica Saharaui
Repubblica Timor Este
Repubblica Araba della Siria
Repubblica della Libia
Repubblica del Mali
Repubblica Popolare Democratica della Corea
Repubblica della Namibia
Stato della Palestina
Mancomunidad della Repubblica Dominicana
Repubblica dell’ Ucrania
Repubblica del Sud Africa
Repubblica della Mongolia
Repubblica delle Filippine
Repubblica della Guinea Bissau
San Vicente e le Granadinas
Repubblica del Paraguay
Repubblica di Cipro
Repubblica di Iran
Repubblica del Gambia
Repubblica di El Salvador
La lettera è stata consegnata alla SINA alle due del pomeriggio dagli ambasciatori:
Luis Cabrera del Nicaragua
Ronald Blanco La Cruz del Venezuela
Edgar Ponce dell’ Ecuador
Dexter Rose di San Vicente e le Granadine
Richard Rioja Incaricato di Affari dello Stato Plurinazionale della Bolivia