Limeddh: le donne Zihuame ricamano diritti
L’Organizzazione di Donne Indigene di Huaxcaleca, Zihuame, nasce nel 2009 dopo otto anni di lavoro in tema di diritti umani e di diritti delle donne nel Municipio di Chichiquila nella Sierra Orientale dello Stato di Puebla. Una risposta di tipo comunitario alla disintegrazione progressiva della comunità indigena, alla perdita di identità e alla solitudine nelle quali si trovano a vivere sempre più spesso le donne delle comunità. Interi nuclei familiari colpiti profondamente dalle contraddizioni della modernità in un mondo ancora profondamente legato alle sue origini e radici, toccano da vicino gli effetti della perdita progressiva delle tradizioni e della disgregazione dei legami familiari. Chi paga maggiormente sulla propria pelle gli effetti di tali cambiamenti sono le donne. Spesso vittime di violenze fisiche e psicologiche, generalmente disprezzate o non valorizzate all’interno dei nuclei familiari, con limitato accesso al mondo del lavoro, le donne delle comunità indigene di Huaxcaleca, hanno deciso di organizzarsi, dando il nome di Zihuame (donna in dialetto Náhuatl) alla loro cooperativa. Un lavoro collettivo e solidale per dare una risposta comune a un problema generalizzato. Per cercare di risolvere le difficoltà economiche condividendo impegno, rischio e soprattutto esperienza. Un momento di produzione economica ma soprattutto di condivisione emozionale e di arricchimento reciproco. La Limeddh, Lega Messicana per la Difesa dei Diritti Umani le sta accompagnando in questo importante processo.
Si riuniscono per condividere i loro sogni, prendono in mano i loro aghi e scelgono con cura i fili, ogni punto una lettera, ogni colore un sentimento. Scrivono parole sulla stoffa, modesta tela ancestrale, papiro di cotone. I loro sentimenti e le loro esperienze più belle sono ricamate in ogni tela, le loro tristezze contate durante ogni sessione di ricamo. Le donne plasmano allegrie nella tela e condividono le proprie tristezze, non si vedono le lacrime che la vista lascia disegnando un fiore. Bei fiori vivaci ed allegri ma nessuno sospetta che siano bagnati con le perle salate delle emozioni, perché poi in ogni tela rimane una speranza, un desiderio di piacere e l’unione e la somma dei dolori di ogni donna che ricama sia una forza per conquistare più dignità, conquistare la vita, sentire più lievi le preoccupazioni e portare al tavolo di ricamo l’alimento frutto di questo sforzo, questo frutto che è la riunione delle donne che tessono i propri sogni in una coperta con la penna ago e l’inchiostro filo, che punto dopo punto raccontano i loro sentimenti perché tutti li ammirino e li vogliano fare propri. E finalmente in modo impercettibile, le donne Zihuame ricamano i diritti, si intrecciano nell’unità dei loro sforzi per dire basta, siamo donne, abbiamo diritti.