Io Amo i Black Bloc
Il miglior articolo letto sul 15 ottobre. Lucido, sentito, sofferto, onesto, sincero… Di Riccardo M. Cefalà. Qui il suo blog. Non ti conoscevo ma non posso che ringraziarti. (AM)
Ad un certo punto ho deciso che mi dovevo dare una mossa e scrivere ‘ste quattro cose. E dire un sacco di parolacce. Semplicemente perché posso e perché nessuno pare farlo. Perché è frustrante guardare le cose da lontano ed anche perché credo di avere qualcosa di diverso per la testa a parte la voyeuristica e diffusa indignazione del giorno dopo.
Il 15 Ottobre ho partecipato anche io alla manifestazione degli Indignados. Solo che sono da qualche mese ad Amsterdam. Ed ecco cosa ho visto: c’erano dei cartelli molto indignati. Applausi indignati, dread lock indignati, padri e madri molto perbene, molto alti, molto biondi e molto indignati. Alcuni spingevano passeggini, altri avevano bimbi sulle spalle con altri cartelli indignati. Perfino jam session indignate di una inaspettata qualità. I più indignati di tutti erano quelli di free hugs , probabilmente. Tutti molto indignati.
Il traffico era bloccato sulla Damrak. I tram fermi. Davvero un fottio di gente. Nell’ordine della decina di migliaia. Ma non è che c’è molto per cui indignarsi nel paese più felice del mondo e con il reddito pro capite tra i più alti del pianeta . Ci si indigna per quanto si può. E quindi è stata una gran bella festona indignata-quanto-possibile a due passi da una Dam Square apparecchiata per l’imminente Halloween o Ponte dei Morti o quello che vi pare, tanto qui non frega niente a nessuno ché vogliono solo divertirsi e fare soldi, senza troppe ipocrisie.
Poi torno a casa… E trovo la mia Capitale in fiamme. Non posso nascondere il primo pensiero di cui mi vergogno un po’: “Finalmente qualcosa si muove! Facciamo vedere a sti minchionazzi nord europei come si fa!”. Ed invece poi l’inevitabile delusione per gli irrazionali atti di violenza. Per quelli che solo in Italia chiamiamo black bloc. Denominazione che ha tutt’altro significato , basterebbe guardare Wikipedia. Scene già viste il 14 Dicembre scorso. Roba da anni ’70. E quindi il susseguirsi di: ”Oh, è un peccato!”. “Oh, la madonna sfasciata”. “Oh, ACAB”, “Oh, non avremo mai un movimento credibile”, “Oh, that’s why we can’t have nice things”.
Poi, Nezio su Facebook mi scrive (pressappoco) che sfondare i vetri delle banche e sfasciare le madonne non è la soluzione al problema e che, come in passato, avrebbe distolto l’attenzione dal REAL PROBLEM. Me lo scrive in inglese. Ed è stato solo in quel momento che ho iniziato a pensare per davvero ad una cosa: al REAL PROBLEM.
E il REAL PROBLEM è che noi non siamo l’Olanda. Loro non ce l’hanno i black bloc. Quelli che noi chiamiamo black bloc ci sono dentro fino al casco, nel REAL PROBLEM. Anzi, loro sono il REAL PROBLEM. O meglio sono la manifestazione più evidente del REAL PROBLEM. Tuttavia paiono tutti miopi, manco se ne parla dei black bloc se non per condannarli. Ma qual’è il REAL PROBLEM di sti giovini?
Ve lo dico io che in buona parte sono un cazzaro come loro. E lo farò in modo molto diretto: i giovini sono incazzati al punto di sfasciare le madonne perché le scuole puzzano di merda, sopratutto al sud. Perché chi cresce in Calabria o in periferia a Roma o Napoli vede e fa cose che da Perugia in su sono inimmaginabili. Perché ai professori di mezz’età non frega niente di fare un buon lavoro per qualche spicciolo, gli basta di andare in pensione tra un paio d’anni. Perché perfino le strade che ti ci portano a scuola fanno cagare, e la teoria delle finestre rotte fa il resto.
Perché la formazione politica nei licei è qualcosa che somiglia al tifo calcistico. Tipo i crip e i blood che si sparano in faccia perché hanno la bandana di colore diverso. Si parla davvero di “Comunismo” e di “Comunisti” come se fossero cose che ancora esistono nel 2011 e di “Fasci” e di “Cellerini” come se alla domanda di concorso per entrare nei carabinieri andasse obbligatoriamente allegata prova di discendenza paterna da qualche squadraccia dei ruggenti anni ’30 e non guadagnassero anche loro una miseria.
Perché ogni cosa che impari a scuola è vecchia e destituita dal legame con la realtà, si fanno associazioni di idee in autonomia meglio che si può e nessuno ti fa capire che un giorno sarai chiamato a contribuire a migliorare il mondo. Si arriva a diciott’anni a votare prendendo una decisione sul fatto che ti piacciono le dr. Martens o le Converse (aggiornare con i feticci di adesso). Mentre i partiti sono diventati istituti di formazione di marketing, ruffianerie o ragazze immagine e ci si forma politicamente nei Roma Club o Casa Pound.
Perché sono incazzato anche io che me la passo bene. Perché sono da qualche mese all’estero e mi rendo conto di quello che non ho avuto e di quello che sarei potuto essere. Perché da quando ho 15 anni ho visto le cose peggiorare, ogni anno, inesorabilmente. Ed i miei genitori ed i miei illusori mentori non se ne sono mai accorti o se ne sono fottuti. Perché nonostante so fare cose che il 99.9% della attuale classe dirigente non è manco in grado di capire, so che quando tornerò in Italia mi toccheranno 1000€ e a loro comunque 10000€. E, ripeto, io sono uno di quelli che se la passa alla grande, con una borsa di studio europea ed entrambi i genitori che mi mollerebbero tutto quello che voglio. Ho la netta sensazione che chi non ha niente o non sa fare niente è fottuto da un pezzo.
E allora? Qualche rigurgito nichilista ti viene se hai 20 anni, no? E che si fa? Be’, bisognerebbe dirgli che se ci si impegna si possono migliorare le cose, che da domani ci mettiamo tutti insieme e cercheremo un modo. Tipo che cominciamo con un abbraccio gratis, come in Nord Europa, dove sono tutti felici!
E invece? Col cazzo! Si prendono le distanze, come se ce ne fosse bisogno. Li si rinnega, come se si fossero auto-generati. Li si accusa, come se avessero colpa di esistere. E al solito si invocano tolleranza zero e nuove leggi per la sicurezza.
Io sono convinto che qualunque movimento che non faccia i conti con questa faccenda sia già sorpassato in partenza. Non basta fare appello ai giovani di buona volontà come negli altri paesi europei. Non basta organizzare manifestazioni fiche e rilassate con i 30enni pseudo hipster, i signori e le signore con la bandiera della pace, quelli con le bandiere di SEL e del Che, i giocolieri, i suonatori di bonghi e pretendere che tutti partecipino con gioia alla nuova primavera. Non funziona così perché i black bloc ci saranno comunque e rovineranno il flash mob che gli scienziati della comunicazione hanno organizzato con cura su twitter e facebook. Ma credo ci sia anche una soluzione:
Bisogna amare i Black Bloc!
Se fossi stato a Roma e avessi avuto la lucidità e le palle di farlo sarei corso ad abbracciarli, poco prima che si mettessero ad incendiare veicoli, mentre tutti gli altri indignati (i “buoni”) gli urlavano contro e polizia, gdf e carabinieri (i “cattivi”) gli avrebbero di lì a poco gonfiato il muso a manganellate. Gli sarei andato a dire che hanno ragione, ma che non è questo il modo. Che gli voglio bene. E che sono come me, che siamo solo dannatamente ignoranti ma sempre meglio dei nostri ottusi vecchi, che non sappiamo un cazzo di antagonismo organizzato, e che comunque non è colpa nostra: sono anni che nessuno è più in grado spiegarci niente. Che siamo molto più potenti di quello che credono e che siamo la stessa fottuta forza rinnovatrice. Che forse un futuro c’è. Avrei provato a convicere qualcun’altro ad abbracciarli. Sono in 150? Abbracciamoli in 300! Baciamogli i caschi neri e facciamogli vedere che vogliamo la stessa cosa: mandare in pensione una classe dirigente fallita.
Davvero qualcuno si accontenta od è soddisfatto delle ferme condanne alle violenze dei Preti, di Maroni o di Di Pietro? Mi dispiace, io non posso accontentarmi. Li devono amare anche loro! Lo devono dire che il peggio in Italia non sono 150 incappucciati vestiti di nero!
Come si fa a pretendere che nasca un movimento pacifico e costruttivo dal basso quando un intero paese è in stasi da decenni? Dove sono i nostri giornalisti che ci mostrano che Brasile, Cina, India e Russia hanno già vinto la partita e dobbiamo puntare sull’unica cosa che loro ancora non hanno, ma che stanno accumulando rapidamente investendo in ricerca: il know how? Dove sono i genitori illuminati dal ’68 e dal peace and love? Dove sono i cattolici che vogliono bene al loro prossimo? Dov’è il nostro rappresentate in parlamento? Uno che sia in grado di dire senza paura di perdere i voti di quegli stessi cattolici: “Io amo i black bloc! Li perdono per aver sfasciato una madonna! Ed inoltre, ho visto su Wikipedia che sono anni che sbagliamo a chiamarli black bloc. Sapete cos’è Wikipedia, no?”. Insomma, uno stronzo che dica una cosa ed una soltanto: la verità. Che l’unico modo per togliere i black bloc dalle manifestazioni è risolvere the REAL PROBLEM offrendo un’alternativa al nulla degli ultimi anni. Che in un certo senso la madonna l’hanno rotta 15 anni di opportunismi ed inettitudine, l’hanno rotta Bersani, Vendola, Di Pietro, Fini, Grillo, Bindi, Renzi, La Repubblica, la Gazzetta dello Sport, Minzolini, i nostri genitori che sanno l’inglese peggio del ministro La Russa, Mediaset, la Rai ed il disastro antropologico di cui parlano i Preti. Che dica che i black bloc sono esattamente come noi e che isolarli è ipocrita perché li vogliamo ed abbiamo bisogno della loro energia.
E già che ci siamo fatemi dire che vorrei abbracciare pure Carabinieri, Polizia e GDF, sopratutto quelli onesti che si prendono i sanpietrini in bocca per quattro spicci e con un organizzazione da guardia e ladri. Ma anche quelli frustrati che gli piace menare le mani, perché ci sono e anche loro fanno parte del REAL PROBLEM.
Sono anni che non credo più in nessuno e non ho nessuno da votare. Ma credo nei black bloc, perché è l’evidenza più forte che le cose non vanno bene e possono degenereare ulteriormente. Chi non fa i conti onestamente con i black bloc non va da nessuna parte. Chi non ha la forza di dire che non è colpa loro o è un codardo o è un cazzone. I tempi sono cambiati e non abbiamo manco gli strumenti per accorgercene! Mentre tutti prendono le distanze io vorrei abbracciare ‘sti cazzo di black bloc!
E buon pomeriggio.
Una delle cose piu’ intelligenti lette ultimamente.
Sarebbe intelligente se i disordini non fossero causati da dei COGLIONI DA STADIO , che non hanno la piu pallida idea di quali siani i REAL PROBLEM , e mi sembra che nemmeno chi ha scritto questo articolo abbia idea di quali sono i problemi e soprattutto di come andrebbero risolti.
Anche perchè se non l’avete capito quando si parla di violenza sono piu forti loro .… ?
E poi se vi hanno tolto dei diritti preconfezzionati allora SVEGLIA , invece di spaccare ci sono nuovi diritti mestieri e filosofie da costruire.
Dici bene, io non lo so come andrebbero risolti i problemi. Però ho una vaga idea che mi pare buona: dare un mucchio di quattrini alle scuole. Solo che non sono uno statista e ci sarebbe un po’ da lavorarci su. Mi rendo conto.
Inoltre ho scritto (e ammetto che non sono stato troppo chiaro) che i coglioni da stadio sono parte del REAL PROBLEM.
Visione molto hippy, che però non condivido, siccome il giustificazionismo di molti a queste azioni porta, molta gente ad aggregarsi a questi movimenti estremisti, senza avere la minima percezione del Real Problem. Penso che sia giusto non rispondere alla violenza con la violenza, come non è giusto manifestare attraverso essa, infatti il 15 ottobre in Italia non sarà ricordato come il giorno degli indignati, ma delle rivolte violente. L’odio porta ad altro odio, ma amarli è eccessivo… Servirebbe un dialogo costruttivo, ma non con i politici, ma tra black bloc e organizzatori di manifestazioni pacifiche, dato che la causa dovrebbe essere comune. La formazione personale deriva sicuramente dalla scuola, dalla famiglia, dalla società ecc. ma noi siamo i padroni di noi stessi e oggi abbiamo anche i mezzi per informarci da soli, basta volerlo. Non è in discussione la difficoltà della situazione di molti di loro, ma neanche la pericolosità delle loro azioni che possono ferire innocenti (che piuttosto entrino in Parlamento a farla, avrebbe più senso). Inoltre molti di loro sono violenti senza ideologia, questa categoria non è quella dei sessantottini, ma di poveri deficenti che seguono il branco. Questo è portato dal nichilismo giovanile che la nostra generazione sta vivendo, ma siccome la colpa non è mai solo di una parte, penso che sia la classe dirigente, che i giovani che distruggono perchè hanno sentito dire che è giusto così e quelli completamente apatici che pensano di non avere il“diritto di pensiero”; si dovrebbero fare un grande esame di coscienza.
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Pensare che possa esistere uno stronzo tale è un candidamente giovanile, un’illusione. La dice Wikipedia la VERITA’? la trovi in rete o da qualche parte nel mondo? La VERITA’ è che son meglio gli abbracci delle violenze?? Eppure esistono gli uni e le altre! Molte denunce suonano vere: i vizi dell’istruzione, il contesto culturale mediocre di questo Paese, la tensione manichea a dividere le idee tra destrorse e sinistrorse, la scarsa modernità della classe dirigente.…
senza dubbio il tuo pensiero prova a mettere daccordo Gramsci http://www.partigiano.net/gt/gramsci_indifferenti.asp e Bobbio («la democrazia ha bisogno di cittadini attivi. Non non sa che farsene di passivi, apatici e indifferenti»), ma dimentica, forse pericolosamente, Voltaire: “Non sono d’accordo con le tue opinioni, ma morirei per difendere il tuo diritto ad esprimerle”. La parola chiave è OPINIONI: non c’è nessuna VERITA’ univoca e suprema. La mia verità (volutamente minuscolo) finisce dove inizia la tua. Troppe volte, senza questi presupposti, la violenza di pochi (o la loro disperazione, se preferisci) ha prevalso sulla voce di molti. Giocare a chi spacca e urla di più non chiarisce le cose: appiattisce la complessità di ciò che è molteplice (come le opinioni) sul piano di una presupposta VERITA’ PERFETTA che all’uomo è solo concesso di postulare, senza che ve ne sia mai dimostrazione certa. P.
complimenti davvero ..
grande! .… pero’ ho il forte sospetto che i BB siano mandati da qualcuno … che vuole che gli indignati (con il loro benessere etc) vengano messi in cattiva luce … gli indignati sono coglioni e quelli che non sono indignati anche … per il resto concordo … facciamo qualcosa .. anche andare a trovare i BB e abbracciarli!
ciao
Complimenti sul serio e grazie per questo
E poi IGNORANTE CHE HAI SCRITTO L’ARTICOLO !!
Adesso l’unico risultato è aver fatto il loro gioco così possono mettere in atto leggi restrittive su internet e le manifestazioni.
Pechè invece non proponete di smettere di comprare prodotti e di smettere di andare a lavorare per due mesi e poi vedi che il sistema ti ascolta .
Spaccare tutto e riprenderlo con il tuo nuovo Iphone non fa di te un rivoluzionario ma una merdosa parte del problema.!
Anche perchè l’Iphone costa !!!!! Quindi dove stà la povertà ???
ma chi sei?? da dove esci? ma ti rendi conto che dai ragione a quei soggetti che non sanno manco quanto fa 2+2? ok il governo fa cacare… l’intera classe politica anche… ma con quei mongoloidi col caschetto che risolvi? boh, lo trovo un intervento superficiale… perchè se per te è normale sfondare le case della gente e bruciare delle utilitarie beh… sei un malato… dici che “lo fanno in modo sbagliato ma li abbracceresti lo stesso” stai messo male… non se conquista un cazzo bruciando un blindo dei carabinieri…potevano andà sotto al parlamento a ritirà tutti i governanti con la panza piena? a quel punto je l’appoggiavo…
La analisi sugli avvenimenti del 15 Ottobre è condivisibile ed hai ragione quando dici che ci si sofferma sull’ individuo e non sul REAL PROBLEM. Il disagio del popolo italiano è compreso solo dagli slogan che i mass-media ne disegnano, sono più di venti anni che il disagio sociale viene ricoperto dalla merda mediatica ipnotizzando la gente con le immagini virtuali di una vita che non esiste.
Sono d’ accordo quando tu dici che quei figli vestiti di nero sarebbero da abbracciare e spiegare loro che non è così che si fa ma è anche vero che il popolo italiano non ha le palle per ribellarsi al sistema ed ognuno difende il proprio orticello.
Oggi per la maggior parte della gente gli è difficile ragionare sulle ragioni del male che aleggia in ognuno di noi, del perchè stiamo male, del perchè siamo arrivati ad un disagio sociale insostenibile. IL CERVELLO PURTROPPO NON E’ PIU’ ABITUATO A RAGIONARE SIAMO CONDIZIONATI DALLE SOLUZIONI FACILI E PERCORRIBILI, SENZA SFORZO E SACRIFICIO.
CARISSIMO non siamo ancora maturi per la ribellione e forse abbiamo bisogno di essere repressi e calpestati per farlo.
Sì… un intervento che fa riflettere…peraltro non credo che l’autore sia del tutto convinto di quanto ha scritto ‚certamente a caldo… D’altronde ” nihil novi ” (Eccl.):oltre agli inevitabili echi pasoliniani ( ma P.P.P. era infinitamente più amaro e pessimista) mi è venuta voglia di rileggere il dimenticatissimo Giuseppe Giusti : “Qui, se non fuggo, abbraccio un Caporale…” etc.etc.
non sono d accordo con molti commenti!! i BB non sono mandati dal governo questa è una balla clamorosa.. sono gente esasperata come noi… però qualcosa che puzza c è ed è il fatto che li abbiano lasciati agire e l hanno fatto semplicemente per poter poi delegittimare tutto , ma nn pèr questo sono mandati dal governo!! il loro obiettivo (dei politicanti) è creare divisioni tra di noi e evitare che quando avremo davvero la panza vuota faremo tutti come i BB e dia adesso ci sono riusciti a fare scagliare gente esasperata ma pacifixca contro gente esasperata e guerrigliera (BB).. svegliatevi !!!!..tutti a gridare alla rivoluzione, a dire che ci vorrebbe una bomba in parlamento.. e poi ? e poi a date del delinquente a chi PER PROTESTA DOPO 20 ANNI CHE NON CI ASCOLTANO spacca 2 vetrine di banchedemmierda… !! i soliti italiani
Grazie! Sono giorni che penso esattamente la stessa cosa e che cerco qualcuno a cui dirla!! Mi sono pentita di non aver avuto il coraggio di urlare questa cose là a roma, sotto le pietre: sono felice che sia successo, che finalmente tutti siano obbligati a guardare. Delle prese di distanza ipocrite ne ho piene le scatole, come se non fossero 17 anni che ci educano alla violenza, all’intolleranza, alla volgarità, non si incoraggiano endemici istinti biechi, non si esalti il “fregare” l’altro, la piccineria e l’avidità, a detrimento di cultura, arte e bellezza, con insopportabile arroganza. Amo quelli che decidono di svegliarsi, anche se nel modo sbagliato. Qualcuno di noi sarà capace di spiegare loro in che direzione, insieme, dovremmo andare? Per quel che mi riguarda, la prossima volta mi porto un casco anch’io, non fosse che per proteggermi dalle pietre e fargli sapere, incazzati e carabinieri, che sono con loro!
elena
Pur non essendo giovanissima vi do ragione ! Elena io penso soprattutto alla vostra generazione a cui non viene dalla nulla,alla mia situazione di persona che a 44 non trovo un lavoro e le agenzie bastarde ti pigliano solo per il culo,perchè tutto ruota attorno ai soldi ! Però spaccare e distruggere non è una soluzione,anche se di fronte all’immobilismo ad un certo punto la pazienza finisce ! Purtroppo è che siamo un popolo di pecoroni,ci lamentiamo eppoi non agiamo nemmeno in maniera civile ! I carabinieri come la polizia : sono persone che sotto a quella divisa sono padri e madri di famiglia che rischiano la vita per uno stipendio da fame ! Buono è stato quando pure loro senza casco si sono uniti nella protesta,perchè siamo tutti nello stesso brodo ! Romina
sarei lieto di avere un manuale per fare la rivoluzione, così posso essere sicuro di non sbagliare
gli indignados lo stanno preparando… aspetta…
Siamo tutti bravi a fare i giudici… eppure tempo fa, qualcuno a cui molti di noi dicono di far riferimento, di fronte a moti molto ma molto più violenti scrisse:
“Ben lungi dall’opporsi ai cosiddetti eccessi, casi di vendetta popolare su persone odiate o su edifici pubblici cui non si connettono altro che ricordi odiosi, non soltanto si devono tollerare quegli esempi, ma se ne deve prendere in mano la direzione”.
Karl Marx nel 1850 nell’indirizzo al Comitato Centrale della lega dei Comunisti
Bell’articolo…davvero…e tu sapresti consigliarmi come avvicinarli?