Liberazione?

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Berlusconi si dimette e viene da pensare alla Liberazione. E’ inevitabile. Anche se sarebbe stato decisamente più esaltante  che a cacciarlo fossero state le pedate degli italiani e non il potere della finanza mondiale. Accontentiamoci per ora.

Tuttavia so che l’Italia cadra’ nelle mani di altri fascismi, forse più globalizzati,  e sudore e sangue saranno versati ancora e sempre dal popolo.

E purtroppo i giovani ne pagheranno lo scotto più alto.

Non so se siamo pronti per una rivoluzione culturale che e’  quella che ci potrà salvare ma sicuramente la parte migliore di questo paese e’ quella che come sempre, sta fuori dal teatrino squallido della politica. Io la vedo tra i tanti collettivi che animano i quartieri e le università, tra le associazioni di volontariato, tra i movimenti sociali e le radio alternative, tra i militanti,  singoli o associati che lottano e sognano un paese migliore, contro gli squali del potere; tra gli internazionalisti che sognano un mondo migliore, contro gli squali delle multinazionali.

La vedo nel Club dei Disadattati. Se la realta’ e’ questa, felici di esserlo. Iscrizioni aperte.

 

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