Anncol: nel 2012 continueremo a lottare per la soluzione politica

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Il 2012 sarà un anno chiave per la resistenza del popolo colombiano contro l’oligarchia cipaya* e il suo regime narcoparamilitare. Non possiamo resistere tutta la vita, anche se resistere è già un modo di vincere, dobbiamo ora passare all’offensiva.

Il capitalismo vive oggi una delle sue crisi più dure, quindi o adesso o mai più. La decadenza morale ed etica del regime colombiano ha raggiunto limiti insostenibili per un popolo dignitoso come quello colombiano.

Il futuro della Colombia non può essere una guerra infinita, la lotta per la pace con giustizia sociale è un compito di tutti e tutte e questa non si raggiunge con la resa del popolo in armi. Un processo serio di pace passa per la riconsiderazione dell’agenda del Caguan, aggiornandola e adattandola alle nuove sfide che affronta oggi il popolo colombiano. 

È falso il panorama economico che ci dipinge l’oligarchia colombiana, rispetto alla presunta vulnerabilità dell’America latina, specialmente in Colombia, con riferimento alla crisi mondiale, l’economia colombiana è intimamente legata al capitale straniero e nel 2012 vedremo i risultati con la applicazione del TLC, con le multinazionali estraendo le nostre materie prime e con l’oligarchia cipaya governando in funzione degli interessi stranieri.

Il 2012 sarà l’anno dell’ applicazione impietosa della flessibilizzazione del lavoro, della precarietà dei posti di lavoro, dell’aumento del settore informale e di una disoccupazione che condannerà migliaia di lavoratori e lavoratrici alla miseria. Le campagne saranno danneggiate dal TLC, sopravviverà solo il settore più vincolato all’agroindustria e cioè quelle quattro o cinque famiglie legate al regime e alle multinazionali della palma da olio e dell’agroindustria.

Il piccolo contadino sarà spogliato della sua porzione di terra, per diventare contadino sfruttato del grande latifondo. I piccoli minatori saranno cacciati via con i massacri e con il codice minerario, che non riconosce il possesso e la proprietà ancestrale ma la consegna alle multinazionali dell’industria estrattiva mineraria. I cinque milioni di sfollati nelle grandi città avranno due opzioni o si integrano alle differenti forme di delinquenza ed è questa l’opzione che offre il regime o si integrano alla resistenza del popolo colombiano per recuperare le loro terre e la loro dignità. 

Davanti a questo panorama desolante il popolo colombiano dimostra abbondantemente di avere la chiave della soluzione politica e che la imporrà nelle strade delle comunità e dei paesi, delle medie e grandi città.

È il popolo colombiano ad avere la chiave.

Da Anncol continueremo ad informare il popolo colombiano e a dire quello che la stampa dell’oligarchia non dice. Continueremo a rompere l’assedio mediatico, o quello che altri hanno chiamato giustamente, il latifondo informativo di El Tiempo, El Espectador, Rcn, Semana, La doppia W, El Siglo, tra gli altri mezzi di disinformazione di massa.

I giornalisti prepagati che si sono venduti per un piatto di lenticchie, quelli che si sono auto censurati, e in generale tutte le prostitute dell’informazione che hanno presentato il nostro direttore Joaquín Perez come un insorgente e che si sono rallegrati della sua detenzione, convinti che con quella ci avrebbero annientato si sono sbagliati perché continuiamo qui, qui staremo e continueremo avanti fino a che il popolo colombiano conquisterà la Nuova Colombia, quella dei lavoratori, quella che sogniamo tutte e tutti nel seno di un popolo dignitoso come quello colombiano.

Nel 2012 abbiamo chiesto al bambino Gesù che ci porti dei buoni computer, con l’ultima tecnologia dell’informazione, speriamo di poter contare su di una pagina web professionale, dinamica che possa essere uno strumento di lavoro e di consultazione quotidiana. Ci leggono da diversi paesi del mondo, e siamo consultazione obbligata per ogni istanza dello stato civile e militare, del movimento sociale e politico e quello che più ci ha sorpreso è il fatto ora ci leggono in tutta l’America latina, nella Patria Grande e i nostri lettori si sono allargati anche agli altri continenti. Tutto questo aumenta la nostra responsabilità e il nostro impegno, speriamo di continuare a guadagnarci elogi come questi: 

http://www.dailymotion.com/video/x3qx90_uribe-ataca-a-anncol_news 

A tutti i colombiani e colombiane e a tutti latinoamericani ci aspetta un 2012 pieno di impegni e di lotte, la seconda indipendenza continua ad essere un compito da portare a termine  ed è da lì che dobbiamo passare all’offensiva.

L’unità del popolo in armi è un imperativo etico improrogabile.

La chiave di tutto saranno l’unità, l’organizzazione e la lotta delle masse. 

L’unità del popolo colombiano sarà la chiave della vittoria.

Per un 2012 unitario e in resistenza riceviate un abbraccio fraterno da tutto il gruppo di lavoro dell’Agenzia di Notizie della Nuova Colombia.

Non dimentichiamo i nostri prigionieri e le nostre prigioniere politiche e chiediamo la loro immediata libertà. 

cipayo* termine popolare argentino che vuol dire “simpatizzante degli interessi stranieri o al servizio di questi”.

 

Trad. di Annalisa Melandri

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