Rassegnatevi signori, Narciso Isa Conde non sarà il vostro falso positivo…

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Fa quasi paura il livello di “colombianizzazione” raggiunto dallo Stato dominicano.

Oltre ai  dati rispetto al  volume del narcotraffico (in aumento esponenziale ogni anno come riportato anche dall’ultimo rapporto del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti);  oltre a quelli sulla corruzione  nel governo e nelle istituzioni  ad ogni livello,  (84 membri della Direzione Nazionale del Controllo di Droghe rimossi per “cattiva condotta”, quasi tutti per vincoli con il narcotraffico);  oltre ai seri indizi di infiltrazioni nel panorama criminale locale dei cartelli colombiani e più recentemente di quelli messicani, ciò che sicuramente produce più inquietudine é la “colombianizzazione”  del sistema economico, politico e culturale del paese.

Non stiamo parlando ovviamente di cumbiasalsa aguardiente al posto di merengue e ron. Stiamo parlando di un  modus operandi ormai ampiamente applicato  in Colombia (paese che vanta ormai in questo oltre 50 anni di esperienza) contro oppositori politici, contro le voci dissidenti, contro i giovani ribelli  o contro i contadini incazzati… Stiamo parlando dei falsi positivi, gli innocenti travestiti da colpevoli…

Il regime dei  “dodici anni” di Balaguer (1966–1978) in Repubblica Dominicana ha lasciato un saldo terribile che ancora oggi molti dominicani hanno difficoltà non solo ad accettare ma anche soltanto ad elaborare.

Omicidi politici (il giovane giornalista Orlando Martínez[1],  assassinato da un gruppo di generali di “horca y cuchillo[2] come lui stesso li definiva), sparizioni forzate (è  recente la condanna della CIDH alla Repubblica Dominicana per il caso Narcisazo[3]), detenzioni illegittime, esecuzioni extragiudiziali, sono soltanto alcuni esempi.

Ciò nonostante, il  balaguerismo, erede del  trujillismo ed embrione del leonelismo (rappresentazione neo liberale di alcune forme repressive) é ancora forte nel paese, soprattutto in alcuni settori sociali e politici ancora molto vicini  al “dottore”[4].

Le recenti accuse, infamanti, offensive ma soprattutto ridicole,  mosse contro il leader politico dominicano Narciso Isa Conde,  sorgono da questa melma politica.

Screditare l’uomo come ultimo tentativo per ucciderne le idee.  Un altro falso positivo.

Narciso Isa Conde, politico integerrimo, di riconosciuta statura morale, incrollabile fede rivoluzionaria e amor patrio, ha denunciato da diversi spazi comunicazionali, quasi quotidianamente la corruzione imperante tra i più alti vertici politico-militari e i vincoli di questi con il narcotrafficante boricua[5] José Figueroa Agosto, detenuto dal luglio 2010 a Porto Rico.

Ora, che un investigatore privato dominicano residente a Miami, vincolato alla CIA, all’ Interpol, all’FBI e ai servizi segreti colombiani voglia far credere alla società dominicana la ridicola barzelletta che il narcotrafficante Figueroa Agosto avrebbe donato molto denaro a vari politici dominicani di diversi partiti e in particolare 10 milioni di dollari a Narciso, ha veramente del ridicolo.

Soprattutto perché  l’unico nome venuto fuori di questa lista di politici é quello di Narciso Isa Conde. Chi se la beve?

Le bugie hanno le gambe corte, ma questa non ha nemmeno imparato a camminare…

Rassegnatevi signori, con Narciso Isa Conde non ce la fate!!!

Non sarà un altro falso positivo!!!

 

 

 



[1] ( 23 de septiembre de 1944 - 17 de marzo de 1975) giornalista e membro del Partito Comunista Dominicano mandato a morte da Joaquín Balaguer.

[2] Si dice di qualcuno che ha, o crede di avere,  “diritto di vita e di morte” su altre persone

[3] Il professore e attivista  politico di sinistra  Narciso González Medina (Narcisazo) fu arrestato il 26 maggio 1994. Il giorno precedente aveva denunciato pubblicamente la frode elettorale di Balaguer e incitato la popolazione a ribellarsi.

[4] Joaquín Balaguer era chiamato “El Doctor”, Il dottore.

[5] Originario di Porto Rico

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