Italia — Germania (andata e ritorno)

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Un paradosso.

Un giovane romano va a terminare gli studi di archeologia a Berlino alla Humboldt perché a Roma non troverebbe sbocchi. E già la cosa sembra strana…  A Berlino riesce a trovare agganci per poter andare a settembre a Ostia Antica a lavorare in un progetto.

A prima vista sembrerebbe tutto molto bello,  giovani che vanno, giovani che ritornano, l’Erasmus, l’Europa,  etc etc…

Ci rifletto bene e invece mi sembra tutto molto triste, andare lontano per poter lavorare in un settore nel quale il tuo paese DOVREBBE ospitare invece gli studenti berlinesi e ritornare a lavorare nel tuo paese grazie agli agganci trovati all’estero. Non c’è un pizzico di schizofrenia in tutto questo?

Ah… lo studente romano a Berlino pagava 170 euro una stanza mentre a Roma un suo amico ne paga 470. E lui ha pure imparato il tedesco…

Evviva l’Italia, l’Europa unita e tutte queste cose belle. Il ragazzo dice che in Germania lo fanno sentire italiano e lo associano sovente a pizza e cibo buono, non si é mai sentito “europeo”.

(Storia vera vista sul canale Rai international, non ricordo il programma)

 

 

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