La strumentalizzazione e i quattro giornalisti italiani a Cuba
Rispetto al caso dei quattro giornalisti italiani “arrestati” a Cuba vorrei far notare almeno una cosa, che ha a che vedere esclusivamente con la strumentalizzazione della notizia.
Repubblica.it anche in questo caso si conferma cone il quotidiano di disinformazione nazionale rispetto a quanto accade a La Havana. L’articolo di oggi, non firmato, (Omero Ciai?), porta il titolo:
“Cuba arrestati quattro inviati italiani. Indagavano sull’omicidio di Lignano”.
Poi si legge: “Ilaria Cavo, giornalista Mediaset, il suo operatore Fabio Tricarico, il cronista del Messaggero Veneto, Domenico Pacile e il fotoreporter del Corriere della Sera, Stefano Cavicchi sono stati fermati nella notte dalle autorità locali e rilasciati dopo diverse ore. Adesso saranno processati. Stavano intervistando Reiver Laborde Rico, il fratello 24enne di Lisandra, la giovane che ha confessato il delitto dei coniugi avvenuto il 19 agosto.”
Bisogna andare a visitare la pagina del Corriere.it per avere conferma di come sono andati realmente i fatti. Tra l’altro tra i giornalisti fermati c’è proprio un reporter del Corriere della Sera,
Stefano Cavicchi.
Il Corriere della Sera infatti scrive, che i giornalisti, pur avendo subito dieci ore di interrogatorio “sono liberi e non sono sottoposti a processo”. La vicenda, e le sue conseguenze, sono ovviamente tutte da chiarire e a questo sta pensando la Farnesina che ha già preso contatti con le autoriità cubane.
La domanda è pertanto, a che o a chi serve alterare i fatti in un articolo che non ha nemmeno la pretesa di essere articolo di opinione?
P.S. Anche l’ANSA scrive di arresto e addirittura che la Farnesina avrebbe confermato il fermo