Sono detenuti politici: la dichiarazione della LIMEDDH sui fatti del 1D
DICHIARAZIONE DELLA LIMEDDH RISPETTO AI FATTI DEL 1 DICEMBRE IN MESSICO
I familiari dei prigionieri politici e di coscienza esigono che Marcelo Ebrard li riceva.
Nell’ambito delle manifestazioni a livello nazionale del 1 dicembre contro la cerimonia di insediamento alla presidenza di Enrique Peña Nieto e il ritorno del PRI.
La Lega Messicana per la Difesa dei Diritti Umani (LIMEDDH), diverse organizzazioni e i familiari dei detenuti dichiariamo:
Il nostro totale ripudio per l’uso premeditato (pianificato e centrato) della forza pubblica da parte del potere esecutivo federale. Tale atteggiamento ha provocato e generato violenza, per cui si è avuto un dispiegamento ulteriore delle forze di sicurezza di alcuni governi locali in tutto il territorio. La repressione maggiore si è registrata nel Distetto Federale e a Guadalajara.
Responsabilizziamo Peña Nieto e il PRI per quanto avvenuto a San Lázaro e ci rammarichiamo soprattutto per il suo disprezzo verso i messicani e i manifestanti che erano attesi da un forte operativo di sicurezza fin dal 25 Novembre; solo questo può considerarsi un grave affronto contro il popolo del Messico.
Consideriamo che si sia trattato di un operativo eccessivo per il numero di membri della Polizia Federale, per l’uso di corazzati, per i proiettili di gomma e i gas lacrimogeni che hanno provocato ferite ai manifestanti e per cui si era sparsa la voce della morte di uno di essi, cosa che ha incitato la violenza generalizzata.
D’altra parte consideriamo che gran parte dei disordini avvenuti successivamente nell’Avenida Juarez, all’altezza dell’Hemiciclo a Juárez furono provocati dalla polizia per aver impedito il transito verso lo Zócalo contravvenendo al libero transito delle persone e alla manifestazione pacifica e con l’accerchiamento dei manifestati e la loro aggressione brutale.
D’altra parte, contrariamente a quanto avvenuto con altri operativi, non vennero protetti con recinzioni alcuni edifici e furono permessi atti vandalici, lasciando poi che i responsabili si allontanassero, mentre più tardi, come dimostrato in alcuni video pubblici, si procedette con l’arresto di persone che si trovavano dei paraggi.
Condanniamo gli arresti a causa della brutalità della polizia esercitata contro i manifestanti (della quale abbiamo ampia documentazione) oltre all’uso di artefatti che mettono a rischio la vita. In questo senso responsabilizziamo il Governo Federale e quello di Città del Messico per danni causati ai manifestanti che sono detenuti, scomparsi o ricoverati in gravi condizioni tra i quali Juan Francisco Kuykendall, che lotta tra la vita e la morte in coma indotto e lo studente della UACM, Juan Uriel Sandoval, che ha ricevuto un proiettile di gomma in un occhio e lo ha perso per mancanza di assistenza medica adeguata.
Condanniamo inoltre le detenzione arbitraria e l’agire contro il diritto di presunzione di innocenza ed enfatizziamo il fatto che i detenuti devono essere considerati detenuti politici che sono stati arrestati in tutto il paese per manifestare il loro scontento. Denunciamo inoltre che nel DF molti degli arrestati sono venuti fin qui a manifestare da altri Stati del paese e che a quanto pare la repressione continua (dal momento che furono arrestati a Azcapotzalco altri manifestanti che avevano un pupazzo di Peña Nieto e che furono liberati grazie all’intervento delle associazioni).
In tutti i casi i detenuti sono stati criminalizzati accusandoli di delitti inventati come sommossa, danno di proprietà altrui e lesioni oltre al furto aggravato, con l’obiettivo di non permettergli di ottenere la libertà sotto cauzione.
La Limeddh ed altre organizzazioni ci uniamo al reclamo dei loro familiari dei detenuti che esigono il rispetto all’integrità fisica e mentale dei detenuti, l’ immediata garanzia di libera manifestazione, l’indennizzazione dei danni, l’ indagine imparziale dei fatti e il dialogo immediato con Marcelo Ebrard perchè siano ascoltati e possano depositare le prove alla sua presenza.
Liga Mexicana por la Defensa de los Derechos Humanos A.C.
Una llama encendida para los derechos de los pueblos!
Sottoscrivono:
Liga Mexicana por la Defensa de los Derechos Humanos, La Red de Alerta Temprana, la Organización Campesina de la Sierra del Sur, la Asociación de Padres y Familiares de las Víctimas de Sucumbíos, la Asociación Nacional de Abogados Democráticos(ANAD), el Observatorio Nacional de Prisiones (ONP), La Red Universitarias de Monitores de Derechos Humanos (RUMODH), El Centro de Derechos Humanos Coordinadora 28 de mayo AC.(CDH C-28junio), La Fundación Diego Lucero (FDL), la Asociación de Derechos Humanos del Estado de México (ADHEM), la Asociación de Familiares de Detenidos Desaparecidos y Víctimas de Violaciones a los Derechos Humanos en México, (AFADEM-FEDEFAM) y otras organizaciones.