Il mondo sarà una grande striscia di Gaza?

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Il gesto scellerato compiuto dai due terroristi ceceni negli Stati Uniti -  e terroristi sono, sia che abbiano agito come pazzi solitari, sia che lo abbiano fatto  nell’ambito di un progetto più grande — avrà conseguenze nefaste per il già delicato equilibrio psicofisico del paese.  Il paziente era in fase di recupero,  una lunga e sofferta convalescenza dopo quanto accaduto l’11 settembre del 2001.

Gli Stati Uniti si chiuderanno ancora di più in se stessi,  nella convinzione di doversi proteggere da pericoli esterni sempre più grandi e più terribili. Aumenterà la loro convinzione  di essere un paese eletto, sotto continuo attacco delle forze del Male. Obama, che aveva resistito a farlo, si sentirà,  come già faceva il suo predecessore,  spinto da  “investitura divina” a combattere la sua personale crociata contro il demonio integralista, qualsiasi forma esso assuma.

Altro sangue  chiama altra sete di vendetta; gli orizzonti della guerra si allargheranno, quello dei probabili nemici anche. Cambieranno le alleanze, ognuno con il suo dio alla testa, ognuno in nome della sua religione.

Sorgeranno altri muri, i migranti saranno visti con sospetto, più di quanto non si faccia già adesso.

Gli Stati Uniti e Israele si assomiglieranno sempre di più. Speriamo solo che il resto del mondo non diventi, prima o poi, una gigantesca Striscia di Gaza.

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    giovanni moretti ha detto:

    Più passa il tempo e più la vicenda di Boston sembra assomigliare a un’operazione false flag. Lo scopo è terrorizzare i cittadini per imporre restrizioni di libertà. A proposito, anche la sparatoria nostrana a Palazzo Chigi pone qualche serio interrogativo.

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