VII Incontro con il Cinema Latinoamericano
L’Associazione Culturale “Nuovi Orizzonti Latini”, contro vento, marea e crisi economica, porta avanti il suo obiettivo di diffusione della Settima Arte Latinoamericana; l’appuntamento è fissato dal 30 ottobre al 5 novembre. L’Evento si realizza grazie al Patrocinio e contributo della Regione Lazio, in collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma e il Festival del Film di Roma; con il Patrocinio del PalaExpo, in collaborazione con la Casa del Cinema, con il Patrocinio di: Comune di Roma, Provincia di Roma, Università “La Sapienza” di Roma; in collaborazione con: l’INMP (Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti), Ambasciata della Bolivia, del Brasile e del Venezuela e il SNCCI (Sindacato di Critici Cinematografici Italiani). Un sentito ringraziamento a: CODERE, BCC, Kipus Films, Ristorante BAIRES e “La Fortaleza del Inca”. L’Ass. Nuovi Orizzonti Latini, che nasce nel 2003, propone, attraverso il linguaggio cinematografico, una panoramica di diverse tematiche delle culture latinoamericane, affermandosi come luogo d’incontro per professionisti, studenti e appassionati nonché come ponte che permette il dialogo tra l’Italia e l’America Latina. Proponiamo sei giorni di cinema a Roma: - 30 e 31 ottobre presso l’Auditorio dell’INMP, via delle Fratte di Trastevere 52, - 2 e 3 novembre presso la Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroianni, 1 Villa Borghese - 4 e 5 novembre presso l’Auditorio del CEB, Ambasciata del Brasile, Piazza Navona, 18 Info: 3920989238 — sito: www.nuoviorizzontilatini.it Il programma sarà scaricabile lunedì 25 ottobre. Grazie! Programma qui: http://www.nuoviorizzontilatini.it/Programma/tabid/482/language/it-IT/Default.aspx Programma
2 NOVEMBRE SALA DELUXE Ore 20.30 De Bolívar a Chávez ( 70’ ) *Introduce il film l’Ambasciatore del Venezuela , Ecc.mo Luis José Berroterrán Acosta Ore 22.00 Ernesto Cardenal: Solentiname ( 87’ )
3 NOVEMBRE SALA DELUXE 16.00 Gerardi 18.00 Túpac Amaru ( 90’ ) 20.00 a)- Jopoi, todos juntos/ Jopoi, tutti iniseme, Jopoi all togheter (52) b)- La verdad soterrada ( 52’ ) 22.00 Locos por la bandera ( 95’ )
2 novembre Ore 20 :30De Bolívar a Chávez, hacia la Segunda Independencia/ Da Bolívar a Chávez, fino alla Seconda Indipendenza
Regia: Daniel Vaca Narvaja; Venezuela, 2009,
Documentario storico politico sulla lotta del popolo venezuelano nel contesto dello sviluppo di emancipazione dell’America Latina, dalla fine del XVIII secolo fino ad oggi. Narra la storia del popolo venezuelano, con il riflettore posto sulla rivoluzione e sull’attuale governo di Hugo Chavez. Storia ed attualità si fondono in un’originale interpretazione, che denucia l’interventismo nordamericano e recupera le gesta anti-imperialiste dei popoli latinoamericani durante la lunga marcia verso l’unità ed emancipazione definitiva. Un appassionante percorso cronologico attraverso la storia latinoamericana dal periodo indipendista fino ad oggi. Dove il passato ed il presente si fondono nella stessa lotta dei popoli latinoamericani per liberarsi dall’imperialismo internazionale. Nonostante le forze imperialiste abbiano voluto cancellare o tergiversare qualsiasi vestigio di lotta indipendista nella regione attraverso un uso costante di diversi mezzi di distrazione, la realtà storica ci dimostra che quello sviluppo non si può fermare, soprattutto quando i Popoli del Continente prendono coscienza che l’America Latina è un solo Popolo. “Da Bolívar a Chávez fino alla Seconda Indipendenza” è un’opera cinematografica consigliabile e indispensabile per qualsiasi tipo di pubblico, che colloca nel tempo e nello spazio gli avvenimenti che segnarono la storia di questo continente e permette intravedere il modo in cui si delinea il destino di un popolo che contro ogni pronostico ha ripreso la sua marcia verso la libertà ancora una volta. Ore 20 :00Ernesto Cardenal: SolentinameRegia: Modesto López, Messico, (filmata in Costa Rica/Nicaragua); 2006, 87’ , V.O. Spagnolo, Sott. Italiani. Un pilastro della vita e dell’opera di Ernesto Cardenal è la ricerca della divinità che è presente nella quotidianità. Nelle interviste realizzate in Nicaragua , Costa Rica e Cuba , si affronta la sua poesia, la scultura e la meravigliosa opera che realizzò in Solentiname, alla quale si unirono contadini e pescatori di queste isole, e dove insieme rinacquero come pittori, artigiani, poeti e rivoluzionari.. 3 novembreOre 16:00 GerardiRegia: Carlos Alarcón e Nery Rodenas, Guatemala, 2010, 90’ , V.O. Spagnolo ; sott. Italiani.
Il film narra la vita ed opera del Vescovo della Diocesi del Quiché, in Guatemala, che venne trucidato il 26 aprile 1998, due giorni dopo la pubblicazione del rapporto Guatemala, mai più, che indica esercito e governo del Paese come responsabili di genocidio e “crimini contro l’umanità” durante gli anni bui della guerra civile (1960–1996). Gerardi pagò con la vita l’impegno a favore dei popoli indigeni del Guatemala Ore 18 :00Túpac AmaruRegia: Federico García Hurtado, Peru/Cuba, 1983, 90’ , V.O Spagnolo; Sott. Italiani. La storia di José Gabriel Condorcanqui Noguera, conosciuto come Túpac Amaru (1704 –1781) e la sua lotta contro la colonizzazione spagnola, presentata con una dimensione che trascende il suo contesto e il suo tempo. Fu il capo di una rivolta indigena contro gli Spagnoli del Perù coloniale. Nonostante la rivolta non ebbe successo, divenne simbolo della battaglia per i diritti delle popolazioni indigene dell’America latina e della lotta, anche armata, contro i governi di quei Paesi. Il nonno di sua madre era l’ultimo imperatore Inca Túpac Amaru. Era uomo di ferrei principi morali ed era indignato della situazione nella quale vivevano le popolazioni native, e supplicò il governo spagnolo di migliorare le condizioni di vita nelle miniere, nelle fabbriche tessili e nei villaggi. Passò dalle parole ai fatti e, ispirandosi al suo trisavolo Túpac Amaru che resistette fino alla morte contro gli spagnoli a Vilcabamba, prese il suo nome ed organizzò una rivolta, la prima sollevazione anti-colonialista contro gli spagnoli dalla fine dell’Impero Inca. Il movimento, che raccolse 90.000 combattenti, si diffuse fra le popolazioni indigene scuotendo le fondamenta dell’impero coloniale, e liberò parte del Perù e dell’Alto Perù ( Bolivia ), ma fu sconfitto per mancanza di esperienza militare. Fatto prigioniero, Túpac Amaru fu condannato a morte con la sposa e i figli; i loro corpi, squartati, vennero esposti sul monte Picchu alle porte di Cusco nella Plaza de Armas dove anche Túpac Amaru I venne decapitato. Seguirono anche altre sollevazioni che furono tutte stroncate e i partecipanti furono catturati. La maggior parte fu condannata a morte e una parte (circa 90 persone) vennero trasferite nelle carceri in Spagna dove morirono. Fu comunque solo l’inizio delle battaglie che portarono all’indipendenza del Perù. 3 novembreOre 18 :00
|