Deportazioni collettive di haitiani
SAN PEDRO DE MACORÍS (3/5/2012) Solo oggi hanno deportato in massa circa 80 haitiani “irregolari”. Quelli di cui siamo a conoscenza. Raccolti per strada, nei campi, in Repubblica Dominicana e rispediti immediatamente nel loro paese di origine, praticamente all’inferno.
Inutile parlare con la polizia, “impossibile, sono gia in viaggio, diretti ad Haiti, se c’e qualcuno che conoscete, aspettate che arrivano, gli mandate i soldi e ritornano”, hanno detto per telefono a suor Idalina, del Centro de Atención Jesús Peregrino.
I soldi servono per il visto. Il loro essere “irregolare” consiste nel fatto che hanno il passaporto ma non il visto. Il visto costa 130 dollari ogni due mesi. Ogni due mesi! Queste persone guadagnano 4/5 euro circa al giorno. Quelli del settore edile, qualche euro in piu’… Come diamine possono pagare 130 dollari al giorno? Perché non vengono rimpatriati in massa tutti i cinesi, i peruviani, gli italiani, i venezuelani, i colombiani etc etc che vivono in questo paese? E poi dicono che non c’e’ discriminazione razziale. E poi il cardinale Nicolás López Rodríguez, arcivescovo di Santo Domingo, incarnazione della parte più conservatrice e reazionaria della Chiesa Cattolica, ha il coraggio di dire che le denunce sui maltrattamenti degli haitiani “non sono serie”. In pratica, che il loro paradiso lo hanno trovato qui…