Una frode la rielezione di Álvaro Uribe

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 di Annalisa Melandri — per l’Indro* 

La Camera dei Rappresentanti del Congresso della Repubblica della Colombia, ha aperto la settimana scorsa indagine formale contro l’ex presidente della repubblica Álvaro Uribenell’ambito dello scandalo per la compravendita dei voti per l’approvazione della riforma costituzionale che gli dava potere di ricandidarsi per la seconda volta. Uribe vinse le elezioni per il suo secondo mandato nel 2006. L’ex Presidente è stato chiamato a deporre il prossimo 20 novembre, dopo la questione passerà al Senato, dove inizierà il processo, se l’assemblea plenaria della Camera approverà la risoluzione d’accusa.

Lo scandalo, meglio noto come Yidispolitica, dal nome della parlamentare Yidis Medina che ammise di aver ricevuto nel 2004 compensi in cambio del suo voto favorevoleall’approvazione della riforma costituzionale, scoppiò nell’ aprile del 2008. Il voto della parlamentare era quello decisivo, dal momento che il progetto di riforma si trovava in un momento di impasse. La parlamentare nel 2004 consegnò la sua confessione in un video al giornalista Daniell Coronell, chiedendogli di diffonderlo solamente se le fosse accaduto qualcosa o se “non avessero mantenuto le promesse che le avevano fatti i rappresentanti del governo in cambio del voto. Il video venne reso pubblico dopo quattro anni proprio per questo secondo motivo.

Yidis Medina è stata condannata nel 2008 a 4 anni di carcere per corruzione, ma su di lei pesa anche la più recente condanna, dell’agosto di quest’anno, a 32 anni di carcere, che sta scontando nel penitenziario del Buon Pastore di Bogotà, per aver partecipato al sequestro di tre funzionari del Municipio di Barrancabermeja. Secondo la sentenza, fece pressioni in cambio di denaro sulla guerriglia dell’ELN (Esercito di Liberazione Nazionale, la seconda del paese) affinché sequestrasse le tre persone che le dovevano del denaro. L’ex parlamentare nega tuttavia le accuse e il suo coinvolgimento nella vicenda, accusando esplicitamente “di essere stata perseguitata” durante il governo dell’ex presidente Uribe per aver confessato la corruzione e le promesse di favori in cambio del suo voto.

Lo scandalo della Yidispolitica nel 2008, travolse un gran numero di parlamentari del gruppo politico della ’U’ al quale faceva riferimento l’ex presidente colombiano, nonché molti dei suoi più stretti collaboratori e membri del gabinetto del governo, quali ad esempio l’ex ministro dell’Interno Sabas Pretelt de la Vega, che quando scoppiò lo scandalo nel 2008 ricopriva l’incarico di ambasciatore colombiano a Roma, Diego Palacios, ex Ministro della Protezione Sociale e Alberto Velasquéz, ex Segretario generale della Presidenza. Per tutti loro il prossimo 4 dicembre inizierà il processo penale. Sabas Pretelt insieme ad Alberto Velsquéz, sono sospettati essere stati incaricati, direttamente dall’allora presidenteUribe, di promettere incarichi ed offrire denaro ai parlamentari in cambio del loro voto.

Yidis Medina nella testimonianza resa alla magistratura, raccontò che cinque giorni prima della votazione fu contattata da alcuni rappresentanti del governo che le promisero vari favori. Le furono promessi, disse, incarichi pubblici, anche a suoi parenti e un consolato all’estero, tutte promesse che poi non vennero mantenute. Affermò inoltre che fu lo stessoUribe, che in occasione di una riunione nel palazzo del governo, la condusse in un bagno einginocchiatosi la pregò di darle il suo voto perchè quello “voleva dire fare la Patria”.

L’ex presidente tuttavia, ha sempre negato di aver promesso favori in cambio di voti. AlvaroUribe si trova inoltre sotto processo alla Camera dei Rappresentanti del Congresso anche perun altro scandalo e cioè quello relativo alle intercettazioni e controlli illegali contro politici oppositori, magistrati, difensori dei diritti umani, scandalo conosciuto come quello delle ’chuzadas’ effettuate dal DAS (servizi segreti colombiani) dietro precise disposizioni della Presidenza della Repubblica.

*Pubblicato in esclusiva per L’Indro www.lindro.it e qui ripubblicato per gentile concessione

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