Il Paraguay teme il nucleare argentino
di Annalisa Melandri — In esclusiva per L’Indro — 10 luglio 2013
Santo Domingo - La decisione del Governo argentino di costruire una centrale nucleare di nuova generazione nella Provincia di Formosa, a soli 35 chilometri dalla frontiera con il Paraguay, non piace affatto alle autorità del piccolo Paese latinoamericano.
Un rapporto diffuso dal Ministero della Salute di Asunción e consegnato al Ministro degli Esteri, informa infatti che in caso di emergenza il Paese più colpito sarebbe proprio il Paraguay.
In particolare la radioattività, informa il rapporto, «potrebbe contaminare le riserve d’acqua delle città che si trovano sulle rive dei fiumi Paraguay e Paraná», un bacino d’utenza di circa tre milioni di persone.
Il Governo argentino ha annunciato la decisione a San Pietroburgo in Russia, durante la Conferenza Internazionale Ministeriale sull’Energia Nucleare nel Secolo XXI, senza tuttavia informare le autorità del Paraguay che avrebbero, nel frattempo, redatto due note, una indirizzata a Yukiya Amano, direttore generale dell’Organizzazione dell’Energia Atomica e una per il Ministro degli Esteri argentino Héctor Timermann, chiedendo maggiori informazioni rispetto al progetto.
Il quotidiano paraguayo ‘ABC Color’, avrebbe inoltre confermato la notizia, grazie anche a indiscrezioni trapelate dalle autorità locali di Formosa.
Il Presidente del Paraguay, Federico Franco, in conferenza stampa ha dichiarato di essere disposto anche a ricorrere alle istanze internazionali, prima l’OSA (Organizzazione degli Stati Americani) e poi l’ONU e di respingere «rispettosamente ma energicamente» l’installazione di una centrale nucleare sulla linea di frontiera.
«L’Argentina, per una situazione meno importante, ha fatto reclamo a L’Aja» ha ricordato, riferendosi alla cosiddetta ‘crisi delle cartiere’ avvenuta nel 2006 tra Uruguay e Argentina, quando l’Uruguay decise unilateralmente di costruire due cartiere sul fiume Uruguay, condiviso da entrambi i Paesi. L’ Argentina ricorse allora alla Corte Internazionale dell’Aja, accusando il Paese vicino di aver inquinato il fiume.
L’Argentina, con le sue tre centrali nucleari, di cui quella di Embalse è la più grande in America latina, è un Paese leader nella regione per quanto riguarda l’utilizzo pacifico dell’energia nucleare. Attualmente il Governo presieduto dalla Presidente Cristina Fernández è in fase di rilancio del Piano Nucleare del 2006 con la ristrutturazione della Commissione Nazionale per l’Energia Atomica, fondata nel 1950 e che aveva risentito negli ultimi anni della mancanza di investimenti e di risorse. Il Vecchio Piano Nucleare è diventato politica di stato nel 2009 e regolamentato da una legge.
Il reattore CAREM (Centrale Argentina di Elementi Modulari), un progetto di ultima generazione a bassa potenza (25MW) che verrà costruito a Formosa, è il primo disegnato completamente in Argentina. Attualmente a Buenos Aires è in costruzione il suo prototipo.