Alejandro Peña Esclusa in Italia — Lettera all’ Ambasciata Venezuelana
Embajada de la Rèpublica Bolivariana
de Venezuela en Italia
Via Nicolò Tartaglia n. 11
00197 Roma
embaveitiolit (embaveitiolit)
Estimado Embajador Rafael Lacava
Roma, 18 Marzo 2007
En esos días me he enterado de la noticia de la visita en Italia y en Europa del señor Alejandro Peña Esclusa, quien además de conceder entrevistas en la prensa (diario Il Tempo) y participar a transmisiónes radiales (Zapping) ha sido recibido hasta por el diputado Cesa del Partido UDC y por el Cardenal Martino en Vaticano.
No obstante desde su sitio él empuje hacia un cambio radical de política en Venezuela y dice que eso non es posible con una salida electoral por lo tanto con intentos abiertamente golpistas, en Italia Peña Esclusa fue presentado por lo medios, los periodistas y los políticos complacientes como la oposición moderada al legítimo presidente Hugo Chávez.
En la página web de Fuerza Solidaria se lee que el Parlamento Italiano averiguarà supuestos fraudes electorales en Venezuela.
Quisiera ofrecer a través de esa respetable Embajada al Gobierno de la Républica Bolivariana de Venezuela toda mi solidariedad y amistad y me gustarìa que sepan que como ciudadana italiana expreso toda mi pena por como ha sido recibido en Italia ese señor y por el espacio qué se le han puesto a disposición para desacreditar y despreciar el democrático proceso político venezuelano escogido por el pueblo en total transparencia como ha sido testimoniado y confirmado en la s últimas elecciones del pasado mes de diciembre.
Pongo a disposición de la verdad y contra cualquier tentativo de delegitimación del gobierno democrático y popular de Venezuela mi pequeño espacio web (www.annalisamelandri.it), sea denunciando los medios italianos que se prestan al juego golpista del señor Peña Esclusa y de sus titereros, como ya hecho en los dias pasados, sea denunciando los intentos directos de Fuerza Solidaria de atacar el gobierno venezuelano.
De toda manera creo que una investigacion en nuesto Parlamento sea necessaria pero exclusivamente para aclarar porquè se le permite a simil personaje despeciar un legítimo Presidente con claros intentos terroristas. En cualquier otra democracia eso no serìa aceptado.
Atentamente,
Annalisa Melandri
Roma
annalisamelandriyahooit (annalisamelandriyahooit)
Chiunque desiderasse manifestare solidarietà e appoggio al Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela può farlo tramite la Sua Ambasciata qui (embaveitiolit) .
Bush in Sud America — Immagini dal Messico
Barriera metallica costruita per contenere le proteste anti-Bush a Merida
Bush in Sud America — Immagini dal Guatemala
Fotografia La Jornada
Lettera di Aldo Forbice
Questa è la risposta ricevuta da Aldo Forbice in data odierna:
Lei ha scritto un sacco di frottole, almeno per quanto mi riguarda. Non ho mai menzionato quel signore venezuelano. Anzi ne sconoscevo l’esistenza prima della sua e-mail. Mi chiedo chi le dà il diritto di accostarmi ad altre persone e di inventare di sana pianta fatti mai esistiti. Se lei trova una mia citazione, una sola, del signor Alejandro Peña Esclusa, avrà diritto a un superpremio. Ma, siccome non la troverà, ho diritto almeno alle sue scuse. Si ricordi, comunque, che la querela è sempre pronta per la diffamazione.
Cordiali saluti.
Aldo Forbice
Il Sig. Forbice, in risposta a queste mie due righe:
COME MAI MI DOMANDO SI PARLA DI LUI ( Peña Esclusa) A RADIO 1 RAI NELLA TRASMISSIONE ZAPPING CONDOTTA DA ALDO FORBICE FACENDOLO PASSARE COME L’OPPOSITORE MODERATO DI CHAVEZ QUANDO IN REALTA’ DAL SUO SITO INCITA A UN GOLPE MILITARE?
tra la possibilità di intraprendere un dialogo costruttivo, e la via delle minacce e delle falsità, ha scelto quest’ultima. Invece di promuovere uno scambio di vedute, come la sua professione richiederebbe, ha scelto la prepotenza che crede di poter esercitare in virtù del suo ruolo.
D’altra parte questo è l’atteggiamento che lo caratterizza nel corso delle sue trasmissioni, dove abitualmente sbatte il telefono in faccia a coloro i quali non la pensano come lui…
In questo caso, vista l’evidente falsità racchiusa nella frase : “Non ho mai menzionato quel signore venezuelano. Anzi ne sconoscevo l’esistenza prima della sua e-mail”, è evidente anche il fatto che il Sig. Aldo Forbice esercita una professione che poco si addice alla sua indole.
Leggi il post Alejandro Peña Esclusa in Italia
Bush in Sud America — Immagini dal Venezuela
Bush in Sud America — Immagini dal Brasile
Alejandro Peña Esclusa in Italia
Mi domando: come mai?
Alejandro Peña Esclusa,
Un personaggio legato ad ambienti dell’estrema destra europea e spagnola in particolare, che esorta a gran voce un colpo di stato armato in Venezuela contro il presidente democraticamente eletto Hugo Chávez, membro di primo piano nella setta antisemita di estrema destra Tradizione, Famiglia e Proprietà (TFP) i cui appartenenti hanno cercato in due occasioni di attentare alla vita di Giovanni Paolo II (la prima a Fatima nell’82, la seconda in Venezuela due anni dopo), socio di un certo Lyndon LaRouche fondatore sua volta di varie sette, in carcere per un tentativo di attentato alla vita di Reagan, personaggio inquietante e dalle innumerevoli facce, e la lista potrebbe continuare a lungo…(nelle prossime puntate…) legato agli anticastristi cubani finanziati dalla CIA,
ebbene una siffatta brava persona, come mai mi domando …
VIENE RICEVUTA NELLA SEDE DELL’UDC DA CESA, IL SUO PARTITO FUERZA SOLIDARIA, PICCOLO GRUPPO ANTISEMITA, RAZZISTA E APERTAMENTE GOLPISTA VIENE FATTO PASSARE PER UNA ONG, E SI PROGRAMMANO FUTURI INCONTRI?
VIENE RICEVUTO IN VATICANO?
GLI SI DA VOCE TRAMITE IL QUOTIDIANO IL TEMPO A FIRMA DI FABRIZIO DELL’OREFICE CHE TITOLA “DEMOCRAZIA A RISCHIO IN SUD AMERICA?”
SI PARLA DI LUI A RADIO 1 RAI NELLA TRASMISSIONE ZAPPING CONDOTTA DA ALDO FORBICE FACENDOLO PASSARE COME L’OPPOSITORE MODERATO DI CHAVEZ QUANDO IN REALTA’ DAL SUO SITO INCITA A UN GOLPE MILITARE?
RADIO RADICALE PARLA DEL SUO PARTITO COME DI UN’ASSOCIAZIONE UMANITARIA?
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Alejandro Peña Esclusa en Italia
Me pregunto porqué Alejandro Peña Esclusa, golpista venezolano, perteneciente a la secta antisemita y ultraderechista TFP que està involucrada con dos atentados al Papa Juan Pablo II (en Caracas en 1984 y en Fatima en 1982), vinculado a los grupos anticastristas de Estados Unidos financiados por la CIA, que està vinculado también a grupos de extrema derecha en Europa y en España, fundador del pequeño partido Fuerza Solidaria que llama al pueblo venezolano costantemente contra el presidente democraticamente electo Hugo Chávez, me pregunto entonces porqué ese hombre peligroso y terrorista además de nazista pasea en Italia concediendo entrevistas a periodicos nacionales (El Tempo), visitando El Vaticano, siendo recibido en la sede del partido politico UDC.
Con el partido UDC hasta plantearon encuentros futuros para pedir a las autoridades venezolanas que averiguen sobre los presuntos fraudes que el señor Peña sigue contando alrededor del mundo.
O más bien hay que averiguar mejor sobre la secta TFP y sus enlaces en Italia?
De todas maneras parece que si se habla mal de Chávez luego no importa ser terrorista, golpista, fascista, antisemita ….
Bush in Brasile
Foto La Jornada
In Brasile, dove Bush si è recato per definire gli accordi sulla produzione di combustibili alternativi al petrolio, imponenti misure di sicurezza hanno vigilato sulla sua incolumità.
Sono però state organizzate manifestazioni e proteste da parte dei movimenti sociali, contadini e operai contro la visita del “terrorista n. 1”. Il partito d’opposizione P-Sol (Partito del Socialismo e Libertà) ha bruciato un fantoccio con le sembianze di Bush davanti alla Sede del Congresso, accusando Lula di essere amico del “Signore della Guerra” e strumentalizzando così l’antimperialismo crescente. Lula d’altra parte aveva a priori scartato la possibilità di trattare durante l’incontro argomenti relazionati al Venezuela e Chávez .
Negli scontri con la polizia che sono seguiti alla manifestazione di 20mila persone ci sono stati circa 20 feriti e numerosi arresti. Gustavo Petta, presidene dell’Unione Nazionale degli studenti ha denunciato un eccessivo uso della forza da parte della polizia.
Bush e Chávez
Resosi conto forse troppo tardi che mentre si trovava impegnato nelle sue guerre preventive il “patio trasero” (il cortile di casa) cambiava velocemente destinazione d’uso, George W. Bush viaggia in America Latina e precisamente in Colombia, Brasile, Uruguay, Messico e Guatemala dall’8 al 14 Marzo. Promettendo demagogicamente più democrazia e aiuti contro la povertà, in realtà cercherà di incrinare e minare il processo di integrazione latinoamericana.
Si tratta di uno sforzo diplomatico volto a confermare alleanze già collaudate con la Colombia, il Guatemala e il Messico e a tirare dalla sua parte in un ultimo maldestro tentativo di isolare Chávez, i governi di Uruguay e Brasile.
Bush nel suo ultimo discorso ha paragonato gli obiettivi di questo suo viaggio a quelli del programma dell’Alleanza per il Progresso del 1961 di Kennedy , promosso a Punta del Este nella riunione del Consiglio Interamericano Economico e Sociale dell’Organizzazione degli Stati Americani. In quella riunione c’era anche una delegazione cubana capeggiata da Ernesto Che Guevara, il quale in un appassionato discorso carico di orgoglio e amore per la Rivoluzione Cubana denunciò apertamente l’aspetto politico della Conferenza e cioè quello di “essere concepita contro Cuba e contro l’esempio che Cuba rappresenta per tutto il Continente latinoamericano”.
E così questo viaggio di Bush è politico nel senso che i suoi intenti sono i medesimi di quelli dell’Alleanza per il Progresso di Kennedy, contro Chávez adesso, contro Castro allora, contro la Rivoluzione Cubana allora, contro quella Bolivariana adesso.
Ma è come se Bush e il modello neoliberale e imperialista che tenta ancora di imporre all’America Latina si trovassero alla resa dei conti finale. Realtà contadine, indigene, operai, movimenti ecologisti ognuno con un suo programma e metodologia di azione, manifestano a gran voce contro il modello neoliberale che proprio nella regione ha dimostrato tragicamente sulla pelle di milioni di persone tutti i suoi errori.
In tutti gli stati che saranno visitati da Bush si leva in alto la voce del popolo contro il “genocida”, il “terrorista n. 1″, il “nazi” e via di seguito.
E così mentre Bush tra imponenti misure di sicurezza si chiude nei palazzi governativi, Chávez acclamato dal popolo nelle piazze viaggia in Argentina e Bolivia.
E’ come se idealmente il testimone della lotta antimperialista sia passato idealmente da Che Guevara a Hugo Chávez. Mentre Che Guevara a Punta del Este nel lontano 1961 lanciava accuse contro la politica statunitense e i suoi tentativi di isolare Cuba dal resto del mondo e auspicava l’unità economica e politica latinoamericana altrettanto fa Chávez dal Venezuela e dall’Argentina dove si trova in questi giorni, difendendo il suo Socialismo del XXI secolo e l’unità della regione, e se Punta del Este segue di poco l’invasione della Baia dei Porci non dimentichiamo che questo viaggio di Bush segue di poco il tentato golpe in Venezuela organizzato in combutta con la Cia, e l’arresto di due militari venezuelani nei giorni scorsi accusati di essere gli organizzatori di un complotto per attentare alla vita di Hugo Chávez.
Attento Hugo, stessi metodi…