La strumentalizzazione e i quattro giornalisti italiani a Cuba

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Rispetto al caso dei quattro giornalisti italiani “arrestati” a Cuba vorrei far notare almeno una cosa, che ha a che vedere esclusivamente con la strumentalizzazione della notizia.

Repubblica.it anche in questo caso si conferma cone il quotidiano di disinformazione nazionale rispetto a quanto accade a La Havana. L’articolo di oggi, non firmato, (Omero Ciai?),  porta il titolo:

“Cuba arrestati quattro inviati italiani. Indagavano sull’omicidio di Lignano”.

Poi si legge: Ilaria Cavo, giornalista Mediaset, il suo operatore Fabio Tricarico, il cronista del Messaggero Veneto, Domenico Pacile e il fotoreporter del Corriere della Sera, Stefano Cavicchi sono stati fermati nella notte dalle autorità locali e rilasciati dopo diverse ore. Adesso saranno processati. Stavano intervistando Reiver Laborde Rico, il fratello 24enne di Lisandra, la giovane che ha confessato il delitto dei coniugi avvenuto il 19 agosto.”

Bisogna andare a visitare la pagina del Corriere.it per avere conferma di come sono andati realmente i fatti. Tra l’altro tra i giornalisti fermati c’è proprio un reporter  del Corriere della Sera,

Stefano Cavicchi.

Il Corriere della Sera infatti scrive, che i giornalisti,  pur avendo subito dieci ore di interrogatorio “sono liberi e non sono sottoposti a processo”. La vicenda, e le sue conseguenze, sono  ovviamente tutte da chiarire e a questo sta pensando  la Farnesina che ha già preso contatti con le autoriità cubane.

La domanda è pertanto, a che o a chi serve  alterare i fatti in un articolo che non ha nemmeno la pretesa di essere articolo di opinione?

P.S. Anche l’ANSA scrive di arresto e addirittura che la Farnesina avrebbe confermato il fermo

 

 


A Don Pablo Neruda lo asesinaron…

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il poeta e’ morto il 23 settembre 1973 … il suo autista assicura che fu assassinato


Javier Sicilia: fermate la strage dell’antidroga

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“FERMATE LA STRAGE DELL’ANTIDROGA”

Il movimento chiede agli USA di interrompere i finanziamenti alle politiche messicane contro i narcos. 60mila i morti dal 2006
 di Annalisa Melandri per L’Indro*

La Carovana del Movimento per la Pace con Giustizia e Dignità organizzata dal poeta e giornalista messicano Javier Sicilia, è arrivata questo lunedì a Washington nei pressi della Casa Bianca. Partita l’11 agosto da Tijuana in Messico, la Carovana ha già percorso10mila chilometri e visitato 25 città statunitensi per denunciare il fallimento e l’inadeguatezza delle politiche di lotta al narcotraffico portate avanti dai governi di Messico e Stati Uniti: è formata da attivisti, giornalisti, difensori dei diritti umani ma anche e soprattutto dai familiari dei desaparecidos e dei morti che gli ’effetti collaterali’ (come li ha definiti l’ex Presidente messicano Felipe Calderòn) della guerra contro i potenti cartelli dei narcos messicani ha prodotto in questi ultimi anni. (altro…)


Latinoamericani: 73 milioni sono indigenti

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I lavori della  CEPAL

LATINOAMERICANI: 73 MILIONI SONO INDIGENTI

In America latina esistono oggi 174 milioni di poveri. Alicia Bárcena: “C’è troppa disuguaglianza sociale”
di Annalisa Melandri — per L’Indro*

Dal 27 al 31 agosto si è tenuto in El Salvador il 34esimo ciclo di sessioni della Commissione Economica per l’America latina e Caraibi (CEPAL), con l’obiettivo di valutare la situazione economica attuale della regione e di stabilire il programma di lavoro per i prossimi due anni. La Commissione ha redatto un documento finale dal titolo “Cambiamento strutturale per l’uguaglianza: una visione integrata dello sviluppo” che ha incontrato il favore di tutti i Paesi membri e di quelli associati all’organismo regionale. (altro…)


Diserbanti a giudizio in Argentina

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La vittoria delle “Madri di Ituzaingó Anexo”

DISERBANTI A GIUDIZIO IN ARGENTINA

Un’importante sentenza condanna per la prima volta le fumigazioni con agrotossici

 

di Annalisa Melandri — in esclusiva per L’Indro*

 

Le deridevano e le chiamavano “locas”, pazze, come le Madri di Plaza de Mayo. Le Madri diItuzaingó Anexo, un piccolo quartiere alla periferia della cittadina argentina di Córdoba, erano invece arrabbiate e preoccupate per quanto stava accadendo nella loro comunità. Alcune avevano visto morire lentamente i propri figli, colpiti da mali devastanti e incurabili, altre avevano perso i loro neonati a causa di malformazioni. Qualcosa non andava, troppe malattie congenite, troppi casi di cancro e leucemia tra gli abitanti di quella zona rurale circondata completamente da piantagioni di soia. Troppe morti sospette.


Il mondo secondo Monsanto

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“Il mondo secondo Monsanto”, pubblicato da Arianna Editrice, è un libro inchiesta sulla multinazionale degli OGM che ha fatto il giro del mondo. Oltre 100.000 copie vendute e traduzioni in 11 paesi.

E’ stato scritto da Marie-Monique Robin che ha vinto il Premio Albert-Londres, il più prestigioso della stampa francese (1995). Giornalista, scrittrice e regista, è autrice di molti documentari che le sono valsi diversi riconoscimenti internazionali e di documentari ripresi in America Latina, Africa, Europa e Asia.

L’autrice ha condotto per tre anni importanti ricerche che l’hanno portata in America, Europa e Asia, a scoprire la poco nota storia dell’azienda Monsanto.

Avvalendosi di documenti inediti, delle testimonianze delle vittime, di scienziati e di uomini politici, il libro ricostruisce la genesi di un impero industriale che, grazie a una comunicazione menzognera, a rapporti di collusione con l’amministrazione nord americana, a pressioni e tentativi di corruzione, è divenuta la prima azienda al mondo produttrice di semi.

Il testo svela inoltre il ruolo giocato da Monsanto nell’estensione planetaria delle colture OGM, senza che ci sia stato alcun controllo serio relativo ai loro effetti collaterali sulla natura e sulla salute umana.

Il documentario analizza la questione degli OGM e dei brevetti sulle sementi geneticamente modificate e sui fertilizzanti chimici prodotti dalla multinazionale americana, che attualmente possiede il 90% degli OGM presenti nel mondo . Non solo: grazie alle testimonianze degli agricoltori e agli autorevoli interventi di esperti come Vandana Shiva, il film mostra l’innumerevole serie di cause che coinvolgono la Monsanto, già condannata per negligenza, frode, attentato a persone e cose, disastro ecologico e sanitario e utilizzo di false prove.

L’azienda, che si autodefinisce fautrice della “scienza della vita”, propone una propria filosofia secondo cui gli OGM sarebbero l’unico modo per nutrire i sei miliardi di persone presenti sulla Terra creando, allo stesso tempo, sementi sterili che vanno riacquistate ogni anno e resistenti ai soli erbicidi prodotti dalla Monsanto con l’unico scopo di non perdere il primato mondiale nel mercato.

Concludiamo con le parole di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food: ” Nelle campagne del mondo ci vogliono uomini, non multinazionali. Il cibo deve essere prodotto per essere mangiato, e non solo per essere venduto. Ne va della sovranità alimentare dei popoli; ne va della nostra libertà. Non ci è dato sapere quali saranno in futuro gli effetti degli OGM sulla salute dell’ambiente e delle persone, ma per ora è certo che essi sono di proprietà di multinazionali che mirano a controllare il nostro cibo su scala globale, per vendercelo alle loro condizioni. Il Mondo secondo Monsanto ci fa capire di più su questi processi perversi, e ci mette in guardia sul futuro del cibo”.

Thanks to http://www.youtube.com/user/enmdrui#g/u

Leggi anche: Diserbanti a giudizio in Argentina 


6 años sin Julio López

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Leggi anche: Da due anni desaparecido Julio López 

Julio López a un anno dalla scomparsa 


El dialogo de América — Salvador Allende con Fidel Castro– Parte 1 de 4

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Venti di pace in Colombia?

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di Annalisa Melandri per L’Indro* - 30 agosto 2012

Sottoscritto un accordo per iniziare dialoghi di pace tra Governo e FARC

VENTI DI PACE IN COLOMBIA?

Per ottenere dei risultati sono necessarie riforme strutturali nel Paese, come quella agraria integrale con garanzia per i colombiani di libero accesso alla terra

 

È stato Jorge Enrique Botero, giornalista colombiano direttore dei servizi televisivi del canale latinoamericano Telesur a sciogliere per primo il riserbo che circondava l’avvio di negoziati di pace tra le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC-EP) e il governo colombiano.

Il governo del presidente Juan Manuel Santos e le Forze Armate Rivoluzionarie dellaColombia (FARC) hanno appena sottoscritto un accordo per iniziare dialoghi formali di pace.Questo accordo è stato firmato a L’Avana e il suo contenuto sarà reso pubblico dal presidente Juan Manuel Santos che darà anche informazioni sull’agenda tematica dello stesso”, ha anticipato Botero lo scorso lunedì 27 agosto, confermando che il processo era già iniziato nel mese di maggio e che vede coinvolti come mediatori i governi del Venezuela, di Cuba, della Norvegia e del Cile aggiuntosi all’ultimo momento. Proprio a Oslo, ad ottobre, inizieranno le sessioni di dialogo. (altro…)


Assange: il Sudamerica solidale con l’Ecuador

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UNASUR e ALBA firmano per il diritto sovrano a concedere l’asilo politico

Correa: violare l’ambasciata per arrestare il fondatore di Wikileaks sarebbe “un suicidio per il Regno Unito”

27 agosto 2012

di Annalisa Melandri per L’Indro*

Si stringono solidali all’Ecuador i Paesi membri dell’UNASUR (Unione delle Nazioni Sudamericane) e dell’ALBA( Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America). Meno di una settimana fa, a Guayaquil, in tutta fretta, sono state organizzate e realizzate riunioni straordinarie dei due organismi regionali per manifestare all’Ecuador piena solidarietà rispetto alle minacce del Regno Unito di violare l’Ambasciata del Paese sudamericano a Londra per arrestare Julian Assange che vi si trova beneficiando dell’asilo politicoconcessogli dal presidente Rafael Correa. Londra aveva anche negato il salvacondotto necessario per permettere ad Assange di uscire dalla sede diplomatica e prendere un aereo diretto in Ecuador. Nel corso dei due vertici è stato espresso dai vari Paesi il rifiuto unanime all’uso della forza degli Stati, laddove sono vigenti trattati internazionali stipulati proprio per regolare tale tipo di questioni. (altro…)


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