Día de la Policía Nacional: Comunicado de prensa de Amnesty International

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AMNISTIA INTERNACIONAL / CNDH / ICED / PARTICIPACION CIUDADANA/LUCHA X TUS DERECHOS / FUNCEJI

COMUNICADO DE PRENSA

 

Jueves 01 de Marzo de 2012

República Dominicana: Candidatos presidenciales deben priorizar reforma policial

Los candidatos presidenciales en la República Dominicana deben abordar, en sus plataformas de campaña, la urgente necesidad de reformar la policía, dijeron seis organizaciones sociales y de derechos humanos en el Día Nacional de la Policía.

Amnistía Internacional, la Comisión Nacional de los Derechos Humanos, el Instituto Caribeño para el Estado de Derecho, Participación Ciudadana, Lucha X tus derechos y la Fundación Comunidad Esperanza y Justicia Internacional (FUNCEJI) han hoy unido sus voces para incentivar a los candidatos presidenciales a buscar soluciones para la crisis de seguridad pública en el país que favorezcan el respeto de los derechos humanos.   (altro…)


Tragedia di migranti in mare in Repubblica Dominicana: solo persone con “spirito di avventura”.

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Oltre 50  morti e una decina di scomparsi. E’ il tragico bilancio dell’ ennesimo viaggio della speranza che i migranti della Repubblica Dominicana  compiono in imbarcazioni di fortuna tentando di raggiungere le coste di Porto Rico in cerca di una vita migliore. Le due isole sono divise dal Canale della Mona, circa 60 miglia (111 km.) estremamente pericolose per la presenza di forti correnti e la convergenza di quattro venti. (altro…)


Il “pecorella” ha fatto solo il suo dovere, perché l’encomio solenne?

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Non capisco gli elogi e l’ encomio solenne che  ha reso il comandante generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli al carabiniere al quale il NO TAV ha gridato in faccia tutta la sua rabbia nel corso della manifestazione in Val di Susa.  Lo dice anche lui :” ho fatto solo il mio dovere”.

Vorrei ricordare che non si dovrebbe ringraziare o elogiare pubblicamente  un carabiniere perché non  alza un manganello contro un dimostrante per di più  armato soltanto di tanto fiato.  Non si fanno  elogi alle forze dell’ordine che, nell’adempimento del loro dovere, rispettano  i diritti umani di coloro che hanno di fronte, chiunque essi siano. (altro…)


Siamo tutti cretinetti

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Siamo tutti cretinetti.

Certo, prima ancora siamo stati coglioni. Non ve lo ricordate più’? Eppure ci venne detto quasi a reti unificate…

Ancora, ancora prima, terroristi.  Qualcuno di noi lo é ancora, anche soltanto per  tenere una penna in mano e il cervello acceso. Vero????? A tanti fischieranno le orecchie, senza fare nomi importanti…

Ah! dimenticavo le streghe, ma quelle sono diventate subito démodé e noiose, le scope, i roghi, gli stracci che avevano indosso, roba vecchia… le hanno trasformate in puttane…

Sognatori e illusi ce lo dicono quando non vogliono infierire troppo, magari parlando dei propri figli o parenti, e lo so bene questo, eh se lo so…  Tanti buoni consigli, cominciando dal super inflazionato: “cara/o cosa ne pensi di andare a parlare con uno psicologo”, cosi magari per sfogarti…

Nei casi peggiori  ci sbattono in galera o ci chiudono in manicomio…

Abbiamo occhi per vedere, cuore per sentire, cervello per capire.

Ci dispiace, non ci avrete mai.

LUCA RESISTI!

IO– Foto A.M.


Una reflexión sobre la CELAC…

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Si bien Aram Aharonian, reconocido periodista fundador de TeleSur afirma que “hablar de una Comunidad de Estados Latinoamericanos y del Caribe significa comenzar a asumir la soberanía regional, dejando de lado el “proteccionismo” de Estados Unidos y Canadá, conscientes que las viejas recetas que nos impusieron desde hace 500 años solamente significaron dolor y penas para las grandes mayorías: exclusión social, pobreza, mientras los países centrales se quedaban con nuestros recursos naturales”… ??

Cuantos de nostros pueden estar seguros que la CELAC será un organismo continental capaz de acabar con estas mismas recetas, qué seguramente han cambiado de nombre (hace 500 años eran coloniales ahora son neoliberales, pasando por neocoloniales y liberales) pero que siguen empobreciendo America latina y el Caribe? Como será posible si algunos de los paises de la CELAC están completamente vinculados a estas politicas que sabemos lo que llevan es exclusión, privatizaciones, latifundios y agroindustria?

SIN QUITAR OBVIAMENTE NADA A LO QUE RAPRESENTA UNA CONQUISTA IMPORTANTE EN  LA REGION COMO PUEDE SER LA CELAC.


Honduras, la tragedia del Bajo Aguán

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Annalisa Melandri — per Peace Reporter — Emergency 


Si è concluso domenica scorsa l’Incontro per i Diritti Umani in Solidarietà con l’Honduras svoltosi a  Tocoa,  nella regione del Bajo Aguán. E’ stato un enorme successo, al di là di ogni aspettativa.

Circa 1300 delegati provenienti da ogni parte del paese e da oltre 19 nazioni del mondo hanno invaso le strade polverose di Tocoa e  le campagne circostanti; con la loro presenza hanno portato solidarietà, amicizia e momenti di allegria tra gli abitanti degli asentamietos di contadini (i territori occupati dove vivono e lottano per le loro terre). Ma hanno anche condiviso momenti di commozione e dolore con i familiari, le vedove e i piccoli orfani degli oltre 50 contadini uccisi negli ultimi due anni per mano dei sicari del latifondista Miguel Facussé Barjum, produttore di palma africana e uomo più ricco dell’Honduras. Con gli altri latifondisti locali si è impossessato con la violenza delle terre che un timido programma di riforma agraria nel 1974 aveva concesso ai contadini, agevolato anche da leggi e decreti “ad hoc” e da un sistema creditizio usuraio che ha costretto alla miseria i lavoratori obbligandoli a vendere. (altro…)


En graves condiciones Luca Abbà, líder histórico del movimiento NO TAV

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por Annalisa Melandri

Valle de Susa, Italia. Durante una expropiación de terrenos para la ampliación del túnel TAV  Luca Abbà quien se había subido en una torre de alta tensión cae desde 10 metros de altura. Sus condiciones son muy graves.

La protesta contra la línea de trenes de alta velocidad (TAV) en Italia recrudece frente a las expropiaciones  manu militari de las tierras necesarias para la ampliación  del túnel  a Chiomonte en el Valle de  Susa (Turín) en el noroeste del país.

Lamentablemente con la protesta recrudece también la represión violenta de las fuerzas represivas del Estado en su tarea de defender los intereses económicos que están detrás de la realización de la obra. (altro…)


Lobo in Bajo Aguán

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Porfirio Lobo a Marañones — Foto Giorgio Trucchi

En los campos del Aguán anda un Lobo… !cuidado compañeros!

Articolo e foto di  Giorgio  Trucchi qui


Farc: comunicato pubblico sulla liberazione dei prigionieri di guerra

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Le FARC annunciano la fine della pratica delle detenzioni di persone a scopo finanziario. Credo che lentamente la Colombia si stia avviando verso un nuovo momento del conflitto sociale, politico e militare. Non verso la conclusione, ma verso un momento diverso. Le FARC, come già hanno fatto tante volte in passato,    stanno dando notevoli segnali di voler intraprendere una strada diversa. Ora passano la palla al governo. Che spero lasci da parte arroganza ed esercito ed accetti il dialogo offerto.   Qui di seguito il comunicato:

 

Ogni volta che le FARC-EP parlano di pace, di soluzioni politiche al conflitto, della necessità del dialogo per trovare una soluzione civilizzata ai gravi problemi sociali e politici che causano il conflitto armato in Colombia, si alza infervorato il coro degli amanti della guerra al fine di screditare i nostri propositi di riconciliazione. Ci vengono immediatamente attribuite le più perverse intenzioni, al solo scopo d’insistere sul fatto che l’unica cosa da fare con noi è annientarci. In generale, i suddetti incendiari non vanno mai in guerra, e nemmeno mandano a combattere i propri figli.

Da 48 anni piove sul bagnato. Ogni tentativo in tal senso si conclude con un nostro rafforzamento, di fronte al quale s’incrementa nuovamente l’aggressione e il circolo si ripete. L’attuale rafforzamento militare delle FARC si dà sotto il naso di quelli che avevano proclamato la fine definitiva del conflitto, e li spinge  a dichiarare la necessità d’incrementare il terrore e la violenza. Da parte nostra, consideriamo che la possibilità d’intavolare delle conversazioni non è più procrastinabile. (altro…)

Hernando Calvo Ospina: l’uomo che minacciava la Francia

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Hernando Calvo Ospina

Quando nell’aprile del 2009 all’aereo sul quale viaggiava venne  negata l’autorizzazione a sorvolare lo spazio aereo degli Stati Uniti perche’ il suo nominativo era inserito in una lista di persone non gradite “per motivi di sicurezza personale”, lo avevamo denunciato qui.  Successivamente un caso analogo accadde  a Paul Emile Dupret, cittadino belga e consigliere del gruppo Sinistra Unitaria del Parlamento Europeo. Hernando Calvo Ospina vive e lavora in Francia da oltre venticinque anni e ha due figli francesi. La Francia gli ha negato recentemente la nazionalita’ con motivazioni inaccettabili. Chi osa parlare di Unione Europea? Esiste la sovranita’ europea?  (A.M.)
di R. L.
Il ministero dell’interno, dell’oltremare, delle collettività territoriali e dell’immigrazione ha recentemente rifiutato la nazionalità francese al nostro collaboratore colombiano Hernando Calvo Ospina, residente in Francia da venticinque anni e padre di due figli francesi. La decisione è stata motivata in una lettera dello scorso 22 settembre. (altro…)

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