Haiti entra a far parte dell’Alba? Ci credo poco…
Haiti è paese “osservatore” dell’ALBA (Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America) dal 2007. Il presidente Michel Martelly ha dichiarato proprio oggi a TeleSUR di star valutando la possibilità di diventarne membro effettivo. Io non ci credo. E secondo me ci crede poco anche lui. Staremo a vedere. Intorno ad Haiti girano interessi enormi, e non solo degli Stati Uniti. Tutta la destra latinoamericana con l’aggiunta di elementi asiatici, ha già fatto la propria puntata. Martelly se pensa di poter entrare a far parte dell’ ALBA rischia di fare la fine di Mel Zelaya, se gli va bene… Egli pero non è nuovo a sparate del genere. (altro…)
L’ALBA fa sentire la sua voce anche nel santuario del commercio internazionale
Si e’ tenuta recentemente l’VIII Conferenza Ministeriale dell’ OMC (WTO per la sua sigla in inglese), l’ Organizzazione Mondiale del Commercio. I paesi dell’ALBA (Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America), il 15 dicembre, appena 48 ore prima della chiusura dei lavori della conferenza hanno diffuso un documento che rappresenta un “approccio senza precedenti” in sede OMC e che farà senza dubbio discutere, dal titolo: “Comunicazione dello Stato Plurinazionale della Bolivia, della Repubblica di Cuba, della Repubblica dell’ Ecuador, della Repubblica del Nicaragua e della Repubblica Bolivariana del Venezuela”.
Umberto Mazzei, direttore dell’Istituto di Scienze Economiche di Ginevra, riporta per Rebelión parte del testo della comunicazione: (altro…)
Posizione dei paesi ALBA sulla conferenza del clima di DURBAN
I ministri degli esteri e dell’ambiente dei paesi appartenenti all’ Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA) in riunione questa settimana a Santa Cruz in Bolivia, hanno informato della decisione di prendere accordi con gli altri paesi in via di sviluppo allo scopo di presentare una “forte posizione comune” nel vertice delle Nazioni Unite sul Cambio Climatico che si terrà a Durban in Sud Africa nel prossimo dicembre. Quello di Durban è il terzo vertice mondiale sul clima dopo quello del 2009 di Copenaghen e di Cancún del 2011 , che si sono conclusi mettendo a nudo la mancanza di volontà da parte dei governi dei paesi più industrializzati (Cina e Stati Uniti soprattutto) di risolvere e mettere un freno a un disastro per la maggior parte proprio da questi causato. (altro…)
ALBAinformazione con la pace e con l’autodeterminazione del popolo libico contro la nueva guerra neocoloniale per il petrolio
In merito alle vicende libiche il Consiglio Politico dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA-TLC), fin dalle prime settimane della crisi aveva espresso una dichiarazione in cui si condivideva la preoccupazione a livello mondiale rispetto a quanto stava accadendo nel paese, sperando tuttavia in una soluzione pacifica al conflitto armato. Soluzione, che auspicavano i paesi membri dell’ALBA, potesse essere raggiunta senza ingerenze straniere.
Era già una posizione fuori dal coro, mentre la stampa di tutto il mondo tra fosse comuni fasulle e bombardamenti inesistenti addottrinava l’opinione pubblica mondiale sulla necessità di un intervento contro il nemico di turno, ipotesi già ventilata da Fidel Castro in una delle sue Reflexiones.
In seguito è stato proprio il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo Chávez Frias a lanciare la proposta di una Commissione Internazionale Umanitaria per la Pace e Integrazione in Libia. Essenzialmente una proposta anti imperialista dal momento che si facevano giorno dopo giorno più evidenti i propositi di aggressione contro il paese arabo da parte della Nato.
Non si sbagliavano Fidel e Hugo Chávez. Proprio in queste ore la Libia sta subendo una violenta aggressione militare da Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Italia. Una guerra neocoloniale per assicurarsi approvvigionamenti di petrolio per i prossimi anni, malamente mascherata da intervento umanitario.
La riunione delle cancellerie di tutti i paesi dell’ALBA tenutasi a Caracas il 4 marzo scorso, fondamentalmente ha appoggiato e sostenuto la proposta del presidente Chávez, una proposta di pace osteggiata duramente dalla Francia che a quanto pare aveva già pronti i suoi piani di invasione. L’ennesima guerra petro-fintoumanitaria, mentre in tutto il Medio Oriente migliaia di arabi protestano contro le proprie monarchie e dittature. Yemen, Bahrein, ovunque le manifestazioni sono violentemente represse dai governi con morti e feriti. In Egitto una giunta militare guidata dalla vecchia cupola di Mubarak continua a detenere il potere (e a fornire di armi, previo consenso USA, ai ribelli libici). Tuttavia si invade solo la Libia, dopo aver creato una campagna disinformativa ad hoc sulla stessa linea di quella che preparò l’invasione e l’occupazione dell’Iraq nel 2003, con l’ostensione delle provette con le armi di distruzione di massa (inesistenti) al Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Per Questo Nicolas Maduro, il ministro degli Esteri venezuelano, alla riunione delle Cancellerie dell’ALBA ha parlato di due posizioni nel mondo: “la visione del sud, basata sulla pace e il superamento dei conflitti” e da altra parte “la visione guerrafondaia che la NATO e gli Stati Uniti pretendono imporre ai popoli del mondo”.
In Italia l’iniziativa di pace del governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela e dell’ALBA-TCP è stata sostenuta senza se e senza ma dalla redazione della rivista ALBAinformazione che ha tra i suoi principi fondanti proprio quella “visione del sud” che guarda dalla parte della pace, dell’autodeterminazione dei popoli e dell’anti imperialismo.
In un comunicato congiunto, consegnato al console venezuelano a Napoli e firmato dalla Associazione Nazionale di Reti e Organizzazioni Sociali (ANROS), dalla rete Red PorTi America, da Annalisa Meandri, dai Circoli Bolivariani José Carlos Mariategui di Napoli e Antonio Gramsci di Caracas, dall’Associazione Lavoratori Extracomunitari e Comunitari di Salerno, dall’Associazione La Comune ONLUS, dall’Associazione Solidarietà Proletaria, dal Sindacato Lavoratori in lotta, da ASICUBA, la redazione della rivista ALBAinformazione preso atto del delirio collettivo ormai generalizzato, appoggia l’unica proposta veramente di pace giunta in questi giorni, cioè quella avanzata dal presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuel Hugo Chávez Frías, sostenuta pubblicamente dal Consiglio Politico dell’ALBA-TCP.
Segnaliamo che essendo stati praticamente in Italia gli unici a manifestare pubblicamente adesione e appoggio alla proposta di pace del presidente Chávez, il notiziario venezuelano Vision Mundial ha dato copertura mediatica alla nostra presa di posizione.
Qui il video: (min. 4.35)
http://www.youtube.com/watch?v=az1iIB1LP5Q
La redazione della rivista ALBAinformazione sostiene l’iniziativa di pace dell’ALBA-TCP
Il conflitto in Libia è motivo di preoccupazione per i popoli del mondo. Alla perdita di vite umane e alla tragedia dei profughi si aggiungono infatti le minacce di intervento militare da parte della NATO che, come la storia del secolo scorso e degli ultimi dieci anni ha dimostrato, è mossa da interessi tutt’altro che umanitari. Le notizie contraddittorie o addirittura false diffuse dai media ufficiali – come è stato rivelato in più occasioni, anche da studiosi accreditati a livello internazionale – rendono di fatto difficile comprendere quale sia la situazione reale nel Paese.
Appare chiaro che le multinazionali dell’informazione stanno preparando il consenso dell’opinione pubblica a un intervento militare in Libia. Quest’ultimo avrebbe l’obiettivo di ottenere il controllo delle risorse energetiche e idriche del Paese, oltre che di occupare una posizione decisiva nell’area strategica del Maghreb e del Mediterraneo orientale, ancora segnata dai crimini coloniali europei e attraversata di recente da movimenti di portata storica.
Nel contesto internazionale, il governo Berlusconi si distingue per le posizioni contraddittorie quanto reazionarie dei ministri preposti alla gestione dell’emergenza: da una parte il leghista Maroni, che invita gli USA a «darsi una calmata» (Fonte: ANSA – 6 marzo 2011), temendo gli esiti migratori di un’aggressione militare; dall’altra Frattini, che ricalca diligentemente le linee dettate dal Segretario di Stato USA Hillary Clinton e sollecita la presa di posizione della NATO, le cui basi militari in territorio italiano sono già pronte a ospitare le imminenti manovre belliche.
La sola vera iniziativa di pace avanzata negli ultimi giorni è quella del Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela Hugo Chávez Frías, appoggiata pubblicamente dal Consiglio Politico dell’ALBA-TCP (Alleanza Bolivariana dei Popoli per la nostra America – Trattato di Commercio dei Popoli) con un comunicato emesso il 4 marzo 2011 (vedi traduzione in calce).
La proposta (che si può leggere in castigliano al seguente indirizzo web:
http://aporrea.org/venezuelaexterior/n176027.htm) è quella di formare una «Commissione Umanitaria Internazionale per la Pace e l’integrità della Libia», che invii osservatori e operi per una mediazione fra le parti, al fine di evitare un attacco militare del Paese e nel quadro degli sforzi della comunità internazionale per aiutare il popolo libico.
La presa di posizione del governo bolivariano del Venezuela e dell’ALBA-TCP testimonia l’impegno per la risoluzione pacifica dei conflitti e l’autodeterminazione popolare, e conferma che i processi di integrazione in atto in America Latina sono un punto di riferimento per i popoli del mondo, verso la costruzione di un’alternativa necessaria alla guerra e all’oppressione su cui si fonda il capitalismo.
Accogliamo e rilanciamo l’appello dell’ALBA-TCP ai movimenti sociali e all’opinione pubblica internazionale, perchè si mobilitino contro i piani militaristi e interventisti in Libia.
Sosteniamo l’iniziativa di pace del Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela e dell’ALBA-TCP!
Appoggiamo le resistenze dei popoli in lotta!
Per la vita, la sovranità e l’autodeterminazione del popolo libico!
Napoli, 8 marzo 2011
La redazione di “ALBAinformazione”
Primi firmatari:
ANROS (Italia)
RedPorTiAmerica, www.redportiamerica.com, www.redportiamerica.org
www.annalisamelandri.it
Circolo Bolivariano “José Carlos Mariátegui” – Napoli
Circolo Bolivariano “Antonio Gramsci” – Caracas
ALEC (Associazione Lavoratori Extracomunitari e Comunitari) – Salerno
….
Associazione La Comune ONLUS
Partito dei CARC
Associazione Solidarietà Proletaria
Sindacato Lavoratori in Lotta
ASICUBA Umbria
per adesioni scrivere a:
albaredazionegmailcom
DICHIARAZIONE del Consiglio Politico dell’ALBA-TCP
L’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America condivide la preoccupazione mondiale per la situazione del conflitto in Libia e la conseguente perdita di vite umane, ed esprime il suo interesse a che il popolo fratello della Libia trovi una soluzione pacifica e sovrana al conflitto armato in corso, senza ingerenze straniere e nella garanzia dell’integrità territoriale del proprio paese.
Appoggia l’iniziativa di pace e unione del presidente Chávez, al fine di creare una Commissione Internazionale Umanitaria per la Pace e la Integrità della Libia, con l’obiettivo di evitare l’aggressione militare della NATO e come parte degli sforzi che la comunità internazionale deve fare per aiutare il popolo libico.
Rifiuta categoricamente qualsiasi tipo di intervento di questo organismo o potenza straniera in Libia, così come tutte le intenzioni di approfittare opportunisticamente, attraverso i media, della tragica situazione creata per giustificare una guerra di conquista verso le risorse energetiche e idriche che sono patrimonio del popolo libico, e non possono essere utilizzate per soddisfare la voracità del sistema capitalista.
L’ALBA si appella all’opinione pubblica internazionale e ai movimenti sociali del mondo al fine di mobilitarsi in risposta ai piani di bellici ed interventisti in Libia.
Appoggiamo la Proposta del Presidente Chávez contro i piani di ingerenza della NATO e degli USA.
Caracas, 4 marzo 2011
[traduzione a cura di «ALBAinformazione»]
La revista ALBAinformazione apoya el llamado del ALBA-TCP por la autodeterminación del pueblo libio
POR LA AUTODETERMINACION DEL PUEBLO LIBIO SOSTENEMOS LA INICIATIVA DE PAZ DEL GOBIERNO BOLIVARIANO DE VENEZUELA– ALBA– TCP
El conflicto en Libia es motivo de preocupación para los pueblos del mundo. A la pérdida de vidas humanas y la tragedia de los prófugos se suman las amenazas de intervención militar de la OTAN organización que, como lo ha demostrado la historia del siglo pasado y de los últimos diez años, está motivada por intereses bien distintos a los humanitarios. Las informaciones contradictorias y no veraces, difundidas a través de los medios –como ha sido demostrado, en más de una ocasión, incluso por acreditados expertos a nivel internacional– hacen imposible entender cuál es la situación real que se vive en ese país.
Es evidente que las multinacionales de la información están preparando el consenso de la opinión pública para una intervención militar en Libia, con el fin de obtener el control de los recursos energéticos e hídricos del país, además de ocupar una posición decisiva en el área estratégica del Maghreb y del Mediterráneo Oriental, zona aún señalada por crímenes coloniales europeos y atravesada recientemente por importantes movimientos históricos.
En este contexto, Italia se distingue por la posición contradictoria y reaccionaria de los ministros encargados de la gestión de la emergencia: por una parte el “leghista” Roberto Maroni (Ministro de Interior italiano perteneciente al partido Lega Nord) invita a los Estados Unidos a “calmarse” (Fuente ANSA 6 marzo de 2011) temiendo por la ola migratoria que pueda desatarse como consecuencia de la agresión militar; por otra parte, Franco Frattini (Ministro de Exteriores italiano) siguiendo diligentemente las líneas dictadas por la Secretaria de Estado USA Hillary Clinton hace presión para una toma de posición de la OTAN, – cuyas bases militares en territorio italiano ya están preparadas para acoger las inminentes maniobras bélicas-.
La única propuesta verdadera de paz de los últimos días proviene del Presidente de la República Bolivariana de Venezuela Hugo Chávez Frías, apoyada públicamente por el Consejo político del ALBA-TCP (Alianza Bolivariana de las Américas y Tratado de Comercio de los Pueblos) con un comunicado emitido por dicho organismo el pasado 4 de marzo de 2011. (Se anexó traducción en italiano de dicho documento).
La propuesta (que puede leerse en español a través de la siguiente dirección electrónicahttp://aporrea.org/venezuelaexterior/n176027.html es la de crear una “Comisión Humanitaria Internacional para la paz y la integridad de Libia”, que envíe observadores y trabaje para una mediación entre las partes, al fin de evitar un ataque militar al país en el marco de los esfuerzos de la comunidad internacional para ayudar al pueblo líbio.
La toma de posición del Gobierno Bolivariano de Venezuela y del ALBA-TCP demuestran el empeño por una resolución pacífica de los conflictos y la autodeterminación de los pueblos, confirmando que los procesos de integración en América Latina son un punto de referencia para los pueblos del mundo hacia la construcción de una alternativa distinta a la guerra y a la opresión, sobre las cuales sienta sus bases el capitalismo.
Acogemos y relanzamos el llamado del ALBA-TCP a los movimientos sociales y a la opinión pública internacional para que se movilicen contra los planes militaristas e intervencionistas en Libia.
Sostenemos la iniciativa de paz del gobierno de la República Bolivariana de Venezuela y del ALBA-TCP.
¡Apoyamos la resistencia de los pueblos en lucha!.
¡Por la vida, la soberanía y la autodeterminación del pueblo líbio!.
Nápoles, 8 de marzo de 2011
La redacción de “ALBAinformazione”
Primeras firmas:
ANROS (Italia)
RedPorTiAmerica, www.redportiamerica.com, www.redportiamerica.org
www.annalisamelandri.it
Circolo Bolivariano “José Carlos Mariátegui” – Napoli
Circolo Bolivariano “Antonio Gramsci” – Caracas
ALEC (Associazione Lavoratori Extracomunitari e Comunitari) – Salerno
….
Associazione La Comune ONLUS
Partito dei CARC
Associazione Solidarietà Proletaria
Sindacato Lavoratori in Lotta
ASICUBA Umbria
adhesiones:
albaredazionegmailcom
A Cuba gli ambasciatori dell’ ALBA chiedono la libertà per “I Cinque”
A Cuba gli ambasciatori dell’ ALBA (Alleanza Bolivariana dei Popoli della Nostra America) hanno chiesto alla Sezione di Interessi Statunitensi (SINA) la liberazione dei 5 cubani detenuti nelle carceri negli Stati Uniti.
I diplomatici di 25 paesi hanno consegnato una lettera diretta a Barak Obama nella quale si chiede anche la concessione di visti speciali per permettere le visite delle mogli dei 5 cubani detenuti da più di dieci anni negli Stati Uniti con accuse gravissime.
L’ iniziativa è partita dall’ Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Cuba ma ha immediatamente raccolto l’adesione di numerosi paesi .
Qui di seguito il testo della lettera:
Eccellentissimo Barack Obama
Presidente degli Stati Uniti
Casa Bianca
Washington D.C. 20500
CC: Hillary Rodham Clinton
Segretaria di Stato degli Stati Uniti
CC: Jonathan D. Farra
Sezione di interesse degli Stati Uniti a La Habana
Stimato Signor Presidente:
Ci rivolgiamo a Lei per chiederLe che interceda a favore di Olga Salanueva e di Adriana Pérez perché venga concesso loro il visto di visita per non-immigranti negli Stati Uniti, affinché possano visitare i loro rispettivi mariti René Gonzáles e Gerardo Hernández. (altro…)