Per Julián Conrado tutta la “potenza morale” bolivariana
Si se calla el cantor muere la rosa
de que sirve la rosa sin el canto
debe el canto ser luz sobre los campos
iluminando siempre a los de abajo.
(Mercedes Sosa)
E’ iniziata oggi 15 luglio e proseguirà fino al giorno 19 dello stesso mese, la campagna internazionale (#TodosPorJulianAsiloYa da inviare a @NicolasMaduro) per chiedere al governo venezuelano la liberazione e la concessione dell’asilo politico a Guillermo Enrique Torres Cuéter, meglio conosciuto come Julián Conrado, il «cantor» delle FARC, arrestato in territorio venezuelano il 31 maggio del 2011 in un’operazione congiunta di polizia venezuelana e colombiana.
Sono molteplici le voci che chiedono oggi coerenza rivoluzionaria a Nicolás Maduro, presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, il quale nei giorni scorsi si è espresso favorevolmente ad una eventuale concessione di asilo politico al tecnico della Cia Edward Snowden: «In Venezuela siamo una potenza morale e quindi se il giovane Snowden ha bisogno della protezione umanitaria e se lui pensa che dovrebbe venire nel nostro paese, il Venezuela é disposto a proteggere questo giovane coraggioso in maniera umanitaria». (altro…)
Colombia, degenera il conflitto agrario nel Catatumbo
di Annalisa Melandri — in esclusiva per L’Indro - 26 Giugno 2013
In Colombia, una protesta di circa 4mila contadini, (il cui numero si è quadruplicato negli ultimi giorni) nella regione del Catatumbo (Norte de Santander), nella zona nordorientale del Paese al confine con la Repubblica Bolivariana del Venezuela, iniziata pacificamente, è stata repressa duramente dall’esercito, provocando due morti e oltre trenta 30 feriti, alcuni in gravi condizioni. Decine i detenuti, anche nei giorni precedenti.
La situazione è degenerata il 22 giugno scorso, quando militari antisommossa del reparto mobile ESMAD e della controguerriglia hanno attaccato i manifestanti che stavano cercando di occupare il piccolo aeroporto di Ocaña, dopo che da giorni si stava (altro…)
La Colombia punta alla Nato o viceversa?
di Annalisa Melandri — in esclusiva per L’Indro — 5 Giugno 2013
In queste ultime settimane, l’impressione che offre l’attento esame di alcuni avvenimenti di carattere non solo politico ma anche economico e strategico che hanno avuto luogo in America latina, è che la Colombia sembra ormai decisa a volersi allontanare il più in fretta possibile — a passi lunghi e ben distesi — dal progetto di integrazione regionale che fu tanto caro a Hugo Chávez e Néstor Kirchner, gli ex presidenti di Venezuela e Argentina entrambi ormai scomparsi.
Prima a livello economico, con la costituzione e promozione dell’Alleanza del Pacifico, un progetto neoliberale (altro…)
Operación Masacre memoria, dignidad y resistencia (La Macarena — Colombia)
En más de 60 años de conflicto, los campesinos colombianos han sido víctimas de innumerables crímenes de estado. Operación masacre recoge las jornadas “audiencia pública: Crisis Humanitaria en los llanos orientales” realizada el 22 de julio del 210 que reunió a cientos de campesinos para denunciar ante la comunidad internacional la fosa de la macarena, aledaña a un campamento militar, en la que el ejercito depositó los cuerpos de las ejecuciones extrajudiciales. Con más de 2000 cadáveres sepultados en los últimos 8 años , la fosa de la macarena es una evidencia de que los crímenes de estado son actuales y habituales en el territorio colombiano.
La Colombia marcia per la pace e la giustizia sociale
di Annalisa Melandri — in esclusiva per L’Indro - 12 Aprile 2013
“Massivo sostegno alla pace”, così ‘El Tiempo’, il principale quotidiano colombiano, ha aperto la sua edizione online del pomeriggio del 9 aprile scorso, raccontando la manifestazione che si stava svolgendo in quelle stesse ore a Bogotá in appoggio ai dialoghi di pace per la soluzione pacifica del conflitto armato che sono in corso in questi mesi a l’Avana, Cuba, tra il governo colombiano e la guerriglia delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo (FARC-EP).
La manifestazione ha inoltre anche commemorato il 65° anniversario dell’omicidio del leader liberale Jorge Eliécer Gaitán, allora candidato alla presidenza della Repubblica, avvenuto il 9 aprile 1948, che scatenò il Bogotazo e che dette (altro…)
Breve Historia de Colombia: 7 de abril 1948 — 9 de abril 2013
Restituzioni di terre in Colombia, luci ed ombre
di Annalisa Melandri — in esclusiva per l’Indro — 15 marzo 2013
La più grande restituzione di terre mai realizzata in Colombia per via giudiziaria è avvenuta la settimana scorsa nella regione del Meta, nella zona centrale del paese, dove un giudice ha disposto la riconsegna di 8.408 ettari di terra che erano stati sottratti illegalmente oltre dieci anni fa dai paramilitari, a 5 famiglie che ne erano legittime proprietarie. (altro…)
Colombia: la ripresa dei negoziati di pace
Sono ripresi lunedì scorso, 19 novembre, a L’Avana, Cuba, i negoziati di pace tra la guerriglia delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo (FARC-EP)e il governo colombiano, dialogo che è appena entrato nella sua seconda fase, quella delle discussioni sui temi propri dell’agenda. Tuttavia, la notizia più importante di questa prima giornata è stata la dichiarazione da parte delle FARC di una tregua natalizia unilaterale di due mesi, effettuata per mezzo del comunicato “Aprendo sentieri verso la pace”.
Il movimento ’Colombiane e Colombiani per la Pace’, la cui coordinatrice è l’ex senatricePiedad Córdoba, aveva infatti inviato una lettera alle parti, chiedendo la possibilità di una tregua per il periodo natalizio. Il ministro della Difesa Juan Carlos Pinzón in una conferenza stampa rilasciata a Bogotà il 15 novembre aveva espresso il rifiuto del governo ad accettare le proposta dichiarando che “la forza pubblica ha obblighi di tipo costituzionale e istruzioni presidenziali chiare: deve perseguire senza sosta in tutto il territorio nazionale qualsiasi criminale o organizzazione criminale”. (altro…)
Una frode la rielezione di Álvaro Uribe
La Camera dei Rappresentanti del Congresso della Repubblica della Colombia, ha aperto la settimana scorsa indagine formale contro l’ex presidente della repubblica Álvaro Uribenell’ambito dello scandalo per la compravendita dei voti per l’approvazione della riforma costituzionale che gli dava potere di ricandidarsi per la seconda volta. Uribe vinse le elezioni per il suo secondo mandato nel 2006. L’ex Presidente è stato chiamato a deporre il prossimo 20 novembre, dopo la questione passerà al Senato, dove inizierà il processo, se l’assemblea plenaria della Camera approverà la risoluzione d’accusa.
Lo scandalo, meglio noto come Yidispolitica, dal nome della parlamentare Yidis Medina che ammise di aver ricevuto nel 2004 compensi in cambio del suo voto favorevoleall’approvazione della riforma costituzionale, scoppiò nell’ aprile del 2008. Il voto della parlamentare era quello decisivo, dal momento che il progetto di riforma si trovava in un momento di impasse. La parlamentare nel 2004 consegnò la sua confessione in un video al giornalista Daniell Coronell, chiedendogli di diffonderlo solamente se le fosse accaduto qualcosa o se “non avessero mantenuto le promesse” che le avevano fatti i rappresentanti del governo in cambio del voto. Il video venne reso pubblico dopo quattro anni proprio per questo secondo motivo. (altro…)
Intervista a Sandra Ramírez, vedova di Manuel Marulanda Vélez
“E’ questo rispetto per la donna e la possibilità di progredire come persone, combattenti e professioniste”
di Hernando Calvo Ospina –20 novembre 2012
Intervista realizzata da Hernando Calvo Ospina, e pubblicata inizialmente dal quotidiano messicano La Jornada, 10/11/12
Sembra nervosa. E’ la prima volta che concede un’intervista. La incontro a l’Avana. E’ una delle 13 donne che formano il gruppo di 30 persone che, per le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, FARC, stanno negoziando con il governo colombiano un possibile — e anelato– processo di pace. Con grande semplicità, ma anche con una naturale eleganza, fa parte di quel 40 per cento di donne combattenti. Accompagna le sue parole con i movimenti delle mani e il luccichio dei suoi occhi neri. Si chiama Sandra Ramírez ed è la vedova del leader storico dell’organizzazione guerrigliera, Manuel Marulanda Vélez. Alle mie prime due domande, risponde come se si trattasse di un discorso. Spengo il registratore per ricordarle che non le sto facendo un’intervista: voglio conversare con lei. Allora sorride e rivolge lo sguardo verso qualche luogo lontano, e inizia, con i suoi ricordi lontani e recenti.
“Verso il 1981 nella regione contadina dove vivevo con la mia famiglia iniziarono a transitare dei guerriglieri. Mio padre gli faceva da guida affinché conoscessero la regione. Mi stupì che c’era una donna al comando di quel gruppo. A causa delle condizioni economiche non fu possibile continuare gli studi secondari, e siccome quella donna era diventata un riferimento per me, poco dopo decisi di entrare nelle FARC. (altro…)