Il caso Tenorinho: quando il Condor volava in Brasile

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Francisco Tenório Cerqueira Júnior

Il giornalista italiano Paolo Manzo dal Brasile racconta del ruolo rispetto alla dittatura dei media e spiega che “la maggior parte della popolazione effettivamente pensa che si sia trattato di una “ditabranda” solo perché ha fatto 300–500 morti”.

di Annalisa Melandri 

E’ stato ascoltato in Brasile qualche settimana fa,  dai membri della Commissione della Verità (recentemente formata dal presidente Dilma Roussef), Claudio Vallejos, torturatore argentino ed ex sottufficiale dell’ESMA, nell’ambito delle indagini sulla scomparsa nel 1976,  del musicista Francisco Tenório Cerqueira. 

Presto Vallejos sarà estradato in Argentina dove dovrà rispondere di questo crimine, considerato emblematico  del Plan Condor,  (il coordinamento delle dittature latinoamericane del Cono Sud), (altro…)


Massacro di Curuguaty (Paraguay), ucciso testimone scomodo

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di Annalisa Melandri per L’Indro* 14 dicembre 2012

Vidal Vega era scampato per miracolo al massacro di Curuguaty — una località nei pressi del confine con il Brasile — avvenuto il 15 giugno scorso, massacro nel quale persero la vita 11 contadini e sei poliziotti nel corso di uno scontro armato. Non si è salvato invece dall’ agguato che gli hanno teso due sicari davanti casa sua appena qualche giorno fa, il 1 dicembre. Il sacerdote gesuita Francisco De Paula Oliva, figura di riferimento dei movimenti sociali e contadini del Paraguay, ha scritto nel suo blog che con l’omicidio di Vega “è stato cancellato un archivio”.

Vidal Vega era infatti uno dei testimoni chiave di quella carneficina e come tale aveva iniziato a rendere testimonianza, soprattutto agli organismi internazionali, di come si fossero svolti i fatti a Curuguaty, che provocarono l’impeachment con cui il presidente del paese, l’ex vescovo Fernando Lugo, fu destituito per “inadeguatezza nello svolgimento delle sue funzioni”.

A Curuguaty un gruppo di contadini aveva occupato a maggio di quest’anno una terra della quale un signorotto locale ed ex senatore del Partido Colorado rivendicava la proprietà, pur avendola acquisita con metodi poco leciti durante la passata dittatura di Alfredo Stroessner.  (altro…)


En México ha fracasado la democracia representativa

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Fuente foto: http://1dmx.wordpress.com/fotografia/

 

Un hombre de 67 años debatiéndose entre la vida y la muerte en coma inducido por la explosión en su cabeza de una bomba de gas lacrimógeno, Juan Francisco Kuykendall, “Kuy” como le dicen  los amigos;  un joven que ha perdido un ojo por una bala de goma;  más de cien heridos; casi  un centenar de detenidos, la mayoría  de forma ilegal; siete horas de guerrilla urbana. Así ha sido en Ciudad de México la juramentación del nuevo presidente del país  Enrique Peña Nieto,  el pasado 1 de diciembre.

La que se ve en la foto a lado es  una granada en dotación al Ejército  mexicano que la Policía Federal ese día  estaba lanzando contra  los manifestantes. Más abajo la foto de un proyectil de goma  y la de la  herida que una de estas municiones “no letales” ha  causado a un joven. No letales dependiendo de donde te impacta. Su uso está cuestionado por todos los organismos internacionales de  derechos humanos. (altro…)


Sono detenuti politici: la dichiarazione della LIMEDDH sui fatti del 1D

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DICHIARAZIONE DELLA  LIMEDDH RISPETTO AI FATTI DEL 1 DICEMBRE IN MESSICO

 

I familiari  dei prigionieri politici e di coscienza esigono che Marcelo Ebrard li riceva.

Nell’ambito delle manifestazioni a livello nazionale del 1 dicembre  contro la cerimonia di insediamento  alla presidenza di Enrique Peña Nieto e il ritorno del PRI.

La Lega Messicana per la Difesa dei Diritti Umani (LIMEDDH), diverse organizzazioni e i familiari dei detenuti dichiariamo:

Il nostro totale ripudio per l’uso premeditato (pianificato e centrato) della forza pubblica da parte del potere esecutivo federale. Tale atteggiamento ha  provocato e generato violenza, per cui si è avuto un dispiegamento ulteriore delle forze di sicurezza  di alcuni governi locali in tutto il territorio. La  repressione maggiore si  è registrata nel Distetto Federale e a Guadalajara. (altro…)


Niños jugando

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Cina – Perú una relazione privilegiata

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Di Annalisa Melandri per l’Indro* 12 Dicembre 2012

La Cina si sa, ormai guarda all’America latina come alla nuova frontiera. E lo fa essenzialmente per due ragioni. La prima ha a che vedere con il  nuovo assetto politico della regione, che vede una predominanza   di governi di sinistra o di centro sinistra.  La seconda invece dipende direttamente dalla  crisi economica che ha colpito gli Stati Uniti prima e l’Unione Europea poi,  e che quindi ha contribuito a creare  degli spazi  nei mercati latinoamericani  in cui gli aggressivi imprenditori cinesi si sono immediatamente inseriti, facilitati anche, come dicevamo,  da una situazione politica più favorevole rispetto al passato.

Mentre nel 2009 la crisi economica si abbatteva violentemente sugli Stati Uniti e dava già le prime avvisaglie in Europa, l’economia cinese continuava a crescere vertiginosamente. I paesi dell’America latina e dei Caraibi che mantengono più strette relazioni commerciali con il gigante orientale, sia per le  importazioni che per le esportazioni sono essenzialmente il Brasile al primo posto, seguito da  Perù, Cile, Argentina, Cuba e  Costa Rica.

Negli ultimi dieci anni la Cina ha superato di gran lunga la Germania come paese esportatore di prodotti finiti ed ha trovato in America latina e nei Caraibi mercati dinamici, non paralizzati  dalla crisi economica e finanziaria attuale, ma anzi disponibili e  soprattutto con un gran bisogno di rivitalizzare le esportazioni di materie prime delle quali  la regione  è ricca. Esportazioni che almeno con l’Unione Europea hanno registrato una lieve inflessione.  (altro…)


Il patrimonio (dell’ umanità) dell’America latina

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Rapa Nui

A Santiago del Cile si riunisce la commissione Unesco. Per fare il punto sui 130 siti della regione iscritti nella lista e preparare un piano per proteggere quelli a rischio.

di Annalisa Melandri *L’Indro 5 dicembre 2012

“Il legame tra il nostro passato, ciò che siamo ora, e ciò che passeremo alle generazioni future”. Così la convenzione internazionale adottata il 16 novembre 1972 dall’ Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, definisce un Sito Patrimonio dell’Umanità.

Ad oggi sono 962 distribuiti in 157 paesi e la necessità di preservare questi luoghi di importanza storica, culturale e naturalistica che hanno indubbie caratteristiche di “universalità, unicità ed insostituibilità, (altro…)


La Renault guarda al Venezuela

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 Il colosso francese firma lettera d’intenti con il governo di Chávez. Uno dei sette accordi riguarda l’apertura di una fabbrica per l’assemblaggio del noto marchio automobilistico

di Annalisa Melandri — L’Indro* 30 novembre 2012

Riprendono i dialoghi in materia di accordi economici, commerciali e di cooperazione tra il Venezuela e la Francia, dopo l’elezione alla guida del Paese d’Oltralpe del francese François Hollande. Erano infatti ferme al 2008 le riunioni della Commissione Bilaterale di Alto Livello tra i due paesi.

Probabilmente tra socialisti ci si intende e quindi tra la Repubblica Bolivariana del Venezuela, alla guida della quale da oltre dieci anni c’è il ’socialista del XXI secolo’ Hugo Chàvez, recentemente rieletto con ampio margine di consenso, e il socialista FrançoisHollande, eletto presidente della Francia nel maggio di quest’anno, c’è più intesa di quanta non ce sia mai potuta essere tra lo stesso Chávez e il predecessore di Hollande, il conservatore Sarkozy. (altro…)


Para entender el 1DMX — Entrevista con Adrian Ramírez (LIMEDDH)

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Entrevista realizada al Dr. Adrián Ramírez, Presidente de la Liga Mexicana por la Defensa de los Derechos Humanos sobre el contexto político en el que se realizaron las protestas del 1o de diciembre, el operativo policíaco, las armas utilizadas y la situación jurídica de los detenidos.

Fuente: http://www.radiozapote.org/blog/2012/12/10/para-entender-el-1dmx/


Liberan 55 de 69 encarcelados el 1 de diciembre en Ciudad de México

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Declaraciones a la prensa internacional de Adrian Ramírez (Liga Mexicana para la Defensa de los Derechos Humanos) 

Fuente: http://noticias.terra.com.pe/internacional/liberan-a-55-de-69-encarcelados-implicados-en-disturbios-de-ciudad-de-mexico,08894ab0b7f7b310VgnCLD2000000dc6eb0aRCRD.html

9/12/2012

Una juez mexicana de asuntos penales ordenó hoy la liberación sin cargos en su contra de 55 de los 69 implicados en los disturbios ocurridos el pasado 1 de diciembre en Ciudad de México, que causaron importantes daños materiales.

El abogado Julio Jesús Robles Maloof, de La Liga de Abogados Primero de Diciembre, confirmó a Efe esta decisión de la jueza María del Carmen Patricia Mora Brito, quien no encontró pruebas suficientes para sostener los cargos contra el grupo. (altro…)


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