Honduras: un altro omicidio nel Bajo Aguan
Proprio in Bajo Aguan — Honduras dal 17 al 20 febbraio prossimo si terra’ un incontro internazionale di osservatori sulle violazioni dei Diritti Umani (AM)
20 Gennaio 2011
Un’altro omicidio nel Bajo Aguan
Oggi,alle 7:00 della mattina,é stato assassinato il dirigente contadino Matias Valle Cárdenas
da sicari incappucciati a bordo di una motocicletta.
Il fatto è accaduto nel Villaggio di Quebrada de Arena, municipio di Tocoa, dipartimento di Colon.
Matias Valle apparteneva all’Insediamento Contadino “Nueva Confianza” che fa parte del Movimento Unificatore Contadino Dell’Aguan (MUCA).
Il compagno Matias Valle aveva 50 anni ed era padre di 6 figli, 3 di essi minori d’età procreati con sua moglie Dominga Ramos Montolla.
Il compagno é stato assassinato,mentre aspettava di prende un pullman interurbano, da tre colpi di pallottola all’altezza del torace che gli hanno provocato la morte di forma istantanea.
Questi fatti succedono in un momento in cui il MUCA ha denunciato l’inadempimento degli accordi che ha firmato da parte di Porfirio Lobo Sosa ed anche in un momentonel quale si respinge la proposta inumana presentata al MUCA da parte di Banca Ficohsa e la Segreteria delle Finanze, la quale soffocherebbe il movimento Contadino.
Una volta di più,chiamiamo gli Organismi Difensori dei Diritti umani nazionali ed internazionali ad offrire un accompagnamento a questa lotta contadina per la vita.
Il MUCA ripudia e condanna questi atti vigliacci ed intimidatori contro i contadini, e chiamia il regime di Lobo Sosa a frenare questa violenza contro i contadini del Bajo Aguan.
Cuba: comunicato del governo sulla morte di Wilman Villar Mendoza
Qui di seguito (in spagnolo) il comunicato del governo cubano sulla morte di Wilman Willar Mendoza. Per la stampa internazionale si trattava di un “dissidente politico” in sciopero della fame da oltre 50 giorni. Il governo cubano specifica che era un detenuto “comune” (reati di violenza contro la moglie e resistenza alle forze dell’ordine) e che non era nemmeno in sciopero della fame e che durante tutto il tempo del suo ricovero ha ricevuto tutte le attenzioni e cure di cui aveva bisogno. Solo i morti in carcere a Cuba fanno notizia? (AM)
Baby Doc: ad un anno dal suo ritorno la giustizia non procede
Ad Haiti, la Rete Nazionale di Difesa dei Diritti Umani (RNDDH), esattamente un anno dopo il ritorno nel paese dell’ex dittatore Jean Claude Duvalier, detto Baby Doc, chiede ancora una volta che questo venga giudicato per crimini contro l’umanità e denuncia la lentezza del sistema giudiziario haitiano rispetto all’unico procedimento aperto contro di lui, quello per corruzione e appropriazione indebita. Questo nonostante, denuncia l’associazione, le promesse che l’attuale presidente Martelly aveva fatto in campagna elettorale di voler combattere contro l’impunità imperante ad Haiti.
Baby Doc, succeduto nel 1971 a suo padre Francois Duvalier al potere dal 1956, aveva governato fino al 1986 quando fu costretto a fuggire in seguito a una violenta rivolta popolare, trovando rifugio in Francia. Qui ha trascorso gli ultimi 25 anni della sua vita, prima di far ritorno “improvvisamente ad Haiti” il 16 gennaio dell’anno scorso, probabilmente dietro accordo con le autorità locali e forse anche con la forza ONU presente nel paese. Pochi credono che le autorità haitiane fossero all’oscuro dell’intenzione di Jean Claude Duvalier per rientrare ad Haiti, dal momento che al suo arrivo in aeroporto era ad attenderlo una imponente scorta di mezzi della polizia e un gran numero di Caschi Blu dell’ONU. (altro…)
Informe 2011 de la Comisión Nacional de los Derechos Humanos y del Comité Dominicano de los Derechos Humanos
La Comisión Nacional de los Derechos Humanos y el Comité Dominicano de los Derechos Humanos
presentan el
INFORME 2011
SITUACION DE LOS DERECHOS HUMANOS
EN REPUBLICA DOMINICANA
Santo Domingo, D. N.
12 de Diciembre de 2011
PRESENTACION
A lo largo de 2011 se ha observado un progresivo deterioro de los Derechos Humanos en República Dominicana. Tal parece que somos un país inviable. Los informes de organismos internacionales nos colocan en los últimos lugares en temas como la educación y la competitividad, pero en los primeros lugares en corrupción, falta de transparencia, confiabilidad en el Estado y la violencia. La situación, en definitiva, es más que preocupante.
El “Informe 2011 Situación de los Derechos Humanos en República Dominicana” es una síntesis de aquellos aspectos que han definido el quehacer diario del país. Está dividido en Informe Social, Informe Político, Informe Económico y Seguridad Ciudadana.
Hemos trabajado y elaborado un Informe apegado lo más posible a la realdiad. La realdiad ni las visiones nunca son absolutas. Los datos presentados están debidamente documentados. Muchos consignados en los medios de comunicación, otros extraidos de fuentes oficiales, como los distintos Ministerios, o de instituciones académicas y ONGs que han trabajado en distintos aspectos de la matriz de este Informe. (altro…)
Haití en el ALBA? Yo lo dudo
Haití es país “observador” del ALBA desde 2007. El presidente Martelly ha declarado ayer a TeleSUR de estar evaluando la posibilidad que su pais sea miembro efectivo del ALBA. Yo no lo creo posible y pienso que también Martelly lo crea de verdad. En Haití hay intereses económicos enormes y no solamente de Estados Unidos, sino de toda la derecha latinoamericana y europea. También empresas asiáticas ya están haciendo inversiones estrictamente de huella neoliberal. El “desierto” haitiano económico, social y de derechos, bien se presta a eso. (altro…)
Haiti entra a far parte dell’Alba? Ci credo poco…
Haiti è paese “osservatore” dell’ALBA (Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America) dal 2007. Il presidente Michel Martelly ha dichiarato proprio oggi a TeleSUR di star valutando la possibilità di diventarne membro effettivo. Io non ci credo. E secondo me ci crede poco anche lui. Staremo a vedere. Intorno ad Haiti girano interessi enormi, e non solo degli Stati Uniti. Tutta la destra latinoamericana con l’aggiunta di elementi asiatici, ha già fatto la propria puntata. Martelly se pensa di poter entrare a far parte dell’ ALBA rischia di fare la fine di Mel Zelaya, se gli va bene… Egli pero non è nuovo a sparate del genere. (altro…)
L’ isteria statunitense per la visita di Ahmadinejad in America latina è di matrice sionista?
Fareed Zakaria, prestigioso giornalista, redattore di Newsweek International , nel 2008 scriveva che gli Stati Uniti sono una “nazione consumata dall’ansia, dalla paura dei terroristi, degli Stati canaglia, dei musulmani, dei messicani, dalle imprese straniere, del libero scambio, degli immigranti, delle organizzazioni internazionali”.
Le molte preoccupazioni (e altrettanti isterismi) che sta scatenando la visita del presidente iraniano Ahmadinejad di questi giorni in America latina (Venezuela, Cuba, Ecuador e Nicaragua) per la stipula di nuovi accordi economici e commerciali e per il consolidamento di nuove relazioni bilaterali, fanno pensare che sia tremendamente vero quello che scrive il giornalista indiano.
Tuttavia, analizzando le reazioni, le mosse e le contromosse che gli Stati Uniti stanno mettendo in atto come reazione alla visita del presidente iraniano in zona ALBA, quello che invece risalta maggiormente è che la matrice di tale isteria si origina nei settori dell’estrema destra venezuelana e cubana che agiscono in sinergia o su mandato di elementi della potente lobby sionista statunitense. (altro…)
Anncol: nel 2012 continueremo a lottare per la soluzione politica
Il 2012 sarà un anno chiave per la resistenza del popolo colombiano contro l’oligarchia cipaya* e il suo regime narcoparamilitare. Non possiamo resistere tutta la vita, anche se resistere è già un modo di vincere, dobbiamo ora passare all’offensiva.
Il capitalismo vive oggi una delle sue crisi più dure, quindi o adesso o mai più. La decadenza morale ed etica del regime colombiano ha raggiunto limiti insostenibili per un popolo dignitoso come quello colombiano.
Il futuro della Colombia non può essere una guerra infinita, la lotta per la pace con giustizia sociale è un compito di tutti e tutte e questa non si raggiunge con la resa del popolo in armi. Un processo serio di pace passa per la riconsiderazione dell’agenda del Caguan, aggiornandola e adattandola alle nuove sfide che affronta oggi il popolo colombiano. (altro…)
Sonia Pierre: su vida, su lucha
Por Annalisa Melandri — www.annalisamelandri.it
El 4 de diciembre ha fallecido a los 48 años de edad, por complicaciones cardiacas, la activista dominicana de origen haitiano Sonia Pierre. Aunque en un primer momento se había difundido la noticia que la causa de la muerte había sido por infarto fulminante, solamente después de la autopsia se aclareció que Sonia ha muerto por una trombosis desencadenada por un coagulo a las válvulas cardiacas que llevaba después de una operación de urgencia realizada en los Estados Unidos. Parece que no había asumido el anticoagulante, medicamento fundamental en las patologías cardiacas como la que afectaba Sonia desde 48 horas. La militante y activista dominico haitiana deja 4 hijos.
Originaria del batey (altro…)
Anncol: en 2012 seguiremos luchando por la salida política
En 2012 seguiremos luchando por la salida política
El 2012 será un año clave para la resistencia del pueblo colombiano contra la oligarquía cipaya y su régimen narcoparamilitar. No podemos resistir toda la vida, aunque resistir es ya una manera de vencer, debemos pasar a la ofensiva.
El capitalismo vive hoy una de sus crisis más profundas, es ahora o nunca. La decadencia moral y ética del régimen colombiano ha alcanzado límites insoportables para un pueblo digno, como el colombiano. (altro…)