Tony Guerrero: Luogo di ritiro (sabato 30 gennaio 2010)
Sono fortunato per questo isolamento
per questa apatia volontaria e senza limiti
mentre contemplo l’anima vagare
nella lontananza fino a perderla.
Sono fortunato per questo silenzio
quando posso ascoltare me stesso
senza che nessuno da fuori mi turbi
senza che il tempo mi cerchi e mi trovi.
Sono fortunato così, né più né meno,
senza pensarci, respirando
il miscuglio dei nostri atomi
interno al cuore di un essere
padrone di un respiro incalcolabile,
che si diffonde nello spazio.
(Tony Guerrero– traduzione dallo spagnolo di Silvano Forte)
La pubblicazione di questa poesia, oggi domenica 30 gennaio rientra nell’ ambito dell’ iniziativa “Poesie per rompere silenzi” che consiste nel pubblicare ogni giorno dal 26 gennaio al 12 febbraio la poesia corrispondente scritta da Tony Guerrero durante questi stessi giorni dell’ anno 2010. Tony è uno dei 5 cubani detenuti ingiustamente negli Stati Uniti e ha scritto queste poesie durante la sua detenzione in isolamento in una cella chiamata “il buco”. Diciotto lunghi giorni che lui stesso ha detto essere sembrati un’ “eternità”.
Tony Guerrero: Un lugar de retiro (sábado 30 de enero 2010
Soy dichoso por este aislamiento
donde a mis anchas holgazaneo
mientras contemplo mi alma vagar
por la lejanía hasta perderla.
Soy dichoso por este silencio
cuando puedo escucharme a mi mismo
sin que nada me turbe de afuera,
sin que el tiempo me busque y me encuentre.
Soy dichoso así, ni más ni menos,
sin pensar en ello, respirando
los átomos que nos entremezclan,
metido en el corazón de un ser
dueño de un aliento incalculable,
esparciéndose por el espacio.
(Tony Guerrero)
La publicación de este poema, hoy domingo 30 de enero, se da en el marco de la iniciativa poetica llamada “Rompiendo silencios” que consta en publicar cada día desde el 26 de enero hasta el 12 de febrero el poema correspondiente escrito por Tony Guerrero durante estos mismos dias del año 2010. Tony es uno de los cinco cubanos prisioneros injustamente en Estados Unidos; escribió estos poemas durante su detención aislado en una celda llamada “el hueco”. Dieciocho largos dias que él mismo dijo parecieron una “eternidad”.
Tony Guerrero: Luogo di ritiro (venerdì 29 gennaio 2010)
Si fece notte mentre leggevo un libro
(quello che è riuscito ad arrivare nelle le mie mani)
il cui argomento vacuo e sinistro
a malapena, per me, aveva un senso.
Ho pensato ai grandi scrittori
capaci di accogliere la luce
ed ogni bellezza del mondo
in pagine immortali.
Chiusi il libro e chiusi gli occhi,
e in quell’istante mi sono visto circondato
da uno splendore di sole e di luna,
d’amore e di pace, ed ho capito:
quello che cerchiamo nei libri
è il tesoro che poi resta nell’anima.
(Tony Guerrero — traduzione dallo spagnolo di Silvano Forte)
La pubblicazione di questa poesia, oggi sabato 29 gennaio rientra nell’ ambito dell’ iniziativa “Poesie per rompere silenzi” che consiste nel pubblicare ogni giorno dal 26 gennaio al 12 febbraio la poesia corrispondente scritta da Tony Guerrero durante questi stessi giorni dell’ anno 2010. Tony è uno dei 5 cubani detenuti ingiustamente negli Stati Uniti e ha scritto queste poesie durante la sua detenzione in isolamento in una cella chiamata “il buco”. Diciotto lunghi giorni che lui stesso ha detto essere sembrati un’ “eternità”.
Tony Guerrero: Un lugar de retiro (viernes, 29 de enero de 2010)
Anocheció mientras leía un libro
(el que pudo llegar a mis manos)
cuyo argumento vacuo y siniestro
apenas para mí tuvo sentido.
Pensé en los grandes escritores
capaces de recoger la luz
y toda la belleza del mundo
en paginas imperecederas.
Cerré el libro y cerré mis ojos,
en ese instante me vi rodeado
de un resplandor de sol y de luna,
de amor y de paz, y comprendí:
lo que buscamos en muchos libros
lo atesoramos dentro del alma.
(Tony Guerrero)
La publicación de este poema, hoy sábado 29 de enero, se da en el marco de la iniciativa poetica llamada “Rompiendo silencios” que consta en publicar cada día desde el 26 de enero hasta el 12 de febrero el poema correspondiente escrito por Tony Guerrero durante estos mismos dias del año 2010. Tony es uno de los cinco cubanos prisioneros injustamente en Estados Unidos; escribió estos poemas durante su detención aislado en una celda llamada “el hueco”. Dieciocho largos dias que él mismo dijo parecieron una “eternidad”.
Tony Guerrero: Un lugar de retiro (jueves, 28 de enero de 2010)
Este origen de día sin rumbo
que sujeto al viento de la vida
sobre mi esparce luz de aurora
nunca es perdida, sino ganancia.
Esta sucesión de atardeceres
sin fragancias ni ecos ni colores
que fija mi sustancia imperfecta
nunca es perdida, sino ganancia.
Este tiempo cargado de pausas
que no deja mi amor madure,
crepúsculo en un paraje oscuro
como una vereda interminable
entre sombras que crecen y tiemblan,
nunca es perdida, sino ganancia.
(Tony Guerrero)
La publicación de este poema, hoy viernes 28 de enero, se da en el marco de la iniciativa poetica llamada “Rompiendo silencios” que consta en publicar cada día desde el 26 de enero hasta el 12 de febrero el poema correspondiente escrito por Tony Guerrero durante estos mismos dias del año 2010. Tony es uno de los cinco cubanos prisioneros injustamente en Estados Unidos; escribió estos poemas durante su detención aislado en una celda llamada “el hueco”. Dieciocho largos dias que él mismo dijo parecieron una “eternidad”.
Tony Guerrero: Luogo di ritiro (giovedì 28 gennaio 2010)
Questa origine di giorni senza rotta
esposta al vento della vita
che sparge su di me luce d’aurora
non è mai danno, ma beneficio.
Questo succedersi di tarde sere
senza fragranze né echi né colori
che la mia sostanza imperfetta fissa
non è mai danno, ma beneficio.
Questo tempo carico di pause
che non lascia che il mio amore maturi,
crepuscolo in paraggi oscuri
come sentiero interminabile
non è mai danno, ma beneficio.
(Tony Guerrero — traduzione dallo spagnolo di Silvano Forte)
La pubblicazione di questa poesia, oggi venerdí 28 gennaio rientra nell’ ambito dell’ iniziativa “Poesie per rompere silenzi” che consiste nel pubblicare ogni giorno dal 26 gennaio al 12 febbraio la poesia corrispondente scritta da Tony Guerrero durante questi stessi giorni dell’ anno 2010. Tony è uno dei 5 cubani detenuti ingiustamente negli Stati Uniti e ha scritto queste poesie durante la sua detenzione in isolamento in una cella chiamata “il buco”. Diciotto lunghi giorni che lui stesso ha detto essere sembrati un’ “eternità”.
Tony Guerrero: Un lugar de retiro (miércoles, 27 de enero de 2010)
Cuando cierran la puerta de hierro
silbadores vientos de huracán
encima se me echan y me apagan
el candil, parpadeando en mis manos.
La celda se vuelve una laguna
en la que yacen palomas muertas
y por mi trepa su olor a espanto
como si las sombras me embistieran.
Con mi inofensivo corazón
desgarro el silencio congelado,
adelgazo ausencias prolongadas
hasta que la larga noche pasa
y todas las tinieblas se esfuman
envueltas en la luz matutina.
(Tony Guerrero)
La publicación de este poema, hoy miércoles 27 de enero, se da en el marco de la iniciativa poetica llamada “Rompiendo silencios” que consta en publicar cada día desde el 26 de enero hasta el 12 de febrero el poema correspondiente escrito por Tony Guerrero durante estos mismos dias del año 2010. Tony es uno de los cinco cubanos prisioneros injustamente en Estados Unidos; escribió estos poemas durante su detención aislado en una celda llamada “el hueco”. Dieciocho largos dias que él mismo dijo parecieron una “eternidad”.
Tony Guerrero: Luogo di ritiro (mercoledì 27 gennaio 2010)
Quando chiudono la porta di ferro
sibilanti venti di uragano
mi si fanno addosso per spegnere
il lumino, che tra le mie mani infatti sfarfalla.
La cella diventa una laguna
dove giacciono colombe morte
e su di me si inerpica il suo fetore di paura
come se le ombre mi assalissero.
Con il mio cuore inoffensivo
squarcio il silenzio congelato,
assottiglio assenze prolungate
fino a che la lunga notte passa
e tutte le tenebre sfumano
avvolte nella luce mattutina.
(Tony Guerrero — traduzione dallo spagnolo di Silvano Forte)
La pubblicazione di questa poesia, oggi mercoledì 27 gennaio rientra nell’ ambito dell’ iniziativa “Poesie per rompere silenzi” che consiste nel pubblicare ogni giorno dal 26 gennaio al 12 febbraio la poesia corrispondente scritta da Tony Guerrero durante questi stessi giorni dell’ anno 2010. Tony è uno dei 5 cubani detenuti ingiustamente negli Stati Uniti e ha scritto queste poesie durante la sua detenzione in isolamento in una cella chiamata “il buco”. Diciotto lunghi giorni che lui stesso ha detto essere sembrati un’ “eternità”.
Tony Guerrero: Luogo di ritiro (martedì 26 gennaio 2010)
Succede che l’ingiustizia prosegue.
Succede che le manette sono molto strette.
Succede che sono io quello che lo dice.
Succede che vorrei che mi credeste.
Succede che volo senza timori.
Succede che scuoto le mie vene.
Succede che due soli si incrociano.
Succede che le pietre si fanno scure.
Succede che questo odore non è di campagna.
Succede che il mio tempo ha un padrone.
Succede che le pareti si uniscono.
Succede che un fratello sorride.
Succede che mi nasce in petto
la serenità, e succede.
(Tony Guerrero — traduzione dallo spagnolo di Silvano Forte)
La pubblicazione di questa poesia, oggi martedì 26 gennaio rientra nell’ ambito dell’ iniziativa “Poesie per rompere silenzi” che consiste nel pubblicare ogni giorno dal 26 gennaio al 12 febbraio la poesia corrispondente scritta da Tony Guerrero durante questi stessi giorni dell’ anno 2010. Tony è uno dei 5 cubani detenuti ingiustamente negli Stati Uniti e ha scritto queste poesie durante la sua detenzione in isolamento in una cella chiamata “il buco”. Diciotto lunghi giorni che lui stesso ha detto essere sembrati un’ “eternità”.
Tony Guerrero: Un lugar de retiro (martes, 26 de enero de 2010)
Sucede que la injusticia sigue.
Sucede que llevo caja negra.
Sucede que soy yo quien lo dice.
Sucede que quisiera que me creas.
Sucede que vuelo sin temores.
Sucede que sacudo mis venas.
Sucede que dos soles se cruzan.
Sucede que oscurecen las piedras.
Sucede que el olor no es de campos.
Sucede que mi hora tiene dueño.
Sucede que se unen las paredes.
Sucede que un hermano sonríe.
Sucede que me nace en el pecho
una serenidad y sucede.
(Tony Guerrero)
La publicación de este poema, hoy martes 26 de enero, se da en el marco de la iniciativa poetica llamada “Rompiendo silencios” que consta en publicar cada día desde el 26 de enero hasta el 12 de febrero el poema correspondiente escrito por Tony Guerrero durante estos mismos dias del año 2010. Tony es uno de los cinco cubanos prisioneros injustamente en Estados Unidos; escribió estos poemas durante su detención aislado en una celda llamada “el hueco”. Dieciocho largos dias que él mismo dijo parecieron una “eternidad”.