Sicuri che possa essere per voi, almeno per un breve istante, comprensibile la lotta,chiara l’amarezza,condivisibile la rabbia che nasce dall’aver constatato, dopo 60 anni di ipocrite celebrazioni che non è vero che “tutti gli uomini nascono liberi”, che “tutti sono uguali in dignità e diritti” e che “tutti devono agire verso gli altri in spirito di fratellanza e giustizia” .
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Mi chiedo come mai nel 2008, il TG1 debba chiamare la Somalia “ex colonia italiana” , parlando della vicenda delle due suore rapite.
Somalia e basta non andava bene?
fa brutto brutto invece se dico che la nostra Europa oggi è grata al Destino?
(ANSA) — VIENNA, 11 OTT — Il leader del partito austriaco di estrema destra Bzoe e governatore della Carinzia, Joerg Haider, e’ morto in un incidente stradale. Haider, 58 anni, era da solo a bordo della sua automobile a sud di Klagenfurt (capoluogo della Carinzia) quando, per cause ancora sconosciute avrebbe perso il controllo del mezzo. Secondo le prime indicazione, Haider e’ stato trovato con gravi ferite alla testa e al torace, e sarebbe morto poco dopo l’incidente, avvenuto nelle prime ore del giorno.
Dal 5 ottobre la Bibbia verrà letta giorno e notte per una settimana in televisione.
Roberto Benigni sarà pure cattolico e quindi se legge la Bibbia niente di strano ma che la legga accanto ad Andreotti un po’ strano lo fa… E chissà se Andreotti mentre la legge pensa al suo Dio lassù nell’alto dei cieli o a quello più terreno, quello delle parti di Corleone, per intendersi…
Quindi se non vi volete perdere quest’appuntamento, strano mix tra sacro, profano e mafioso, nell’ordine stasera Ratzinger, Roberto Benigni e Giulio Andreotti leggeranno per voi la Bibbia su
Rai Uno alle ore 19. Prima di cena.
Tenetevi leggeri pertanto.
“Già una volta c’è stato un tal signore che all’inizio sembrava un democratico e che poi ha fatto quello che ha fatto” . Silvio Berlusconi — Presidente del Consiglio –Italia — riferendosi a Hitler in un discorso tenuto a Parigi il 16 settembre scorso durante un incontro con l’associazione ebraica Keren Hayesod.
Si comincia sempre dall’inizio…poi si assolve il resto. A.M.
Riflettendo sul fatto che alla sinistra italiana manca quella spinta dal basso e di movimento che caratterizza invece la sinistra latinaomericana, compagne e compagni, se chiamarvi/ci così ha ancora senso e significato, vale la pena affermare che l’America latina, le sue passioni, le sue reazioni, e anche il suo sangue, come quello versato in questi giorni in Bolivia, a Pando possono e devono rappresentare un insegnamento per tutti noi.
Ieri sera ho assistito alla proiezione del video “L’asse del Bene” di Fulvio Grimaldi. E’ un bellissimo panorama su quello che l’America latina può insegnare a tutti noi, ma al di là di questo mi ha fatto riflettere il fatto che nelle riprese si vedevano a Cuba, in Venezuela, in Bolivia, tanti giovani e meno giovani italiani, persone di sinistra, comunisti, compagni, chiamateli come volete, che in quei paesi, lontani migliaia di chilometri dall’Italia, sfilavano per le strade con il pugno teso, cantando Bandiera Rossa o l’Internazionale, ostentando simboli universalmente riconosciuti come il volto del Che, le bandiere rosse e la falce e il martello. In Italia questo accade sempre più raramente ed è giusto chiederci perchè e fare un esame di coscienza.
L’America latina è davvero la coscienza critica del pianeta, come dice qui l’amico Mauro Cassano e davvero vale la pena imparare lo spagnolo come osserva l’amico Vannino Chiti, perchè sembra che le uniche cose di sinistra, veramente di sinistra al momento vengano dette e fatte in America latina. Ma allora quella passione che ci trasmettono i compagni latinoamericani, i sindacalisti e i difensori dei diritti umani, i semplici studenti, gli indigeni, quell’impegno civile in difesa dei diritti di tutti, perchè di questo si tratta, di discorsi molto semplici e che riguardano la vita di tutti i giorni, acqua, salute, lavoro, diritti umani, beni comuni, non dottrine complesse e astratte teorie economiche e politiche, ma semplicemente impegno civile e democrazia partecipativa, è importante allora che rappresentino una fonte preziosa dalla quale attingere energia e vitalità, anche per le nostre timide battaglie.
In un momento come questo, nella situazione politica nella quale ci troviamo, con un fascismo che da serpeggiante che è stato fino a questo momento si fa via via sempre più palese e manifesto, è importante riacquistare la dignità e il valore dei nostri ideali. Non permettiamo che questi vengano sviliti o ridicolizzati o peggio negati. Mai. Il fascismo va sempre condannato, rifiutato e allontanato. Anche quando istituzionalmente si cerca di legittimarne aspetti o dettagli. Oggi è un mostro che si nutre lentamente della stessa società, della storia se non viene difesa, degli spazi pubblici se non vengono tutelati dai cittadini, è un mostro che può diventare pericoloso. La società civile, cioè NOI, deve essere vigile e attenta in questo, deve potersi incontrare e discutere, creare luoghi di aggregazione e di espressione, per strada, nelle scuole, nelle università, nelle piazze e agli angoli delle strade. Non aspettiamo i permessi delle istituzioni per organizzare assemblee e raduni. L’America latina in questo insegna, ogni giorno, in ogni città, sia a Caracas come a Città del Messico, a Bogotá come a Lima, la società civile, si organizza, si incontra, discute e protesta. A volte prende le botte ma altre volte caccia via presidenti. Partecipa, senza aspettare, insomma alla costruzione del suo futuro. FACCIAMO ALTRETTANTO.
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P.S. Notizia di poche ore fa, un ragazzo di colore è stato ammazzato a Milano a sprangate.“Sporchi negri vi ammazziamo!” questo dicevano gli assassini. Questo è quello che non possiamo più tollerare e con questo intendevo quando ho scritto che il fascismo è un mostro che può diventare pericoloso.
A Fiumicino i voli diretti negli Stati Uniti partono da un nuovo terminal, il T5. Un addetto mi dice che e´riservato esclusivamente ai voli “sensibili”, e cita Stati Uniti e Israele…
C’e´la stessa confusione di quando il T5 non esisteva, e gli stessi controlli, scarsi tra l’altro, piu´che altro riservati ai documenti. Solo un terminal almeno a prima vista molto piu´triste, poi una navetta ti prende e ti porta nella solita area di sempre da dove partono tutti per tutto il mondo, zone “sensibili” e non.
E allora?
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