Il patrimonio (dell’ umanità) dell’America latina

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Rapa Nui

A Santiago del Cile si riunisce la commissione Unesco. Per fare il punto sui 130 siti della regione iscritti nella lista e preparare un piano per proteggere quelli a rischio.

di Annalisa Melandri *L’Indro 5 dicembre 2012

“Il legame tra il nostro passato, ciò che siamo ora, e ciò che passeremo alle generazioni future”. Così la convenzione internazionale adottata il 16 novembre 1972 dall’ Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, definisce un Sito Patrimonio dell’Umanità.

Ad oggi sono 962 distribuiti in 157 paesi e la necessità di preservare questi luoghi di importanza storica, culturale e naturalistica che hanno indubbie caratteristiche di “universalità, unicità ed insostituibilità, (altro…)


La Renault guarda al Venezuela

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 Il colosso francese firma lettera d’intenti con il governo di Chávez. Uno dei sette accordi riguarda l’apertura di una fabbrica per l’assemblaggio del noto marchio automobilistico

di Annalisa Melandri — L’Indro* 30 novembre 2012

Riprendono i dialoghi in materia di accordi economici, commerciali e di cooperazione tra il Venezuela e la Francia, dopo l’elezione alla guida del Paese d’Oltralpe del francese François Hollande. Erano infatti ferme al 2008 le riunioni della Commissione Bilaterale di Alto Livello tra i due paesi.

Probabilmente tra socialisti ci si intende e quindi tra la Repubblica Bolivariana del Venezuela, alla guida della quale da oltre dieci anni c’è il ’socialista del XXI secolo’ Hugo Chàvez, recentemente rieletto con ampio margine di consenso, e il socialista FrançoisHollande, eletto presidente della Francia nel maggio di quest’anno, c’è più intesa di quanta non ce sia mai potuta essere tra lo stesso Chávez e il predecessore di Hollande, il conservatore Sarkozy. (altro…)


Colombia: la ripresa dei negoziati di pace

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Il tema agrario sarà il primo in agenda, ma i dialoghi si svolgeranno a porte chiuse
 
 di Annalisa Melandri — L’Indro* –28 Novembre 2012

Sono ripresi lunedì scorso, 19 novembre, a L’Avana, Cuba, i negoziati di pace tra la guerriglia delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo (FARC-EP)e il governo colombiano, dialogo che è appena entrato nella sua seconda fase, quella delle discussioni sui temi propri dell’agenda. Tuttavia, la notizia più importante di questa prima giornata è stata la dichiarazione da parte delle FARC di una tregua natalizia unilaterale di due mesi, effettuata per mezzo del comunicato “Aprendo sentieri verso la pace”.

Il movimento ’Colombiane e Colombiani per la Pace’, la cui coordinatrice è l’ex senatricePiedad Córdoba, aveva infatti inviato una lettera alle parti, chiedendo la possibilità di una tregua per il periodo natalizio. Il ministro della Difesa Juan Carlos Pinzón in una conferenza stampa rilasciata a Bogotà il 15 novembre aveva espresso il rifiuto del governo ad accettare le proposta dichiarando che “la forza pubblica ha obblighi di tipo costituzionale e istruzioni presidenziali chiare: deve perseguire senza sosta in tutto il territorio nazionale qualsiasi criminale o organizzazione criminale”. (altro…)


In Bolivia primo censimento “sovrano”

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Dopo undici anni il primo censimento del governo del presidente indigeno Evo Morales: “Per sapere quanti siamo, come stiamo e quello che c’è da fare”
di Annalisa Melandri — L’Indro* 23 novembre 2012

Si avvia verso la conclusione il censimento generale della popolazione che ha paralizzato nella giornata di mercoledì la Bolivia. Un avvenimento collettivo di estrema importanza per il piccolo ’Stato Plurinazionale’, come è stato definito nella nuova Costituzione, approvata per via referendaria nel 2009 con il 61,34 per cento dei voti.

Il presidente boliviano, l’indigeno (di etnia Aymara) Evo Morales, ha dichiarato che questo Censimento Nazionale di Popolazione e Alloggi 2012 si è svolto con grande successo in tutto il paese e che, soprattutto nelle aree urbane, gli obiettivi fissati sono stati raggiunti. Soltanto in alcune aree rurali, più difficilmente raggiungibili — ricordiamo che il 28% del territorio nazionale del paese rientra nella regione andina latinoamericana — il censimento si concluderà entro questo fine settimana. (altro…)


America latina: aumenta la violenza contro le donne

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In crescita costante gli omicidi e i reati compiuti contro il sesso femminile. Ma la questione è più ampia: riguarda anche il diritto allo studio e l’accesso al lavoro
di Annalisa Melandri –L’Indro* 21 Novembre 2012

Il 25 novembre è stata designata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999, come “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. La proposta di scegliere quella data venne avanzata da un gruppo di donne della Repubblica Dominicana nel 1981 a Bogotá, durante l’Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi.

Quel giorno ricorre infatti l’anniversario dellˈomicidio avvenuto nel 1960 da parte della polizia segreta del dittatore dominicano Trujillo delle tre sorelle Mirabal’Las Mariposas’ (le Farfalle), come erano chiamate allˈinterno del movimento rivoluzionario clandestino 14 deJunio da loro stesse fondato insieme ai mariti, compagni ed altri militanti rivoluzionari.

Le sorelle Mirabal, e in particolare Minerva, che aveva osato rifiutare le sue ripetute avances, rappresentavano lˈossessione di Trujillo. Non solo condannavano i suoi metodi e il suo potere, lo sfidavano anche apertamente rifiutando le sue attenzioni. E per di più erano belle, determinate e intelligenti.

Ovviamente si trattò di un omicidio politico, in cui tuttavia la componente machista del dittatore ebbe un peso determinante. L’atteggiamento sfrontato e le posizioni politiche della giovane donna, poi costretta alla clandestinità insieme a tutto il movimento 14 de Junio, accrebbero il risentimento del tiranno contro tutta la sua famiglia e contro suo marito, un giovane dirigente comunista, Manolo Tavárez Justo. (altro…)


Paco:droga dei poveri o per i poveri?

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L’ultima esposizione del fotoreporter Valerio Bispuri punta l’obiettivo sul micidiale miscuglio di sostanze chimiche che sta decimando i giovani delle favelas latinoamericane
 

di Annalisa Melandri — per L’Indro* 16 novembre 2012

 
Il paco è una droga micidiale, fatta con i residui della cocaina tagliata con vetro o medicinali di ogni genere, si fuma, ha un effetto 1000 volte superiore alla cocaina normale e dura appena 20 secondi” spiega Valerio Bispuri, fotoreporter professionista romano, giornalista, laureato in letteratura e appassionato di America latina e delle sue contraddizioni sociali.

La sua esposizione fotografica più recente, inaugurata il 9 novembre scorso (e visitabile fino al 25 dello stesso mese) alla B>Gallery di Roma (Piazza Santa Cecilia, 16) ha come oggetto proprio il Paco, il micidiale miscuglio di scarti della lavorazione della cocaina, mischiato con vetro e sostanze chimiche, che sta letteralmente decimando i giovani delle favelas di Buenos Aires.

Il paco è stato un’invenzione”, gettato sul mercato argentino subito dopo il default del 2001. Il paese era allo sbando, economicamente e socialmente. “Nel caos politico e sociale di quel momento nessuno si è accorto o forse non si è voluto accorgere di quello che stava accadendo. Il paco è entrato silenzioso, inizialmente nelle Villas miseria (favelas) di Buenos Aires, poi a mano a mano si è sparso nei quartieri più poveri e da un paio d’anni si sta allargando anche alla media bassa borghesia fino ad arrivare in Uruguay ed alcune zone del Cile”. (altro…)


Una frode la rielezione di Álvaro Uribe

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 di Annalisa Melandri — per l’Indro* 

La Camera dei Rappresentanti del Congresso della Repubblica della Colombia, ha aperto la settimana scorsa indagine formale contro l’ex presidente della repubblica Álvaro Uribenell’ambito dello scandalo per la compravendita dei voti per l’approvazione della riforma costituzionale che gli dava potere di ricandidarsi per la seconda volta. Uribe vinse le elezioni per il suo secondo mandato nel 2006. L’ex Presidente è stato chiamato a deporre il prossimo 20 novembre, dopo la questione passerà al Senato, dove inizierà il processo, se l’assemblea plenaria della Camera approverà la risoluzione d’accusa.

Lo scandalo, meglio noto come Yidispolitica, dal nome della parlamentare Yidis Medina che ammise di aver ricevuto nel 2004 compensi in cambio del suo voto favorevoleall’approvazione della riforma costituzionale, scoppiò nell’ aprile del 2008. Il voto della parlamentare era quello decisivo, dal momento che il progetto di riforma si trovava in un momento di impasse. La parlamentare nel 2004 consegnò la sua confessione in un video al giornalista Daniell Coronell, chiedendogli di diffonderlo solamente se le fosse accaduto qualcosa o se “non avessero mantenuto le promesse che le avevano fatti i rappresentanti del governo in cambio del voto. Il video venne reso pubblico dopo quattro anni proprio per questo secondo motivo. (altro…)


Enrique Peña Nieto si insedia con una repressione. Passaggio di potere, ma anche di morti e feriti.

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galleria completa in http://1dmx.wordpress.com

Un morto, Juan Francisco Quinquedal, di 67 anni, circa un centinaio di persone arrestate, oltre cento feriti, sette ore di guerriglia urbana. Così è avvenuto a Città del Messico  l’insediamento del nuovo presidente Enrique Peña Nieto.

Tra i feriti alcuni molto gravi. Juan Francisco Quinquendal, (nella foto) maestro di teatro, militante ed attivista,  ha avuto il cranio squartato da un ordigno esplosivo. (altro…)


“Falsi positivi” anche in Messico?

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Nello stato del Guerrero rischia di scoppiare uno scandalo per le esecuzioni sommarie di semplici civili per farli passare come sicari morti in combattimento

di Annalisa Melandri per L’Indro* — 9 novembre 2012

Sierra del Filo Mayor, tra le montagne dello stato del Guerrero, in Messico. Una delle zone del paese di maggior produzione del papavero da oppio e di marijuana. Qui ha origine la catena produttiva del narcotraffico, almeno quello che controlla il mercato degli oppiacei, in aumento esponenziale negli ultimi anni. La cocaina in Messico arriva invece dall’America latina, soprattutto dalla Colombia; qui il clima non è ideale per la coltivazione delle piante di coca. Tuttavia, in Messico come in Colombia, nelle zone dove si coltiva la ’materia prima’ dalla quale verranno estratti (altro…)


Per Repubblica.it l’omofobia è uno “sfottò” e un “gioco da ragazzi”. Ma poi si ravvede e cancella.

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Repubblica.it ieri ha pubblicato questo articolo relativo al suicidio del ragazzo quindicenne per omofobia.

Tuttavia l’articolo in queste ore è stato  modificato.

Ieri infatti, come si può vedere dallo screenshot pubblicato sopra,  lo stesso articolo portava questa conclusione: (altro…)


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