Il diavolo e l’acqua santa. Dio e Satana che combattono una guerra moderna con mezzi moderni. Bin Laden, Satana in persona, lancia fuoco e fiamme contro l’ Europa e contro il Papa, emissario di Dio in Terra, tramite il web, mezzo “demoniaco” per eccellenza.
Dio, o meglio la sua voce in terra, Benedetto XVI gli risponde per nulla turbato, donando nuova vita al vicedirettore del Corriere della Sera.
Magdi Allam, non una persona a caso a caso, ma l’onnipresente giornalista dei salotti televisivi di qualsiasi fascia oraria, musulmano di nascita e noto per le sue posizioni fortemente critiche verso l’islamismo, per le quali è detestato dagli arabi e non solo da loro, verrà battezzato questa sera dal Papa.
Una decisione tenuta nascosta fino all’ultimo momento si dice, ma forse solo perchè si tratta di un ottimo asso uscito dalle maniche delle bianche vesti dell’emissario di Dio in Terra…
Comunione e Liberazione (CL) ha monopolizzato, grazie a Formigoni, la sanità milanese.
La sanità pubblica milanese.
La legge 194 rischia di non poter essere applicata negli ospedali della Lombardia e quando viene applicata e una donna riesce ad abortire in una struttura pubblica, lo fa dopo un iter estremamente lungo e doloroso.
Io vieterei ai medici obiettori di coscienza di lavorare nella sanità pubblica, per lo meno a quelli che si occupano di aborti, somministrazione della pillola del giorno dopo, della pillola abortiva o di ginecologia, nonchè quelli che operano nei consultori pubblici. Il loro diritto particolare di essere obiettori è incompatibile con il diritto generale delle cittadine di beneficiare della legge.
In un paese civile, la candidatura alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di Robero Fiore, leader di Forza Nuova, sarebbe una cosa INACCETTABILE.
Ma non siamo un paese civile e in Italia molte cose sono possibili…il paese dei Balocchi esiste, eccome se esiste…
L’isola che non c’è invece non la troveremo mai…
P.S.. Si obietta che siccome siamo in democrazia, la candidatura di Fiore è legittima. Ricordo che essere in democrazia non vuol dire che tutto è permesso. Purtroppo nella nostra democrazia accade questo. La Costituzione Italiana è antifascista, nata dal rifiuto di quella dittatura e proibisce la costituzione del partito fascista. Invece in Italia si gioca con le parole…e si prende in giro la storia…
Forza Nuova e Roberto Fiore SONO INCOSTITUZIONALI.
«Roma, cuore del cattolicesimo universale, è stata e sarà sede insostituibile del dialogo interreligioso: laica e pluralista, raccoglie la più antica comunità ebraica della diaspora, fedeli islamici e di altre confessioni e religioni. Agli stranieri offre accoglienza e tolleranza, rigetta la xenofobia, richiede il rispetto dei doveri di convivenza e della legalità». Ai gay e lesbiche invece non li considera nemmeno, a loro offre solo cultura, poesie, libri, mostre e dibattitti ma diritti niente . Verrà istituito infatti un “centro internazionale di cultura omosessuale” nella capitale, ma del registro delle unioni civili non se ne parla nemmeno.
Questo è l’annuncio dato dal candidato sindaco PD Rutelli durante l’incontro che si è tenuto al centro congressi della Cgil per l’accordo, (leggi inciucio), con la Sinistra l’ Arcobaleno, che non appoggia il PD a livello nazionale ma lo fa a livello locale. I deliri della politica italiana. O meglio i deliri della sinistra italiana. E’ questo il secondo delirio, il primo infatti, a livello nazionale è rappresentato dal PD stesso e dall’ostinatezza di Veltroni che a tutti i costi vuol far stare insieme laici e cattolici, dai più moderati ai più estremisti. Ma ve l’immaginate la Binetti e la Bonino? Cilicio e pillola abortiva?
Tornando al Campidoglio, da lì, scrive Cinzia Gubbini sul Manifesto “riparte l’Unione”. Rutelli e la Sinistra l’Arcobaleno che uniscono le loro forze contro la Destra romana, agguerrita e inquietante. Ben venga, ma a farne le spese sono sempre le minoranze, che si vedranno negata la possibilità delle unioni civili. Riparte l’Unione forse in questo senso, visto che proprio a Roma la sinistra in consiglio comunale a dicembre aveva bocciato l’istituzione del registro per le unioni civili. E Cicciobello, (leggi Rutelli), sicuramente sollevato dall’assumersi questa responsabilità, lui cattolico praticante, ha detto infatti: non si fa, “sono le leggi dello Stato che disciplinano le unioni diverse dal matrimonio”.
Proprio mentre lo diceva, invece, a Pescara, dove il PD ha saputo trovare un’intesa con l’estrema sinistra in un momento così delicato e in assenza di un governo, ha approvato nell’ultimo consiglio comunale prima del voto di aprile, il registro delle unioni civili.
A Roma, invece, l’Arci Gay aveva consegnato giorni fa al candidato sindaco Rutelli, una lettera con alcune richieste chiare che, oltre all’approvazione del registro delle unioni civili chiedeva anche: l’asilo politico di gay lesbiche e trans perseguitati e condannati a morte in altri paesi, maggiori tutele e servizi per le coppie di fatto, eterosessuali e omosessuali, analisi sociale sulla omosessualità e transessualità, azioni formative nelle scuole per prevenire l’omofobia, sostegno e riconoscimento delle iniziative culturali tra le quali il Gay Pride (ricordiamo che proprio Rutelli revocò il patrocinio del Comune di Roma al World Gay Pride del 2000).
L’unica proposta di Rutelli è stata quella di costituire un “centro internazionale di cultura omosessuale” nella capitale, ovvero? Non si sa, immaginiamo letture di poesie, esposizioni, dialoghi e dibattiti sui diritti negati e che mai verranno concessi. Quindi, esistete, manifestate la vostra omosessualità come volete (possibilmente non per strada) e non pretendete nulla di più.
Ecco chi sono i talebani del cattolicesimo, sono quelli che stanno tappezzando la capitale di manifesti come questi.
In questi giorni di acceso dibattito sulla legge 194 e sull’aborto, i movimenti più importanti del tradizionalismo cattolico legati all’estrema destra capitolina, stanno invadendo le vie della città di manifesti che uniscono i temi fondamentalisti del cattolicesimo a quelli politici dell’area fascisteggiante e nazista.
E così accanto a questi manifesti di Azione Giovani, Roma è piena di manifesti del movimento politico “Il Trifoglio” di estrema destra, il cui leader è Alfredo Iorio, proveniente dal MSI e che è in ottimi rapporti con Francesco Storace, ex presidente della Regione Lazio e capo della Destra.
E nessuna smentita o presa di posizione per i loro manifesti che utilizzano i dieci comandamenti per fini non propriamente spirituali è giunta dalla Santa sede.
Oggi più che in passato, connivenze e legami tra alcuni settori dell’estrema destra italiana e del cattolicesimo tradizionalista, in modo subdolo e sottile si stanno inserendo nel tessuto sociale del nostro paese per condurlo lentamente verso una deriva clericofascista.
La lotta contro la legge 194 che adesso sta assumendo toni così pubblici ed espliciti a livello nazionale, in molte realtà minori era già portata avanti da questi nuovi “crociati per la fede”, con metodi che ricordano quelli dei militanti antiabortisti americani. Il movimento Con Cristo per la Vita a Verona già dal 2001 al grido di “basta al peccato” organizzava incontri di preghiera settimanali davanti all’ospedale pubblico nei giorni in cui venivano realizzate le IVG, distribuendo volantini con immagini raccapriccianti e apostrofando le donne che si recavano nella struttura con l’epiteto di “assassine!”.
Lo Stato ha il dovere di proteggere i diritti dei suoi cittadini contro quella che sta assumendo i toni di una vera e propria crociata contro la laicità e la libertà, condotta senza nessun rispetto per il prossimo da questi nuovi paladini della fede, talebani del cattolicesimo, esaltati e fautori del ritorno del fascismo nel nostro paese.
Mastella apre la crisi di governo e cita Neruda (o almeno così crede).
Cita una poesia che inizia così :
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,…
è una poesia bellissima ma non è di Pablo Neruda.
E’ di una scrittrice brasiliana Martha Medeiros. In Internet è attribuita da anni erroneamente a Pablo Neruda, è una specie di leggenda metropolitana del web.
Mastella non lo sa ed evidentemente nemmeno le agenzie stampa e tutti i giornali che hanno riportato la notizia della citazione errata.
Ho sognato che Clemente Mastella si era dimesso perchè in Italia, non nel Messico degli anni ’70, un uomo di 44 anni è morto in cella poco dopo il suo arresto (avvenuto per alcune piantine di marijuana trovate nel suo orto) in seguito a gravi lesioni e ancora, nonostante siano passati più di tre mesi dall’accaduto, non si ha nessuna notizia nè dei colpevoli, nè delle motivazioni, nè delle circostanze in cui è avvenuto l’OMICIDIO DI ALDO BIANZINO.
Ma era un sogno…Clemente Mastella si è dimesso perchè da buon ministro della Giustizia, è inquisito.
C'è chi usa la penna come un fucile al servizio di giustizia e verità e chi invece, come strumento di potere. E menzogna e falsità sono strumenti di potere. (AM)
“Colombia Invisible” largometraje de Unai Aranzadi. El nuevo teaser.
Lo que hizo Trujillo en el Rio Masacre fu un GENOCIDIO si asumimos la definición de genocidio dada por la el estatuto de Roma de la Corte Penal Internacional en su artículo n. 6:
A los efectos del presente Estatuto, se entenderá por “genocidio” cualquiera de los actos mencionados a continuación, perpetrados con la intención de destruir total o parcialmente a un grupo nacional, étnico, racial o religioso como tal:
a) Matanza de miembros del grupo;
b) Lesión grave a la integridad física o mental de los miembros del grupo;
c) Sometimiento intencional del grupo a condiciones de existencia que hayan de acarrear su destrucción física, total o parcial;
d) Medidas destinadas a impedir nacimientos en el seno del grupo;
e) Traslado por la fuerza de niños del grupo a otro grupo.
Reflexionando… cooperación internacional
Creo que la cooperación internacional tenga que dejar definitivamente ese rol compasivo y caritativo que caracteriza sus acciones, que además de permitirle recaudar mucho dinero (sobre el cual hasta cierto punto hay control) y una estructuración demasiado burocrática y clientelar de su aparato, funciona solo como paliativo de las situaciones de subdesarrollo. Si la cooperación no asume la tarea de impulsar cambios ESTRUCTURALES y definitivos en las realidades en las que trabaja nunca, nunca lograremos reducir pobreza y miseria, ya que estas confirmarán, definitivamente ser funcionales al mismo sistema neoliberista.
«Nadie es una isla completo en si mismo; cada hombre es un pedazo del continente, una parte de la Tierra. Si el mar se lleva una porción de tierra, toda Europa queda disminuida, como si fuera un promontorio, o la casa de uno de tus amigos, o la tuya propia; por eso la muerte de cualquier hombre me disminuye, porque estoy ligado a la humanidad; y por consiguiente, nunca preguntes por quién doblan las campanas porque están doblando por ti».
HONDURAS
23/9 E' stato ucciso l'avvocato Antonio Trejo difensore dei contadini che stanno portando avanti le lotte per la recuperazione delle terre appartenenti ai movimenti MOCSAM, MARCA y el MUCA; aveva presentato inoltre un ricorso di incostituzionalità delle Citta Modello
COLOMBIA/URIBE
El expresidente de Colombia, Álvaro Uribe, concedió docenas de licencias para disponer de pistas de aterrizaje al capo del narcotráfico Pablo Escobar, aseguró la periodista Virginia Vallejo, quien fuera amante del jefe del Cartel de Medellín.
"Por Pablo (Escobar) pude saber que (Álvaro) Uribe le concedió docenas de licencias para disponer de pistas de aterrizaje. Me decía que sin la ayuda de 'ese muchachito bendito' estaría trayendo la pasta de coca a pie desde Bolivia", dijo Vallejo en una entrevista a la revista argentina 'Noticias'. Fue organizada con el motivo de la reedición en Argentina de su libro 'Amando a Pablo, odiando a Escobar', lanzado en 2007.
Texto completo en: http://actualidad.rt.com/actualidad/view/124476-escobar-uribe-narcotrafico-colombia-aterrizaje-vallejo
MEMORIA
El 3 de octubre de 1984, Luis Fernando Lalinde Lalinde, de 26 años de edad, fue detenido y posteriormente desaparecido por el Ejercito colombiano. Desde ese día, Fabiola Lalinde emprendió la búsqueda de su hijo. Aunque sufrió constantes hostigamientos e intimidaciones, logró encontrar el cadáver de Luis Fernando después de 4.428 días de incesante búsqueda. Fue detenido en el marco de la “Operación Cuervos” adelantada por el ejército, cuando se encontraba en Jardín (Antioquia) tratando de rescatar un guerrillero herido del EPL, en 1984, durante el Proceso de Paz del Presidente Belisario Betancur, cuando este movimiento político se encontraba en cese al fuego.