DDL intercettazioni e comma 29: una vera legge bavaglio. Leggere per credere!

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30 milioni di euro di multa per ogni blog grazie al Diritto di Rettifica

Fonte: Byoblu

Domani alla Camera si discuterà il DDL Intercettazioni. Con il Comma 29 dentro. Se non verrà stralciato, sarà un piede di porco del sistema che potrà scardinare a suo piacimento l’informazione libera e indipendente. Non ci credete? Facciamo qualche esempio.

Se il Comma 29 diventerà legge, chiunque sarà autorizzato a inviare richieste di rettifica via email da pubblicare, senza commento, entro 48 ore. Pena 12500 € di multa. Quarantotto ore possono essere sufficienti per una redazione che lavorafull time, ma possono essere un battito d’ali di farfalla per un blogger. Basta ammalarsi e non accendere il computer per due o tre giorni. Basta avere la casella di posta elettronica piena. Basta andare in ospedale per stare vicino a tua moglie che sta partorendo. Basta avere il computer rotto. Basta avere la adsl guasta. Basta andare in vacanza. Basta il gatto che sta male, tuo nonno che ha bisogno di essere portato a fare due giorni di esami clinici, tuo figlio che inizia la scuola e devi comprargli i quaderni. Basta la cantina da svuotare, un lavoro da fare, un viaggio da preparare… Basta essere depressi un paio di giorni e non avere voglia di far niente. Insomma, basta la vita quotidiana di un qualsiasi comune mortale, in tutta la sua ordinarietà, per essere multati con 12500 euro e chiudere baracca e burattini, pagandone le conseguenze per anni. (altro…)


Quando si torna a trebbiare fascisti?

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“Oggi” disse un altro “trebbiamo fascisti e dalla pula uscirà la libertà di questo pueblo

Per chi suona la campana(H. HEMINGWAY)


Francesco Mastrogiovanni: a due anni dal suo omicidio

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Propongo qui di seguito un articolo del giornalista Antonio Manzo de Il Mattino per ricordare lˈorribile morte di Francesco Mastrogiovanni, anarchico, ucciso in un letto  dellˈospedale di Vallo della Lucania il 4 agosto di due anni fa, nel corso di un TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio). Non era la prima volta che le autorità si accanivano contro Francesco. E non  é il primo caso di morte che avviene nel corso di un TSO.  Nel silenzio più completo e nellˈindifferenza generale.  Antonio Manzo giustamente e coraggiosamente, (visti i tempi), parla di TORTURA commessa contro il “maestro più grande del mondo” come era ricordato dai suoi studenti Francesco e di OMICIDIO commesso contro Francesco. Sono 18 gli imputati,  tra medici e infermieri,  nel processo che si sta svolgendo a Vallo della Lucania, che,  speriamo, gli renda piena giustizia.   (AM)

 

Mastrogiovanni il ricordo di una tortura

di Antonio Manzo — Il Mattino 

«Ti prego, per piacere, blocca la proiezione di questo video… Ma questa è una tortura… Poveraccio, tenta di divincolarsi,tenta di liberarsi dall’atroce letto di contenzione,mai fili di plastica durissima gli segano polsi e caviglie ora sanguinanti…

Boccheggia, vorrebbe gridare… Sognava la rivoluzione, Franco, ma quegli occhi sbarrati sono la resa dell’umanità non la sua sconfitta».

Il cd con il tragico film dell’agonia di Franco Mastrogiovanni tratto dalla videosorveglianza del reparto lager di psichiatria, dura minuti e minuti che non riesci mai a calcolare, perché non ce la fai ad arrivare fino alla fine, perché le intermittenze bloccano la proiezione ma non possono cancellare lo sdegno. Immagini da lager di inizio Millennio. (altro…)


Cono Galipò richiesta di rinvio a giudizio per “illeciti profitti” sui richiedenti asilo del centro di accoglienza migranti che gestiva. Vergogna tutta italiana.

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Rifugiati. Dimenticanza illegittima

di Antonio Mazzeo

Migranti nel centro di accoglienza anche dopo aver ottenuto il permessodi soggiorno. Scatta la richiesta di rinvio a giudizio per il responsabile del consorzio di cooperative “Sisifo” che gestiva il Cara di Sant’Angelo di Brolo (Me). L’accusa è di truffa aggravata e continuata
Truffa aggravata e continuata. È l’accusa formulata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti nei confronti di Cono Galipò, legale rappresentante del Consorzio di Cooperative Sociali “Sisifo” che per un anno e mezzo (dal settembre 2008 al maggio 2010) ha gestito il Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Sant’Angelo di Brolo, comune della fascia tirrenica della provincia di Messina. Per Galipò, uno dei maggiori operatori nell’ambito dell’accoglienza migranti in Italia, è stato chiesto il rinvio a giudizio (l’udienza preliminare è fissata per il prossimo 19 ottobre). (altro…)

La mafia non esiste? Antonio Mazzeo mafioso? Vittorio Sgarbi VERGOGNATI!!!

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E’ stato vergognoso l’intervento  (vedi qui il video) di Vittorio Sgarbi  alla 57^ rassegna cinematografica di Taormina di venerdì  scorso.  Ancora più  vergognoso perché rivolto ad una platea composta per la maggior parte da giovani, studenti  e giornalisti internazionali.

Sgarbi, sindaco di Salemi (Trapani)  doveva parlare de “L’arte e la cultura in una società senza valori” invece il suo intervento si é trasformato in un lungo e violento attacco alle istituzioni dello Stato, all’ Antimafia, alla Magistratura , trattando il tema della mafia in Sicilia  in maniera superficiale e revisionista, come da tempo fanno i nostri politici al governo (soprattutto quelli che con la mafia sono o sono stati collusi).

La sua affermazione “la mafia é una leggenda” ricorda tanto la dichiarazione che fece Dell’ Utri nel corso di un’intervista rilasciata  a Chiambretti nel 1997: “No, non esiste la mafia. La mafia è un modo di essere, di pensare”. Lo stesso Dell’ Utri che, ricordate, definì Vittorio Mangano, lo stalliere di Arcore, mafioso, “un eroe”.

Dell’Utri, senatore della Repubblica (sic), braccio destro di Berlusconi e fondatore con lui nel 1993 di Forza Italia, il 29 giugno 2010 è stato condannato presso la Corte di Appello di Palermo a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione di tipo mafioso.

Vittorio Sgarbi, invece, attualmente sindaco di Salemi, nella sua vita ha fatto di tutto, dal critico d’arte, al personaggio televisivo, dall’interprete teatrale al politico. In politica praticamente ha militato in tutti i partiti sia di destra che di sinistra passando per tutti centri possibili e immaginabili. Adesso si dedica appunto al revisionismo, attività volta a riabilitare le peggiori schifezze nazionali,  sempre di moda nel nostro paese,  soprattutto negli ultimi anni. Adesso l’ultima moda in fatto di revisionismo è proprio quella di dire che la “mafia non esiste”. Lo ha detto  il prefetto di Milano a gennaio del 2010 (“A Milano la mafia non esiste”), lo aveva già detto Sgarbi nel 2009, lo hanno detto Formigoni e Berlusconi decine di volte.

Per Sgarbi al festival di Taormina la mafia oltre a non esistere ormai più, “è una leggenda”. Poveri Falcone e Borsellino passati all’ Olimpo degli Dei…

Ancora più gravi tuttavia le sue affermazioni secondo le quali “in Sicilia l’Antimafia blocca l’economia siciliana per magnificare la propria capacità di combattere la mafia” (???) o  (probabilmente influenzato dagli attacchi di Berlusconi alla magistratura) “quando un magistrato o un questore stabilisce di verificare gli atti per vedere le infiltrazioni mafiose, quello è peggio della mafia”. Dalle toghe rosse alle toghe mafiose è breve il passo…

Tuttavia per fortuna ci ha pensato il giornalista e scrittore siciliano Antonio Mazzeo, autore di  “I Padrini del Ponte” a svegliare la platea e a ridare un momento di dignità alla serata. Mazzeo si è sentito in dovere di protestare contro le affermazioni vergognose di Sgarbi fatte davanti a un pubblico giovane e con ospiti e invitati internazionali, attirandosi gli insulti del sindaco di Salemi che per ben tre volte lo ha chiamato mafioso, senza che nessuno tra gli organizzatori abbia avuto il coraggio di intervenire.

Ad Antonio Mazzeo, che annuncia misure legali contro Vittorio Sgarbi, va tutta la mia solidarietà e stima per l’importante e delicato lavoro di denuncia che svolge in difesa del suo territorio, proprio contro le infiltrazioni criminali e mafiose che ancora e soprattutto oggi, forti di capitali internazionali di varia provenienza, se lo continuano a contendere.

Annalisa Melandri

 

 

Qui di seguito  un estratto, da non perdere,  dello spettacolo “Oltre le barricate – Il coraggio delle donne” di Pascal La Delfa presentato  da Magma Teatro al Premio Nazionale Paolo Borsellino (premiati  Pino Maniaci e Piero Marrazzo).  Riassume perfettamente lo Sgarbi pensiero (la mafia ringrazia):

Magari qualcuno può pensare che in Sicilia siamo mafiosi perché si usano espressioni del tipo:

sei una persona di un certo calibro, sei un tipo alle prime armi.

Magari qualcuno può pensare che io sono mafioso solamente perché porto il pizzo.
Si chiama rispetto delle tradizioni.

Vi faccio un esempio per farvi capire che in Sicilia la mafia non esiste.

Vai alla posta e ti metti in fila.
Davanti a te ci sono ventitré persone. È una calda giornata di Luglio e il ventilatore è rotto e c’è un solo sportello aperto.
C’è così caldo che l’impiegato al computer pur di fare entrare un po’ di aria ha aperto tutte le finestre di Windows.
Sei così sudato che se ti togli la maglietta compare la Sacra Sindone, ma come un povero pirla aspetti il tuo turno.
L’impiegato è così lento che per ogni pratica ci mette venti minuti.
Che ti chiedi ma perché chiamarla pratica se è in realtà è così complicata?
E perché chiamare una busta spedita se in realtà è così lenta?

Dopo due ore di attesa arriva finalmente il tuo momento.
Ancora un numero e toccherà a te!
Quando entra Lui; bello, perfetto, non un capello fuori posto, in giacca e cravatta.
Che solo a guardarlo ti viene caldo ma si vede che avrà un sistema di refrigerazione interna montato sulla giacca.
Bacia il direttore, perché in Sicilia se non fai il vasa vasa non sei nessuno,
saluta l’impiegato e si mette lì, davanti a te, nell’unico sportello aperto.

Potrebbe sembrare un atteggiamento mafioso ma non lo è.
Magari provi a chiedere spiegazioni a qualcuno ma tutti ti risponderanno:
non vedo, non sento e non parlo.

E siete messi male figli.
Infatti erano tutti lì per ritirare la pensione di invalidità.

Pensione di invalidità che in Sicilia si ottiene con dei requisiti rigorosissimi.
Devi avere un amico all’INPS e un dottore accondiscendente che ti scrive su un certificato che tu sei invalido.
Poi si vedono ciechi che leggono il giornale, sordi che ascoltano l’I-Pod e muti che parlano al telefono.
Non sono falsi invalidi, ma è gente che cerca di reagire.
Una sorta di terapia riabilitativa insomma.

Per conoscere qualcuno che lavora all’INPS basta andare al bar che sta sotto la sede
e lì trovi tutti gli impiegati nella pausa caffè, che va dalle 9.15 alle 12.45.
Poi per conoscere il medico accondiscendente basta farsi un giro per gli ambulatori.
Se entri e il medico ti dice buongiorno e basta, non è il vostro uomo. Se invece ti saluta e ti bacia, ti puoi fidare.
Perché se in Sicilia non fai il vasa vasa non sei nessuno.
Ci fai due chiacchiere e in quattro e quattro otto ti dà il certificato di invalidità e un santino elettorale.

Lui chiude un occhio e tu ci fai una croce sopra.

E non mi venite a dire per cortesia che questo significa comprarsi i voti.
Non è vero.
In Sicilia nessuno si compra i voti, semmai li affitta.
Questo si chiama sistema proporzionale.
In proporzione a te quanto ti conviene votarmi?

Vedete che la mafia in Sicilia non esiste.

E non mi venite a dire che in Sicilia c\’è la mafia perché gli appalti sono truccati.
Noi trucchiamo gli appalti per renderli più presentabili.
Un po’ di rossetto, un po’ di matita e il phard sotto gli occhi e rendiamo l’appalto una bellezza.
E non mi dite che c’è la mafia nelle grandi infrastrutture solo perché il cemento è armato.
E basta con questa storia che in Sicilia i politici favoriscono la mafia.
Semmai è la mafia che favorisce i politici.

Ora tornando da dove eravamo parti, la posta, l\’ufficio pieno e il signore in giacca e cravatta.
A me è successo una volta che uno mi è passato avanti.
Io non ho pensato che quello fosse un atteggiamento mafioso ma mi sono avvicinato
e con calma e tranquillità gli ho fatto capire che non sono cose che si fanno.
Ho preso la pistola e gli ho sparato.

E non mi venite a dire che in Sicilia siamo tutti mafiosi.

 


Referendum del 12 e 13 giugno — Non siamo come questi qua…

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Questi qua.…..

- Questi qua il 13 aprile hanno votato l’impunità per il loro capo facendoci credere di averlo fatto per il bene di noi cittadini.
— noi ci becchiamo un’ipoteca sulla casa per una multa non pagata.

 

- Questi qua hanno la pensione garantita di 3.100 euro al mese lavorando 5 anni.
— noi lavoreremo fino ai 65 anni per avere una pensione forse pari a metà dello stipendio.

 

- Questi qua beneficiano gratis di aereo, treno, autostrada, cinema, ristoranti, ecc.
— noi paghiamo anche la carta igienica dei figli a scuola.

 

- Questi qua hanno la casa in affitto in centro a Roma a 500 € al mese.
— noi abbiamo un mutuo fino alla terza età.

Il 12 e il 13 giugno pensate di andare al mare?

Fate girare questo messaggio!!!!

E’ molto importante per me, per te, per i tuoi amici, per i tuoi figli e per i tuoi nipoti, presentarsi al referendum abrogativo del 12–13 giugno 2011. E’ l’unico strumento, oltre alle elezioni, che ci fa sentire parte attiva di questo stato.

Il referendum avrà quattro quesiti, uno più importante dell’altro. Ve li elenco in maniera molto molto stringata.  Per ogni approfondimento andate qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_abrogativi_del_2011_in_Italia

Primo quesito (Acqua) Vuoi eliminare la legge che dà l’affidamento a soggetti privati o privati/pubblici la gestione del servizio idrico?

Secondo quesito (Acqua) Vuoi eliminare la legge che consente al gestore di avere un profitto proprio sulla tariffa dell’acqua, indipendente da un reinvestimento per la riqualificazione della rete idrica?

Terzo quesito (Centrali Nucleari) Vuoi eliminare la legge che permette la costruzione di centrali nucleari sul territorio italiano?

Quarto quesito (Legittimo Impedimento) Vuoi eliminare la legge che permette al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri di non comparire in udienza penale durante la loro carica?

A TUTTI E QUATTRO I QUESITI BISOGNA VOTARE :  SI

Come per ogni referendum bisognerà raggiungere il quorum. 25 milioni di persone, il 50% degli aventi diritto, dovrà recarsi alle urne per rendere il referendum valido.

La verà unità di noi tutti per far valere i nostri diritti di cittadini, capaci di dare una forte risposta a leggi che remano contro di noi.

RICORDA: Condividi questo post con tutti i tuoi contatti, perchè questa volta abbiamo la possibilità di salvare il paese, gira la mail a tutti i tuoi contatti.

Pubblicizziamo questi argomenti:

RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM… perchè non saranno fatti passare gli spot ne’ in Rai ne’ a Mediaset.

Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E’
necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone

Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.

I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno.

QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.

Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ? Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti. Passaparola!

 

 

 

 

 

 

 

 


Antonio Mazzeo intervistato da Radio Onda Rossa

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Intervista di Radio Onda Rossa al giornalista e scrittore Antonio Mazzeo, autore di I Padrini del Ponte alla vigilia della manifestazione nazionale NO PONTE del 14 maggio a Messina.

Ascolta a questo link.


Polizia di Stato:Commissariato di Polizia di Milano-Porta Venezia, in via Cadamosto. Dal crocifisso alla croce celtica?

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Giorgio Bornacin, Cristiano De Eccher, Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Achille Totaro, Egidio Digilio: senatori fascisti

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da sinistra in alto Cristiano De Eccher, Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, e poi in basso Giorgio Bornacin, Achille Totaro, Egidio Digilio.

Non si offenderanno sicuramente se li chiamiamo FASCISTI, anzi!

Sono i sei senatori che hanno presentato  il  disegno di Legge (n. S2651) per abrogare la XII Disposizione transitoria e finale della Costituzione, quella in pratica che vieta la ricostituzione del partito fascista e che recita testualmente:

E‘ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.
In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.

Qui (Open Parlamento) si può lasciare un commento alla proposta del disegno di Legge. Vi prego di farlo NUMEROSI!!!

 

p.s. il  senatore Egidio Digilio (finiano), inizialmente tra i primi firmatari, ha rinunciato dopo l’ira di  Fini e di  Bocchino per la suddetta proposta e per la sua firma.

Ringrazio Gennaro Carotenuto per la segnalazione e per la foto.


Fratelli d’ Italia, l’Italia s’è desta?????

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17 Marzo Unità  d’ Italia — Festa Nazionale

Avete ripassato l´Inno Nazionale? Avete comprato  bandierine tricolori e coccarde (Made in China) ?

Credo che  una società che senta il bisogno di definire la sua identità rispetto a questi parametri risorgimentali sia in una fase fortemente regressiva e che questo sia segnale del fatto che chi ne è alla guida non riesca a  proiettarne verso l’esterno una immagine positiva e costruttiva.

Credo che sia sinonimo di un cortocircuito culturale nonché sociale il fatto che mentre la venerata globalizzazione rende apolidi fiumi di denari e investimenti miliardari, finanche quasi le guerre, si senta oggi la necessità di rivestire le proprie miserie, le macerie maleodoranti dei propri governi, di bandiere e di stendardi.

Berlusconi, stabilendo con decreto  legge la festività nazionale del 17 marzo cerca maldestramente di  coprire con il tessuto di una bandiera le proprie porcherie terrene, cercando di rivestire   di una sacralità fittizia le macerie di  un paese pietosamente messo a nudo da orge e bunga bunga.

Fratelli d’ Italia, l’Italia s’è desta?????

Volevo segnalare che la CGIL esulta per la festività e approva la decisione mentre il presidente della Regione Veneto Luca Zaia (Lega) crede che sarebbe stato meglio “spendere i milioni di euro che andranno in festeggiamenti per creare nuove occasioni di lavoro per i giovani e i precari”. Che dire di più?


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