In silenzio
“…los de abajo
conocen el silencio, padecen el silencio,
mas no se callan”.
Julio Carmona
Mi rivesto di silenzio,
denudando per un attimo i ricordi del passato
affinché possano prendere luce e godere.
Se fosse facile,
con una sola parola gridata forte
cancellare
il silenzio di tante voci, di tanto dolore!
Il silenzio non è solo una parola,
magari sussurrata piano,
il silenzio ce l’hai nel cuore.
Si prenderanno per mano negli anni a venire,
il silenzio di chi non ha voce e il mio,
raccontandosi storie antiche
senza tempo.
In silenzio i fratelli amanti
uscirono dalle acque gelide del lago
per fondare l’ Impero del Sole.
Con gran baccano d’armi e di croci
giunsero dal mare orde di uomini feroci,
increduli al cospetto di cotanta bellezza,
accecati da tanta ricchezza.
E dopo il sangue e il ladrocinio
fu il silenzio…
Notte
Con calma, una pausa
Non è detto che tutto debba avere per forza un significato, ma sono proprio le cose apparentemente senza significato quelle che ci consegnano un messaggio.
E così è per gli incontri, quelli casuali, quelli senza senso, quelli che giungono improvvisi, per strada, da lontano, su di un treno, in un bar, in internet, incontri improvvisi e con un significato da svelare.
Giunge improvvisamente qualcosa o qualcuno che in sintonia con un mio pensiero mi ricorda che forse un po’ di “lentezza” non guasta, nei pensieri, come nelle azioni. E ioche ho sempre la sensazione di star perdendo un treno, mi fermo a riflettere che a volte anche solo pensare lentamente può dare serenità.
Rincorrendo da mattina a sera pensieri a cui indicare un cammino, messaggi da dedicare agli altri, impegno sociale e poesia, storie da raccontare e sogni da realizzare, tra decine di altre cose da fare si perde il senso del tempo e tutto diventa un affanno.
Con la paura che i versi traballanti di una poesia possano fuggire per non far più ritorno, non mi accorgo che a farli fuggire è proprio la fretta e l’ansia di renderli reali senza assaporarne del tutto l’impalpabilità….
In fondo anche il soldato dietro la sua trincea sa che di notte c’è un breve istante in cui può chiudere gli occhi e forse sognare perché il nemico sicuramente starà facendo altrettanto….
Mi dedico e vi dedico…
“Bisogna essere lenti come un vecchio treno di campagna e di contadine vestite di nero, come chi va a piedi e vede aprirsi magicamente il mondo, perche’ andare a piedi e’ sfogliare il libro e invece correre e’ guardarne solo la copertina. Bisogna essere lenti, amare le soste per guardare il cammino fatto, sentire la stanchezza conquistare come una malinconia le membra, invidiare l’anarchia dolce di chi inventa di momento in momento la strada.
Bisogna imparare a star da se’ e aspettare in silenzio, ogni tanto essere felici di avere in tasca soltanto le mani. Andare lenti e’ incontrare cani senza travolgerli, e’ dare i nomi agli alberi, agli angoli, ai pali della luce, e’ trovare una panchina, e’ portarsi dentro i propri pensieri lasciandoli affiorare a seconda della strada, bolle che salgono a galla e che quando son forti scoppiano e vanno a confondersi al cielo. E’ suscitare un pensiero involontario e non progettante, non il risultato dello scopo e della volonta’, ma il pensiero necessario, quello che viene su da solo, da un accordo tra mente e mondo.”
da “Il pensiero meridiano” – Franco Cassano
FOTO ITALO ARRIAZA
DOÑA SOLEDAD
La televisione spegne il flusso delle tue sensazioni.…spegni la televisione!
Immagine
La campagna
scivola lentamente
sotto il peso di un cielo freddo,
l’aria tersa
conferisce
limiti netti al paesaggio
che fugge via nella distesa.
Di eternità abbiamo vestito
i nostri ricordi,
e adesso eccoli qui
brillare di nuovi colori.
Nel mezzo
un tempo infinito
un’attesa paziente
che ha tracciato rughe
e dispiegato i sogni al vento.