84 anniversario della fondazione del Partito Comunista del Perú– Patria Roja

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Fondato il 7 ottobre del 1928 dal politico, scrittore e giornalista marxista José Carlos Mariátegui

http://www.pcdelp.patriaroja.org.pe/


Venti di pace in Colombia?

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di Annalisa Melandri per L’Indro* - 30 agosto 2012

Sottoscritto un accordo per iniziare dialoghi di pace tra Governo e FARC

VENTI DI PACE IN COLOMBIA?

Per ottenere dei risultati sono necessarie riforme strutturali nel Paese, come quella agraria integrale con garanzia per i colombiani di libero accesso alla terra

 

È stato Jorge Enrique Botero, giornalista colombiano direttore dei servizi televisivi del canale latinoamericano Telesur a sciogliere per primo il riserbo che circondava l’avvio di negoziati di pace tra le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC-EP) e il governo colombiano.

Il governo del presidente Juan Manuel Santos e le Forze Armate Rivoluzionarie dellaColombia (FARC) hanno appena sottoscritto un accordo per iniziare dialoghi formali di pace.Questo accordo è stato firmato a L’Avana e il suo contenuto sarà reso pubblico dal presidente Juan Manuel Santos che darà anche informazioni sull’agenda tematica dello stesso”, ha anticipato Botero lo scorso lunedì 27 agosto, confermando che il processo era già iniziato nel mese di maggio e che vede coinvolti come mediatori i governi del Venezuela, di Cuba, della Norvegia e del Cile aggiuntosi all’ultimo momento. Proprio a Oslo, ad ottobre, inizieranno le sessioni di dialogo. (altro…)


Elezioni Repubblica Dominicana su LatinoAmericando

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A LatinoAmericando, trasmissione che si occupa di America latina su  Radio Cooperativa, ho parlato con Gustavo Claros delle  elezioni in Repubblica Dominicana.

Ascoltabile  a questo link : http://www.radiocooperativa.org/sitonuovo/images/stories/audio/latinoamericando/2012/2012_05_24latinoamericando.mp3

Qui invece un breve intervento a “Prima di tutto” su Rai Radio 1 (min. 11.50)


Gunter Grass, non si perdona all’intellettuale che si occupi di politica

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Non si perdona allo scrittore Gunter Grass, l’aver scritto una poesia dal contenuto politico. Mi sembra una forma volgare e squallida di discriminazione e calunnia. Non si tollera che uomini di cultura abbiano  opinioni politiche?

Come dire: tu occupati del cielo,  che della terra ce ne occupiamo noi. E  senza essere antisemita, dico che questo gli  israeliani lo fanno molto bene…


Il Club dei Disadattati

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La revolución de la belleza o la belleza de la revolución?

fonte foto– Argeo

CLUB DEI DISADATTATI

Dov’è la museruola? Dove sono le manette?

Dove sono l’oppressione, la prigione, l’antro del tradimento?

Si potesse con questa rosa distruggere

il suo odioso potere e il malgoverno.

Con un martello e una falce, 

con il canto delle mie mani.

In questo nuovo oceano:

CLUB dei DISADATTATI?

Questa è la liberissima traduzione di una poesia che l’amico Julio Carmona, poeta e scrittore peruviano di grande talento (che ringrazio e abbraccio)  ha scritto dietro la mia esplicita richiesta, quella cioè di  dedicare alcuni versi al Club dei Disadattati. Lo spunto di partenza, nato casualmente su Facebook,  era : “se la realtà è questa, felice di essere una disadattata”.

Perché  “disadattato” o “inadeguato” che poi è quasi  lo stesso viene ripetuto spesso. In famiglia sopratutto e poi in società,  nel mondo del lavoro. Un disadattato è  “colui che non si adatta”.  A cosa? Alla società,  alle regole del gioco.

Un inadeguato è “uno che non si adegua”.  La stessa cosa.  Se  ci guardiamo intorno e vediamo quale è questa realtà  alla quale viene chiesto di ageduarci o di adattarsi, allora ebbene, felici di essere dei DISADATTATI!  Da lí il Club. Le iscrizioni sono aperte.

Sognatori e poeti, comunisti e scrittori di favole, trans, gay, e lesbiche, militanti, guerrilleros… fatevi avanti…

La versione originale in spagnolo e’ questa:

CLUB DE LOS DESADAPTADOS

¿Dónde, el bozal, las esposas,
La opresión o la prisión,
El antro de la traición,
Para hacer con esta rosa
La destrucción de su odiosa
Permanencia y mal estado,
Y un martillo o un arado
Con el canto de mis manos
En este nuevo oceano:
Club de los desadaptados?

(Julio Carmona)

 

 

 


La morte di Gheddafi e gli studenti italiani

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Pubblico volentieri la lettera di Alessandro Marescotti, redattore di PeaceLink,  a Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace. Alessandro e’ anche docente di Lettere di un Istituto Tecnico Industriale di Taranto. Vorrei che le scuole italiane fossero piene di insegnanti come lui.  Grazie Alessandro, la tua lettera mi ha commossa profondamente. Vorrei che i miei figli un giorno incontrassero maestri e docenti come te, di quelli che lasciano il segno. Io ho avuto questa fortuna, in Italia ma anche in un paesino sperduto della Colombia, dove ho capito perché in quel paese  fare il maestro può anche essere un mestiere pericoloso.(AM)

 

Lettera aperta a Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace

Oggi i miei studenti hanno detto cose terribili

L’epilogo vergognoso di questa vergognosa guerra richiede a mio parere una netta condanna della Tavola della Pace. A che e’ servito marciare da Perugia ad Assisi per ricordare Capitini se poi i ragazzi vedono torturare Gheddafi senza alcuna immediata presa di distanza di Napolitano e della stessa Tavola della Pace? Lo tsunami della “guerra giusta” oggi ha annichilito decenni di impegno di educazione alla pace e non possiamo continuare a fare finta di nulla.
25 ottobre 2011 - Alessandro Marescotti

Caro Flavio,
condivido in rete queste poche parole, spero sensate. Comunque scritte con il cuore e con sincerita’.

L’epilogo vergognoso di questa vergognosa guerra richiede a mio parere una netta presa di distanza da parte della Tavola della Pace.Marcia Perugia Assisi 2011

Come sai sono un docente e ti scrivo dalla mia aula scolastica, fortemente colpito dalle reazioni dei miei studenti di fronte alla fine di Gheddafi. (altro…)

Si se calla el cantor… (a Julián Conrado)

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http://refugioajulian.blogspot.com/

Si se calla el cantor…

Si se calla el cantor calla la vida
porque la vida, la vida misma es todo un canto
si se calla el cantor, muere de espanto
la esperanza, la luz y la alegría.

Si se calla el cantor se quedan solos
los humildes gorriones de los diarios,
los obreros del puerto se persignan
quién habrá de luchar por su salario.

HABLADO
‘Que ha de ser de la vida si el que canta
no levanta su voz en las tribunas
por el que sufre,´por el que no hay
ninguna razón que lo condene a andar sin manta’

Si se calla el cantor muere la rosa
de que sirve la rosa sin el canto
debe el canto ser luz sobre los campos
iluminando siempre a los de abajo.

Que no calle el cantor porque el silencio
cobarde apaña la maldad que oprime,
no saben los cantores de agachadas
no callarán jamás de frente al crimén.

HABLADO
‘Que se levanten todas las banderas
cuando el cantor se plante con su grito
que mil guitarras desangren en la noche
una inmortal canción al infinito’.

Si se calla el cantor … calla la vida.

 

Blog en solidaridad a Julián

 

 


Video inedito: il generale Mario Montoya con paramilitari dopo il massacro di Bojayá

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La Commissione Nazionale di Riparazione e Riconciliazione della Colombia lunedì ha presentato un video inedito nel quale appare il generale Mario Montoya, (ex capo  dell’ esercito del paese) nonchè attuale ambasciatore in Repubblica Dominicana, insieme ad alcuni paramilitari il giorno dopo il massacro di Bojayá avvenuto nel 2002 nella cittadina di Bellavista dove furono uccise 86 persone.
Per questo fatto fino a questo momento erano state ritenute responsabili le Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia).

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