A Don Pablo Neruda lo asesinaron…
il poeta e’ morto il 23 settembre 1973 … il suo autista assicura che fu assassinato
Il mondo secondo Monsanto
“Il mondo secondo Monsanto”, pubblicato da Arianna Editrice, è un libro inchiesta sulla multinazionale degli OGM che ha fatto il giro del mondo. Oltre 100.000 copie vendute e traduzioni in 11 paesi.
E’ stato scritto da Marie-Monique Robin che ha vinto il Premio Albert-Londres, il più prestigioso della stampa francese (1995). Giornalista, scrittrice e regista, è autrice di molti documentari che le sono valsi diversi riconoscimenti internazionali e di documentari ripresi in America Latina, Africa, Europa e Asia.
L’autrice ha condotto per tre anni importanti ricerche che l’hanno portata in America, Europa e Asia, a scoprire la poco nota storia dell’azienda Monsanto.
Avvalendosi di documenti inediti, delle testimonianze delle vittime, di scienziati e di uomini politici, il libro ricostruisce la genesi di un impero industriale che, grazie a una comunicazione menzognera, a rapporti di collusione con l’amministrazione nord americana, a pressioni e tentativi di corruzione, è divenuta la prima azienda al mondo produttrice di semi.
Il testo svela inoltre il ruolo giocato da Monsanto nell’estensione planetaria delle colture OGM, senza che ci sia stato alcun controllo serio relativo ai loro effetti collaterali sulla natura e sulla salute umana.
Il documentario analizza la questione degli OGM e dei brevetti sulle sementi geneticamente modificate e sui fertilizzanti chimici prodotti dalla multinazionale americana, che attualmente possiede il 90% degli OGM presenti nel mondo . Non solo: grazie alle testimonianze degli agricoltori e agli autorevoli interventi di esperti come Vandana Shiva, il film mostra l’innumerevole serie di cause che coinvolgono la Monsanto, già condannata per negligenza, frode, attentato a persone e cose, disastro ecologico e sanitario e utilizzo di false prove.
L’azienda, che si autodefinisce fautrice della “scienza della vita”, propone una propria filosofia secondo cui gli OGM sarebbero l’unico modo per nutrire i sei miliardi di persone presenti sulla Terra creando, allo stesso tempo, sementi sterili che vanno riacquistate ogni anno e resistenti ai soli erbicidi prodotti dalla Monsanto con l’unico scopo di non perdere il primato mondiale nel mercato.
Concludiamo con le parole di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food: ” Nelle campagne del mondo ci vogliono uomini, non multinazionali. Il cibo deve essere prodotto per essere mangiato, e non solo per essere venduto. Ne va della sovranità alimentare dei popoli; ne va della nostra libertà. Non ci è dato sapere quali saranno in futuro gli effetti degli OGM sulla salute dell’ambiente e delle persone, ma per ora è certo che essi sono di proprietà di multinazionali che mirano a controllare il nostro cibo su scala globale, per vendercelo alle loro condizioni. Il Mondo secondo Monsanto ci fa capire di più su questi processi perversi, e ci mette in guardia sul futuro del cibo”.
Thanks to http://www.youtube.com/user/enmdrui#g/u
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El dialogo de América — Salvador Allende con Fidel Castro– Parte 1 de 4
Sguardo sui funerali di Pinelli di Enrico Baj e petizione
Il 2 settembre l’opera di Baj “I funerali dell’anarchico Pinelli” rischia di ritornare nei bui scantinati dai quali è emersa dopo 40 anni solo recentemente.
Quest’opera, dall’indubbio valore non solo artistico, appartiene inequivocabilmente alla storia di Milano; una storia con la quale la città tutta deve sicuramente ancora confrontarsi.
Chiediamo una testimonianza diretta da tutta la cittadinanza affinchè l’opera rimanga fruibile a Milano negli anni a venire.
Un’opera d’arte è un modo per preservare la storia dalla sua riscrittura fissandola in una immagine.
Firmiamo per impedire che anche questo tassello ci venga strappato.
Chi dimentica le vittime,
Dimentica le ingiustizie,
Dimentica il presente.
Firma la petizione qui
Declaración final del Foro de Sao Paulo (video y texto)
LLAMAMIENTO:
LOS PUEBLOS DEL MUNDO UNIDOS POR VENEZUELA
Los pueblos de América Latina y el Caribe están viviendo hoy un cambio de época, tras la larga noche del neoliberalismo que convirtió a la región más rica del planeta en la de mayor desigualdad social.
Desde hace más de una década, un proceso histórico de restitución de la independencia de la región y de la soberanía de sus pueblos se ha puesto en marcha, comenzando a revertir el ruinoso despojo de sus recursos naturales, la desindustrialización forzosa, la flexibilización de las relaciones laborales, el aumento del desempleo, los recortes sociales y la degradación de las condiciones de vida de la población, que en la práctica han significado la negación de los derechos sociales más elementales como salud, educación y vivienda, en nombre del libre mercado y la globalización capitalista. (altro…)
Julian Assange entrevista Rafael Correa, presidente de Ecuador
Julian Assange entrevistó Rafael Correa recentemiente. En estos días Assange se encuentra en la embajada de Ecuador en Londres esperando que sea aceptado por ese país su pedido de asilo politico.
Aqui el link para ver el video con subtitúlos en italiano
Alerta Marcha Patriótica!
http://www.marchapatriotica.org/
100.000 PERSONE IN CORTEO A BOGOTÁ PARTORISCONO LA ‘MARCIA PATRIOTTICA’!
Fonte: Nuova Colombia
Dopo tre giorni di assemblee, dibattiti e delibere, che hanno visto protagonisti più di 4000 delegati in rappresentanza di oltre 1700 organizzazioni sociali, politiche e popolari di tutto il paese, e che si sono concluse con la formalizzazione del Consiglio Patriottico Nazionale quale organo di direzione del nuovo movimento Marcia Patriottica, una gigantesca manifestazione nazionale, che si è snodata da tre diversi punti di Bogotá, ha partorito questa nuova speranza per il popolo colombiano.
Oltre 100.000 persone, molte delle quali hanno attraversato per giorni le cordigliere, le selve e gli imponenti fiumi del paese andino-amazzonico per giungere nella capitale, hanno marciato sino ad una stracolma Plaza de Bolívar in cui contadini, lavoratori, studenti medi e universitari, donne, indigeni, senza tetto, venditori ambulanti, sfollati e difensori dei diritti umani hanno detto senza paura basta al regime oligarchico colombiano, al terrorismo di Stato e ad un ingiusto modello economico.
Significativa e variegata anche la presenza di delegazioni internazionali, che hanno portato la loro solidarietà a questo nuovo movimento politico e sociale che irrompe sulla scena nazionale: dal PSUV venezuelano al FMLN salvadoregno, dal MAS boliviano al Frente Amplio uruguayano, dal FSLN nicaraguense al PC cileno, dal MST brasiliano alla sinistra patriottica basca.
Uno dei tanti esponenti internazionali è Asier Altuna, rappresentante della Izquierda Abertzale, arrivata a Bogotá per partecipare alla “Marcha Patriótica por la segunda y definitiva independencia”. Con l’adesione a questa importante iniziativa la sinistra indipendentista basca ribadisce il suo impegno per la costruzione della pace, la democrazia e la giustizia in Colombia. Impegno già dimostrato con la partecipazione a diverse iniziative, come l’Incontro Internazionale per la pace e la soluzione politica del conflitto colombiano tenutosi a Losanna, in Svizzera, il Foro Colombia celebrato in marzo a Bogotá sulla situazione dei prigionieri politici o il ruolo giocato da Maite Aristegi nella liberazione unilaterale da parte delle FARC-EP degli ultimi militari prigionieri di guerra.
Alla Marcia Patriottica si sono uniti anche settori politici liberali colombiani, guidati da Piedad Córdoba e riuniti nella Izquierda Liberal en Marcha, così come il Partito Comunista Colombiano e i Colombiani/e per la Pace , tra gli altri.
La Marcia Patriottica, che ha una vocazione di potere ed un carattere antimperialista, anticapitalista ed unitario, sarà un fattore determinante nella lotta per la soluzione politica del conflitto sociale ed armato colombiano, propedeutica alla costruzione della pace con giustizia sociale.
Unai Aranzadi: “Nosotras, centroamericanas”
Presentato al Festival del Cinema Latino di Chicago il documentario del produttore e giornalista basco Unadi Aranzadi “Nosotras, las centroamericanas” (Noi, le centroamericane).
Secondo le Nazioni Unite, l’ America centrale e’ la regione del mondo dove si registra il maggior indice di violenza contro le donne. Rispetto a questa realtà i mezzi di comunicazione affrontano il tema in modo morboso e sensazionalista, ciò nonostante, in questa analisi documentale, il produttore e giornalista Unadi Aranzadi denuncia che ben oltre il patriarcato, esiste un sistema economico ingiusto che rende possibile e facilita la violenza contro le donne.
“Resistencia” il film
produzione statunitense — www.theresistenciathefilm.com
Niños incomodos: Mexico ya tocó fondo
“Si este es el futuro que me espera, no lo quiero. Basta de trabajar para sus partidos y no para nosotros. Doña Josefina, Don Andrés Manuel, Don Enrique, Don Gabriel, se acabo el tiempo. México ya tocó fondo. Solo van a ir por la silla o van a cambiar el futuro de nuestro país.”
E’ il video provocatorio con il quale la società civile messicana cerca di lanciare un messaggio ai candidati politici alle prossime elezioni presidenziali. La realtà messicana in un videoclip di 4 minuti girato completamente da bambini.