30 agosto: Giornata Internazionale del Detenuto Scomparso

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IL DIRITTO A NON SPARIRE

di Annalisa Melandri, in esclusiva per L´Indro *

30 agosto 2012

Dal 2006 stipulata la convenzione ONU: “un oltraggio alla dignità umana”. Ma i desaparecidos esistono ancora, in Messico e in Colombia

Istituita dal Gruppo di lavoro delle Nazioni unite sulle Sparizioni Forzate o Involontari l’anno scorso, si celebra oggi la seconda giornata internazionale delle Nazioni Unite dedicata al ’detenuto scomparso’ la vittima per eccellenza delle sparizioni forzate.

Si intende per sparizione forzata “l’arresto, la detenzione, il sequestro o qualsiasi altra forma di privazione della libertà che sia opera di agenti dello Stato o di persone o di gruppi di persone che agiscono con l’autorizzazione, l’appoggio o la acquiescenza dello Stato, seguita dal rifiuto di riconoscere tale privazione della libertà o dall’occultamento della sorte o la dimora della persona scomparsa, sottraendola così alla protezione della legge” (Art.2 della Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate).

Definito dalle Nazioni Unite come “oltraggio alla dignità umana” e considerato fin dal 1983 crimine contro l’umanità dall’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), è pertanto imprescrittibile e continuato, senza possibilità di indulto o amnistia. (altro…)


Testo dell’accordo generale tra governo colombiano e guerriglia delle FARC

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Fonte: Associazione Nuova Colombia 

I delegati del Governo della Repubblica della Colombia (Governo Nazionale) e delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP):

come risultato dell’Incontro Esplorativo che ha avuto luogo all’Avana, Cuba, tra il 23 febbraio e il 26 agosto 2012, e che ha contato sulla partecipazione del Governo della Repubblica di Cuba e del Governo della Norvegia come garanti, e con l’appoggio del Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela come facilitatore logistico ed accompagnante;

con la decisione mutua di porre fine al conflitto come condizione essenziale alla costruzione di una pace stabile e duratura, ascoltando il clamore della popolazione per la pace e riconoscendo che:  (altro…)


Pablo Milanés canta per la Marcha Patriotíca

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Pablo Milanés, popolare cantautore cubano, fondatore con Silvio Rodriguez  della Nuova Trova Cubana, accompagna  a Cartagena de Indias   gli oltre 10 mila  giovani colombiani che si sono riuniti  nella città caraibica colombiana  per organizzare il primo  Cabildo Nacional de Juventud (Consiglio Nazionale della Gioventù) organizzato dal movimento popolare Marcha Patriotíca. (altro…)


Julian Assange: unità e determinazione nella risposta alla repressione

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“… Se  Bradley Manning realmente ha fatto quello di cui è accusato, è un eroe, un esempio per tutti noi, uno dei più importanti prigionieri politici del mondo.

Bradley Manning deve essere liberato.

Mercoledì scorso  Bradley Manning ha trascorso il suo 815° giorno in carcere senza proceso. Il periodo  massimo concesso dalla legge sono 120 giorni.

Giovedì scorso, il mio amico NabellRajab è stato condannato a tre anni per un tweet. (altro…)


Incendio a Marina di Grosseto

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Con la pineta di Marina di Grosseto brucia una parte di vita mia. Bastardi.


Sguardo sui funerali di Pinelli di Enrico Baj e petizione

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Il 2 settembre l’opera di Baj “I funerali dell’anarchico Pinelli” rischia di ritornare nei bui scantinati dai quali è emersa dopo 40 anni solo recentemente.
Quest’opera, dall’indubbio valore non solo artistico, appartiene inequivocabilmente alla storia di Milano; una storia con la quale la città tutta deve sicuramente ancora confrontarsi.

Chiediamo una testimonianza diretta da tutta la cittadinanza affinchè l’opera rimanga fruibile a Milano negli anni a venire.

Un’opera d’arte è un modo per preservare la storia dalla sua riscrittura fissandola in una immagine.
Firmiamo per impedire che anche questo tassello ci venga strappato.

                                                          Chi dimentica le vittime,
                                                          Dimentica le ingiustizie,
                                                           Dimentica il presente.

Firma la petizione qui


Berta Cáceres: attivista, femminista, ribelle “folle e sana”

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Berta Cáceres

di Annalisa Melandri

Berta Cáceres, attivista, femminista, ribelle “folle e sana nell’idea del superamento dei  limiti dell’immaginazione” come la descrive la militante e giornalista argentina Claudia Korol, è la cofondatrice e leader del COPINH , il  Consiglio Civico delle Organizzazioni Popolari e Indigene dell’Honduras. Appartiene all’etnia lenca[1], quella che maggiormente si oppose  alla dominazione spagnola in Honduras e che oggi continua in resistenza per la difesa del territorio e delle risorse naturali. Forse per questo o per essere figlia di una storica attivista del paese, Berta ha sangue ribelle nelle vene. Durante il colpo di S (altro…)


Firma anche tu contro l’ergastolo!

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Carmelo Musumeci e’ in carcere da 21 anni, condannato all’ergastolo ostativo. In carcere si è laureato in Giurisprudenza ed è diventato scrittore. Porta avanti la battaglia per l’abolizione dell’ergastolo affiancato dalla Comunità  Papa Giovanni XXIIIQui  un bell’articolo su Carmelo.

www.carmelomusumeci.com

Proposta di iniziativa popolare
per l’abolizione della pena dell’ergastolo (art.22 Codice Penale)

La nostra Costituzione stabilisce:
Articolo 27– Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Articolo 50 - Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alla Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità. 

L’ergastolo è più atroce che qualsiasi altra pena perché ti ammazza lasciandoti vivo ed è una pena molto più lunga, dolorosa e disumana, della normale pena di morte. Spesso un ergastolano, un uomo ombra, pensa di essere morto pur essendo vivo, perché vive una vita senza vita. Nessun essere umano dovrebbe tenere un altro uomo chiuso in una gabbia per tutta la vita. Ad una persona puoi levare la libertà, ma non lo puoi fare per sempre, per questo l’ergastolo, “La Pena di Morte Viva”, è più atroce e inumana di tutte le altri morti.
Poi in Italia esiste l’ergastolo ostativo ai benefici penitenziari (art. 4 bis O.P.) che esclude l’accesso alle misure alternative al carcere, rendendo questa pena un effettivo “fine pena mai” e t’impone di scegliere fra due mali: o stai dentro fino alla morte o metti un altro al posto tuo.
E ci vuole tanta disumanità e cattiveria per far marcire una persona in cella per sempre, perché quando non si ha nessuna speranza è come non avere più vita. Continuare a tenere dentro una persona quando non è più necessario è un crimine contro l’umanità. Ogni persona dovrebbe avere diritto ad una speranza e per tutti ce n’è una, ma non per gli uomini ombra.

Se tu sei d’accordo che un ergastolano debba uscire perché lo merita e non perché usa la legge per uscire dal carcere e che una pena senza fine è una vera e propria tortura che umilia la giustizia, la vita e Dio,

se tu pensi che un uomo non possa essere considerato cattivo e colpevole per sempre e che una pena per essere giusta debba avere un inizio e una fine, perché una condanna che non finisce mai non potrà mai rieducare nessuno, (altro…)


Berta Cáceres, activista, feminista, rebelde “loca y sana”

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Berta Cácerees

 

por Annalisa Melandri

Berta Cáceres, activista,  feminista, rebelde y “loca y sana a la hora de pensar como forzar los límites de la imaginación” como la describe la militante  y periodista argentina Claudia Korol,  es la cofundadora y líder del COPINH, el Consejo Cívico de Organizaciones Populares e Indígenas de Honduras. Pertenece  a la población lenca, la que más resistencia opuso a la dominación española en Honduras y  que hoy en día sigue en resistencia por la defensa del territorio y de los bienes naturales. Quizás sea por eso o por ser hija de una luchadora histórica del país, Berta  lleva la rebeldía en su sangre.  Durante el golpe de estado del junio 2009 ha sufrido persecución y cárcel. Es una luchadora incansable no solamente por los derechos de las poblaciones indígenas, también  por la defensa de los  derechos  humanos en su totalidad y es una de las representantes más reconocidas de la izquierda latinoamericana y del movimiento feminista. Ha recibido recientemente en  Alemania el premio “Shalom” otorgado cada año a “quienes luchan por la justicia y por la paz en el mundo y muchas veces arriesgan su vida a causa de su compromiso”.

Esta entrevista a Berta Cáceres ha sido realizada en Tocoa, Bajo Aguán  en febrero de 2012, a la víspera del Encuentro Internacional por los Derechos Humanos en solidaridad con Honduras.

 

 A.M. Berta, al ver los desafíos que tienen que enfrentar hoy en día  las  organizaciones indígenas en la sociedad moderna, estas  parecerían  ser el anillo  más débil de la cadena social.  ¿Cómo  viven los pueblos indígenas en Honduras en el 2012?

B.C. - ¡Yo no  diría  que somos débiles,  somos fuertes! A  pesar de 500 años de lucha,  (altro…)


¡Únete a la Marcha!

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La Marcha Patriótica trata de rediseñar un país con los colores  de la solidaridad, de la soberanía, de la paz, de las comunidades indígenas y campesinas, las afrodiscendientes, con los colores vivaces de los jóvenes y estudiantes, en fin con todas las tintas del pueblo colombiano.

Y es indudablemente un bonito paisaje lo que está pintando… (A.M.)


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