Tragedia di migranti in mare in Repubblica Dominicana: solo persone con “spirito di avventura”.
Oltre 50 morti e una decina di scomparsi. E’ il tragico bilancio dell’ ennesimo viaggio della speranza che i migranti della Repubblica Dominicana compiono in imbarcazioni di fortuna tentando di raggiungere le coste di Porto Rico in cerca di una vita migliore. Le due isole sono divise dal Canale della Mona, circa 60 miglia (111 km.) estremamente pericolose per la presenza di forti correnti e la convergenza di quattro venti. (altro…)
Femminicidio e violenza di genere in Repubblica Dominicana: emergenza nazionale
Nella Repubblica Dominicana, i numeri della violenza contro le donne fanno venire i brividi. Sono già 211 i femminicidi commessi dall’inizio dell’anno. L’ultimo proprio oggi, Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Una giovane di appena 16 anni è stata uccisa a coltellate dal suo convivente ad Haina, non lontano dalla capitale Santo Domingo, proprio mentre vari settori e associazioni della società civile stavano marciando verso il Palazzo Nazionale chiedendo al governo di dichiarare lo stato di “emergenza nazionale” per l’elevato numero di femminicidi che si stanno registrando nel paese. Parliamo del fenomeno con la D.ssa Lourdes Contreras, coordinatrice del Centro di Studi di Genere dell’università INTEC, Istituto Tecnologico di Santo Domingo.
Di Annalisa Melandri/Héctor de la Rosa
Santo Domingo, 25 novembre 2011
D.ssa Contreras ci potrebbe fornire alcuni dati sulla violenza contro le donne nel paese, anche rispetto all’ America latina e centrale?
La Repubblica Dominicana è stata classificata come uno dei paesi con i più alti indici di violenze contro contro le donne, anche in relazione alla quantità di popolazione. Ci troviamo al primo o secondo posto insieme al Messico e al Guatemala. Dall’ inizio dell’ anno ad oggi sono state 210 le donne uccise dai loro compagni, ex compagni e uomini con i quali hanno avuto alcun legame intimo. (altro…)
Repubblica Dominicana: Amnesty International denuncia gravi violazioni dei diritti umani da parte della polizia.
Repubblica Dominicana: Amnesty International denuncia gravi violazioni dei diritti umani da parte della polizia.
di Annalisa Melandri* — www.annalisamelandri.it
3 novembre 2011
“Con il calcio della pistola il tenente mi ha dato un colpo alla tempia e sono svenuto. Mi ha lasciato cadere ripetutamente sulla marmitta bollente della sua moto. Questo me lo ha raccontato un amico che era presente perché io avevo perso i sensi e non me ne rendevo conto. Il giorno dopo quando mi sono svegliato ero ammanettato in caserma con il corpo ricoperto di bruciature e il sangue che mi colava dall’orecchio e dal naso.” E’ quanto ha raccontato Eduardo Hernandez Portoreal, 33 anni, alla delegazione di Amnesty International che nei giorni scorsi si trovava in Repubblica Dominicana per la presentazione del rapporto sulle violazioni dei diritti umani da parte delle forze dell’ ordine nel paese.
Il rapporto (scarica qui) di 77 pagine è chiarissimo fin dal titolo “ Callate si no quieres que te matemos” (Stai zitto se non vuoi che ti ammazziamo)” : in Repubblica Dominicana la Polizia Nazionale commette abusi di varia natura, tortura e uccide a sangue freddo e in almeno due casi si è resa responsabile di sparizione forzata di persone, un crimine contro l’umanità. Queste conclusioni sono il frutto delle tre visite che la ONG ha compiuto tra il 2009 e il 2011 analizzando violazioni dei diritti umani commesse tra il 2005 e il 2011. (altro…)
A Santo Domingo violenti scontri tra polizia e studenti.
E’ di per lo meno 24 feriti, 4 dei quali poliziotti, il bilancio degli scontri avvenuti nella giornata di ieri a Santo Domingo, in Repubblica Dominicana, tra studenti universitari e forze di polizia dovuti alla notizia della mancata approvazione in bilancio della voce che destinava il 5% del Prodotto Interno Lordo all’ università statale.
E’ stato approvato infatti ieri dalla Camera dei Deputati, con 83 voti a favore e 57 contrari, in una seduta definita “lampo”, il bilancio generale della nazione per il 2012. Non sono passati tuttavia il 4% del Prodotto Interno Lordo da destinare all’educazione come previsto dalla legge n. 66/97 e il 5% per l’università statale, l’ Università Autonoma di Santo Domingo (UASD). (altro…)
Il Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) in Repubblica Dominicana “purga” i suoi migliori ricercatori.
Il Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) in Repubblica Dominicana “purga” i suoi migliori ricercatori.
Quale sviluppo in Repubblica Dominicana? Mancato rinnovo di contratti nell’Ufficio per il Rapporto sullo Sviluppo Umano (ONU) per aver dimostrato, dati alla mano, il fallimento del modello neoliberista imposto dalle politiche economiche dell’attuale governo.
E’ noto che quando in Repubblica Dominicana si parla di “sviluppo”, generalmente ciò che si intende è lo “sviluppo” dei capitali dell’ oligarchia del paese, formata da appena una decina di famiglie e che detiene il potere economico e finanziario. Tuttavia non si tratta solo di questo, ma anche dello “sviluppo” delle multinazionali straniere che considerano questo angolo di Caribe ancora alla stregua di terra di conquista (e che sono in questo senso gentilmente favorite da un pugno di politici corrotti) e dello sviluppo visto secondo la prospettiva distorta del Fondo Monetario Internazionale che ha appena ricattato il paese per mezzo di un pacchetto fiscale pesante e inopportuno.
Parlare invece di sviluppo sociale e umano in Repubblica Dominicana effettivamente non è semplice e tale difficoltà è visibile e si percepisce molto bene per esempio uscendo dai grandi alberghi o dai resort che nascono come funghi in tutto il paese favoriti dalle vendite a basso prezzo di terre statali e dalle politiche neoliberali che favoriscono gli investimenti e i capital stranieri .
Deve essere per questo motivo che la direzione del Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite (la sigla in inglese è UNDP) non ha rinnovato i contratti di lavoro in scadenza alla fine di giugno, a due dei più validi collaboratori e ricercatori dell’Ufficio per il Rapporto per lo Sviluppo Umano, da sempre impegnati nella difesa degli interessi dei settori del paese più deboli economicamente. Si tratta dei noti economisti Miguel Ceara Hatton coordinatore dell’ Ufficio per il Rapporto sullo Sviluppo dell’ UNDP e di Pável Isa Contreras coordinatore dei progetti dei rapporti provinciali dello Sviluppo Umano dello stesso gruppo di lavoro. (altro…)