Chiunque abbia un minimo di buonafede può andarsi a leggere – uno per uno, riga per riga – I links tanto meticolosamente elencati da Annalisa. Ed in ciascuno troverà un’elementare verità. Ovvero: che Uribe, spinto dalle emozioni che hanno accompagnato la marcia di Moncayo, ha fatto una proposta – una piccola apertura, per l’appunto, da qualcuno degli osservatori citati, ad esempio, da El Universal, addirittura definita “audace” – che tuttavia era estremamente difficile venisse accettata dalle Farc. Il che è esattamente quello che, in un articolo senz’infamia e senza lode, ha scritto Cotroneo. La mia impressione è che Annalisa abbia – si tratta d’un vecchio e, per restare in tema, cialtronesco trucco — accumulato fonti e citazioni fasulle (o meglio, vere, ma tutt’altro che in sintonia con la tesi che avrebbero dovuto convalidare) per dimostrare ai più pigri e superficiali (quelli che non si prendono la briga di andare a leggere gli articoli) una ragione che non ha. Il problema – ribadisco — è che in questo blog si tende, molto più che a denunciare la cattiva informazione propinata dai giornali, a fare campagna (non so se per personale risentimento o per stupidità) contro alcune persone. E questo spiega il “velo pietoso”, del tutto a sproposito invocato contro Cotroneo. Un po’ più di serietà non guasterebbe.

Cavallini, ci vuole tanta malafede per dire che i link non hanno attinenza con “le tesi” etc etc. Ci vuole tanta superficialità per dire che Uribe “spinto dalle emozioni” ha fatto una proposta audace. Fare una proposta inaccettabile in partenza per poter dire poi che “le FARC” non vogliono la pace è degno di Uribe. Il velo pietoso lo stenderei a questo punto su questo tu ultimo commento in cui, rispettando in pieno la migliore tradizione di Palumbo, quando non sai cosa dire passi alle offese personali, cialtrona, stupida, etc etc la lista ormai si allunga, ma non importa.
Sempre cordiali saluti.

Cara Annalisa, non facciamola lunga. Tutti quelli che ritengano che lo sforzo valga la pena, possono leggersi gli articoli che tu hai raffazzonato e, quindi, compararli – al di sotto del “velo pietoso” – con il modestissimo ma onesto articolo di Cotroneo, constatando come, mutatis mutandi, dicano la stessa e del tutto ovvia cosa. Vale a dire: che Uribe ha – più o meno strumentalmente – lanciato una proposta (o una “piccola apertura”) destinata tuttavia a non essere accettata dalle Farc. Altrettanto modesto (ma molto meno onesto dell’articolo di Cotroneo) è invece quello che scrivi tu, Annalisa, quando, con piuttosto penosa furbizia, attribuisci a me un giudizio – quello che definisce “audace” la proposta di Uribe – espresso invece proprio da uno di quegli “osservatori” che, a tuo dire, avevano all’unisono sbeffeggiato il presidente e sbugiardato Cotroneo. Restano da capire – anche se ti confesso che la cosa m’interessa molto poco – i motivi di questa antipatia nei confronti del giornalista del Corriere. Con il consueto linguaggio da trivio, Reynamiranda afferma che non si tratta di risentimento personale. Ed io le credo. Non resta, a questo punto, che considerare l’altra ipotesi: quella della stupidità. O qualche altra ragione che non conosco, ma che intuisco essere piuttosto meschina. Che facciamo? Tendiamo un velo pietoso?

…Ancor più sintetico, per Massimo.
Guarda mi importa di meno la memoria del Cavallini.
Resta il fatto che qualcuno in questo blog ha dato del cialtrone a Cotroneo, e considerato che sei l’unico in buona fede ho voluto verificare i link postati da Annalisa. Giudizio pertinentissimi, oltrechè azzeccati.
Bene Annalisa, oltre ad essere una sgozzatrice di infanti sei pure accidiosa e superficialotta, al contrario dell’obbediente Cavallini.
Il fulcro dell’articolo di Cotroneo é ” apertura alle Farc”?
E in questo caso solo lui ha visto un’apertura alle Farc, oppure abile mossa mediatica di Uribe?

Una precisazione. La definizione di “audace” della proposta di Uribe, non è stata fatta da El Universal come Cavallini dice, ma da Luis Carlos Restrepo, alto Commissario per la Pace, cassa di risonanza del presidente.
El Universal dopo aver titolato: “La proposta fatta da Uribe alle Farc non è accettabile dicono analisti colombiani” cita tra le altre opinioni anche quella di Restrepo. Una cosa credo sia citare una fonte in una articolo altra dare un tono con opinioni personali di chi scrive. Cavallini se volevo che nessuno leggesse i link ti averei risposto fra i commenti che ne dici? I miei link, non avevano l’intenzione di sbugiardare Cotroneo il quale nel suo articolo ha espresso una sua opinione anche se molto discutibile, ma piuttosto volevano solamente sbugiardare questa tua affermazione: “Io in questi giorni ho letto pressoché tutta la stampa colombiana. E tutti hanno definito, per l’appunto, una “apertura” la proposta di Uribe”. Stendiamo questo velo pietoso che è meglio, và.

Tutto questo è molto divertente. Se volete continuare a credere che Cotroneo abbia scritto qualcosa di terribile e che tutti i link citati da Annalisa lo abbiano clamorosamente colto in fallo, continuate pure. Anzi: continuate pure a credere che Cotroneo sia una forza del Male (poiché solo in questo quadro si spiega, in questo contesto, l’attacco ad un articolo assolutamente insignificante). Ognuno ha diritto alle sue fobie ed alle sue superstizioni, anche le più sciocche. Io continuerò a credere che una lettura appena razionale di tutti gli articoli – quelli dei giornali citati da Annalisa e quello di Cotroneo – null’altro riveli, con marginali differenze, che la stessa, banalissima cosa. Ovvero: come, sull’onda delle emozioni suscitate dalla marcia di Moncayo, Uribe abbia lanciato una proposta o una “piccola apertura” destinata ad essere respinta dalle Farc. Tutto qui. Ho letto e riletto tutto il materiale e sono convinto che non si possa arrivare che a questa – peraltro del tutto elementare – conclusione. E resto dell’opinione – tornando alla questione che è all’origine del dibattito (se dibattito si può chiamare il nostro) – che se si vuole denunciare la cialtroneria con cui i media italiani affrontano le tematiche internazionali sia bene evitare di commettere il medesimo peccato. Specie se ingigantito dal fanatismo ed alla tendenza al linciaggio personale di cui, in questo blog, c’è una pericolosa abbondanza. E, a questo punto, credo sia davvero giunto il momento di stendere il proverbiale velo pietoso.

Scusate la postilla, ma per una colpevole distrazione, non ho notato come, nell’ultima parte del suo intervento, Annalisa – mai avara in materia di ipocrisia — abbia scritto che non era sua intenzione “sbugiardare Cotroneo”. Con il che quantomeno implicitamente ammette che non v’era nulla di sbugiardabile. Esattamente quello che ho sostenuto io nell’intervento che Annalisa ha – questa volta sì intenzionalmente – “sbugiardato” attraverso i suoi link. Come si vede siamo ormai al teatro dell’assurdo. E credo che, a questo punto, nemmeno il velo pietoso abbia più un senso.

C’ha n’età Nicolini… come Cavallini!

Tutto somiglia molto a alla fine della seconda guerra mondiale quando il presidente americano, non ricordo il nome, di quei tempi, propose un ultimatum ai giapponesi facendo pretenzioni inutili e incomprensibili, infatti lo scopo principale dell’allora presidente gringo non era certo la pace, ma il poter provare al mondo quanto forti erano gli americani … lo fecero con le due bombe atomiche: si sarebbe potuto evitare, ma la voglia di imperialismo non ha rivali.
Ora: cosa vorra Uribe dalle Farc, o meglio, cosa vuole che noi pensiamo quando fa proposteinaccettabili in un tentativo di dialogo che sembra destinato a morire???