Adriano Sofri: La notte che Pinelli

1 commento

“È la vecchia storia del ferroviere anarchico che venne giù dalla finestra del quarto piano della Questura di Milano. Quarant’anni fa, più o meno. Quelli che allora c’erano, ciascuno a suo modo, credono di saperla. Be’, non la sanno. In nessuno di quei modi. Figurarsi quelli che non c’erano. Figurarsi una ragazza di vent’anni, di quelle che fanno le domande. Anch’io credevo di saperla. Poi ho ricominciato daccapo”. A. S.
 
Ci sono giorni in cui un intero paese resta senza respiro… Il 12 dicembre fu un giorno – una sera – così. Si sentì che la vita non sarebbe stata più la stessa, che c’era stato un prima, e che cominciava un dopo. …
 
La televisione aveva due canali, ed era in bianco e nero:lo sarebbe stata ancora fino all 1977. Servirebbe di più raccontarti quanto, e soprattutto come si fumava, nel dicembre del 1969…
 
C’e’ una stanza al quarto piano della Questura di Milano, è di Luigi Calabresi, un giovane commissario dell’Ufficio Politico, ha solo 32 anni. C’è un interrogato, un ferroviere di 41 anni, Giuseppe Pinelli. Sono presenti altri quattro sottufficiali di polizia, e un tenente dei carabinieri. Fumano tutti. Sono lì da ore, è quasi mezzanotte…
 
Autore: Adriano Sofri
Titolo: La notte che Pinelli
Collana: La memoria
Num. di collana: 772
Anno: 2009
ISBN: 88–389-2371-X
Pagine: 304
Prezzo: 12.00 Euro
  1. avatar
    bob ha detto:

    Dodici euro buttati

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