Tragedia aerea Air France
12 commentiScritto il 1 giu 2009 | 12 commenti | | In: Briciole/Migas, dblog
Da assoluta ignorante in materia c’è una domanda che mi sto ponendo in queste ore: perchè se si sa (e credo che l’evenienza oggi sia abbastanza prevedibile) che durante il volo si incontrerà una forte turbolenza, si lascia partire lo stesso un volo? E se invece il pilota viene informato a volo iniziato, perchè non può decidere di tornare indietro o dirottare l’aereo ad altra destinazione più sicura? Giro le domande, forse ingenue, ai più esperti fra voi…
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Annalisa scusa l’OT, l’argomento che tratti meriterebbe serie considerazioni ma io voglio solo segnalarti un commento apparso sul sito di Cubanite:
“Il pazzo, quello che si divide tra italia e cuba, adesso sta sporcando anche un altro blog, quello di Annalisa Melandri, un blog veramente ben fatto che parla di sud america e altro. Ma questo i*******e nazi-comunista, si faccia una ragione i suoi blog non funzionano per colpa sua, non vada a rovinare quelli degli altri, condotti da persone intelligenti e capaci a differenza tua.“
Tu pensi che il sottoscritto sporchi e rovini il tuo blog? Se sì dimmelo chiaramente che vedrò di scusarmi e togliere il disturbo. E prova ad immaginare chi è il frequentatore del tuo blog che scrive questi capolavori, non è difficile capirlo.…
P.s. Il sottoscrito è intervenuto su Cubanite dopo due anni di assenza solamente perchè è stato informato che su quel sito venivo agredito a mia insaputa. Ho chiesto al titolare di prendere provvedimenti ma purtroppo sembra abbia tutt’altre intenzioni. Lo schifo che si legge su quel blog finito in mano a quattro fascisti che scrivono all’infinito le stesse frasi odiose di sempre, probabilmente lo appaga. Chiunque osi contrastare le loro folli tesi viene identificato con il sottoscritto ed insultato volgarmente. Malgrado avesssi manifestato al titolare la mia stima ed avergli chiesto di far cessare l’aggressione nei miei confronti, e cosa molto più grave di mia moglie, da parte di personaggi che hanno prima aggredito il mio blog con frasi irripetibili, con minacce di stampo mafioso fino alle minacce fisiche ed all’oltraggio nei riguardi di mia moglie che mai ha scritto una parola ne sul mio blog ne tantomeno sul suo, lui se ne è lavato le mani dedicando solo dopo molti giorni poche frasi con giustificazioni al limite del ridicolo. Ovviamente ora la mia stima nei suoi confronti è venuta meno. Ma non credano queste sottospeci di esseri umani di intimidirmi, il vedere tanta ignoranza degenerare in odio è un’ulteriore stimolo a proseguire la lotta per la costruzione di una società dove certi aborti umani non abbiano più a ripetersi.
Caro Elio, grazie per la segnalazione.
Ho sentito ieri l’intervista di un giornalista della CNN spagnola a un esperto aeronautico. Il giornalista faceva esattamente la stessa domanda che hai fatto tu, e che avrei fatto io. L’esperto ha risposto che le turbolenze non rappresentano un pericolo e l’aereo è un mezzo sicurissimo, studiato per affrontare turbolenze anche molto pesanti. Tempo fa avevo seguito un corso per superare la paura dell’aereo (che non mi è passata, non per colpa del corso) e ci era stato detto lo stesso: le turbolenze in quota non rappresentano un pericolo. Se no, gli aerei non volerebbero. Con questa, rassicurante certezza ero vissuta finora. Il terrificante incidente di Air France mette in forse tutto. E la domanda ulteriore che farei io è questa, da assoluta profana: “Ma perché il pilota è andato a ficcarsi dentro un cumulonembo?”.
Non è che ci stiamo scordando che per quanto sia necessario fare tutte le domande e prevenire il più possibile, è nella natura delle cose che ci sia un imponderabile? Dico, proprio come approccio “filosofico”: darsi da fare verso il rischio zero ma non credere sul serio che esista.
saluti
Ben venga l’approccio filosofico, ma resta valida la domanda: perché il pilota si è ficcato dentro una turbolenza da lui stesso definita molto pericolosa? E perché se le turbolenze pericolose sono prevedibili l’aereo non le evita o non evita di partire? L’imponderabile è nella natura delle cose ma anche cercare di capire, soprattutto in casi come questo.…
Si, fatalismi a parte, si sa che il rischio zero non esiste nemmeno in una passeggiatina al parco, mi chiedevo piuttosto se non accada che per rispondere a logiche di profitto si decida di rischiare anche quando il rischio è un po’ più di zero. Chi si metterebbe in macchina se non per motivi di massima urgenza, se sapesse che nel tragitto stabilito scoppierà una tempesta di neve? Certo che rimandare la partenza di un aereo con 300 passeggeri non deve essere facile, ma altra domanda, se i passeggeri fossero informati della tempesta lungo il viaggio, quanti potrebebro decidere di rimandare la partenza ? A questo punto io e Gabriella sicuramente
Baci a tutti e due.
. saremmo le uniche, credo.….un abbraccio a voi.
Annalisa,
il rischio nell’incontrare una turbolenza di aumentare quella “probabilità zero” ad uno zero meno tondo è.…quasi zero.
E’ come risolvere un passaggio qualsiasi nel bel mezzo della teoria ristretta mettendosi a discutere. “ma secondo te il tempo rallenta sul serio all’aumentare della velocità? Ma siamo proprio sicuri?” e via con i discorsi da parrucchiere…
dai Annalisa lascia stare la logica del profitto.
Non conciliare metodi di ragionamento che non hanno nulla in comune.
e comunque…la relatività generale te la ritrovi anche sull’aereo o su satelliti. Ciaoooo
http://www.inrim.it/res/tf/download/relativita.pdf
Caro Luca, prendo per buono quello che mi dici. Ma il link che mi hai segnalato non lo leggo proprio… Bello il sito, era da tanto che non lo visitavo. Ciao.
mi pareva che non mi beccavo del fatalista (ma lo avevo detto già io che la domanda restava valida!). mi devo essere contagiato vivendo qua. da una paranoide però lo accetto volentieri! ;D
cmq si era capito da che parte andavi a parare nel post; volendo c’è anche una lettura sospettosa della teoria dell’errore umano: salvare il sedere ad airbus industrie. tu e gabriella siete chiaramente complici del complesso aeronautico!
saluti
Beh ci sta tutta la tua lettura sospettosa, con la storia dell’errore umano in Italia almeno stanno sistemando la questione delle morti sul lavoro.
tutto è possibile. ma non è mia la lettura, io sono più naif.
saluti.