Con i movimenti sociali in resistenza, contro il golpe in Honduras

1 commento

rompiamo il silenzio mediatico!
Un momento di informazione e di approfondimento su quello che succede in Honduras dopo il colpo di stato. Solo media di movimento fanno girare informazioni, mentre quasi nulla passa nell’informazione “ufficiale”. Quindi l’iniziativa nasce per dare una opportunità informativa  dando voce ed un contributo alla resistenza honduregna. E concentrando il nostro sguardo in basso e a sinistra, “giriamo” la richiesta  di sostegno che viene dai movimenti sociali honduregni allargandola alla città, quella che ogni giorno resiste e lotta per la democrazia vera, la libertà e la giustizia, qui da noi e in ogni parte del mondo. E’ quindi anche nell’ottica di attivare un percorso condiviso, che questa iniziativa prende corpo.… sperando che con il contributo di tutt@ possa arrivare ai compagni e alle compagne honduregn@, il nostro… “no estan solos!”

promuovono: comitato Carlos Fonseca, associazione Ya Basta Moltitudia, associazione Italia Nicaragua, Centri Sociali in Action, Strike SPA, Horus Liberato 2.0, Ex 51, Cantiere Sociale Tiburtino, Ex SNIA, .…

Venerdi 23 ottobre
EX SNIA Via Prenestina 173

dalle ore 20,30

  • Voci dall’Honduras (collegamenti telefonici con il Fronte di Resistenza al golpe)
  • Testimonianze, video e foto
  • cena sociale in sottoscrizione al Fronte di Resistenza honduregno

dalle ore 22,00

  • Djset latinoamericano

* tutto il ricavato (tolte le spese) andrà a sostegno del Frente

  1. avatar
    Hernan ha detto:

    Oggi a rainews24 ho visto un’intervista ad una giornalista, tale Patricia Ynestroza, da fare impallidire gli omero ciai che disinformano sull’America Latina. Ha detto:
    –l’80–90% del popolo vorrebbe che il presidente della Corte Suprema governasse il paese con il compito di gestire le elezioni di gennaio;
    –che le prossime elezioni sono pienamente legittime;
    –che i dimostranti hanno causato alcuni feriti e saccheggi nei negozi;
    –che l’eonomia dell’Honduras è solida perché la “canasta basica” formata da fagioli e mais è abbondante, nonostante –capolavoro di malafede– il presidente Zelaya e i suoi collaboratori abbiano portato all’estero una ingente quantità di denaro.
    L’intervistatrice che, poveretta, non sapeva nulla dell’Honduras da lei definito “paese sudamericano”, l’ha invitata ad un’altra trasmissione.
    Si può protestare con rainews24 e pretendere un’informazione corretta da una tv pubblica?

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