Repubblica continua ad inventare interviste? Ora inventa anche i Tweet
Delle interviste inventate ce ne eravamo accorti in passato. I dubbi ritornano…
Black Bloc e disinformazione su Repubblica: in Grecia, fino a prova contraria, ci si va a mare
È importante anche se fa sorridere per non piangere il pezzo su Repubblica di oggi firmato addirittura da Carlo Bonini che intervista un presunto Black Bloc addestrato in Grecia. L’intervistato è del tutto anonimo ma viene trattato come se fosse la bocca della verità, credibile a prescindere. Ciò senza uno straccio di fonte a sostenere la veridicità della testimonianza. Non che le fonti anonime non siano giornalisticamente utile, ma in un contesto nel quale ci siano dei riscontri. Nell’articolo di Bonini e Foschini non c’è nulla passando attraverso espressioni dimenticabili come “Sabato le sue mani hanno devastato Roma” e millantando l’esistenza di 800 falangisti pronti a tutto, un piccolo esercito. In pratica letteratura, non giornalismo. (segue sul sito).
Grave, gravissimo che inventino anche i Tweet!!!
Solidarietà’ con l’ amica Valentina! (Baruda)
Repubblica e i tweet inventati
MI DITE DOVE E QUANDO L’HO SCRITTO??????
????
?????
Questa la mia pagina twitter: @baruda
FiKa, si scrive FiKa.
In alto, a destra dico. Se volete scagliarmi addosso i servizi, le perquisizioni, tutta la serie improba di storie di repressione della psicopolizia almeno pronunciate il nick come si deve che io non ho mai avuto la FiKa con l’acca aspirata.
E comunque, come giustamente osserva Baruda, è una balla grande quanto una casa.
L’account di Twitter a nome FikaSicula, ovvero il nickname collettivo di questo blog, riceve in feed i post che vengono pubblicati qui. Non c’è mai una interazione differente o quasi, e sicuramente non c’è stata per scrivere le cose che riporta Repubblica.
Quello che Repubblica scrive viene estrapolato in una ricostruzione falsa e diffamatoria, da un post che potete leggere voi stess* e il cui tono è ironico.
La frase esatta era:
“Che ne è di quelle fanciulle di una volta, che tenevano gli occhi bassi di fronte all’autorità. Guardatele adesso, come sono belle, determinate, fiere, consapevoli di avere una partita da giocare e se la giocano senza indietreggiare di un solo passo.”
ad inizio del post “Un giorno perfetto“.
Siccome su Twitter viene pubblicato il feed con appena il primo rigo del post, e dunque “Che ne è di quelle fanciulle di una volta, che tenevano gli occhi bassi di fronte all’autorità“, non possono aver letto nulla di ciò che scrivono e quella che hanno commesso è una operazione da inquisitori del giornalismo. Oltretutto contro due donne che scrivono sui blog e che hanno una chiara disistima nei confronti di Repubblica. Una caccia alle streghe. Siamo donne e ci vogliono in riga e silenziose proprio come si diceva nel post “La repressione sulle donne, a partire dai ruoli“.
Hanno realizzato un falso. Infatti vado al Twitter e c’è scritto:
Per il resto quello che qui stiamo facendo è raccogliere le narrazioni e le analisi in una categoria che si chiama “Memorie collettive“.
Repubblica? Diciamo che è peggio di come l’abbiamo sempre descritta.
Vado a informarmi con l’avvocato per sapere se ci sono gli estremi per una querela.
Ps: vi avviso che se vengono a farmi una perquisizione l’unico oggetto contundente che troveranno è un dildo di 20 centimetri.
Update: Intanto segnalo il post preventivo di solidarietà di Zia Jò e poi vi do notizia del fatto che su facebook è partita la campagna di solidarietà “Un dildo per FikaSicula”. Stanno pubblicando nelle bacheche l’immagine di un dildo o un vibro dedicati a me. Sono veramente commossa. Grazie!!!
Trackbacks/Pingbacks
- Nuova ricerca Twitter spiegata bene - […] i comitati etici a cui pensano i giornalisti di Repubblica sono gli stessi che li legittimano a costruire i …
su baruda, repubblica non ha esattamente inventato, ha messo insieme più di un suo tweet. ovviamente in questo modo il senso della frase cambia e la gravità di ciò che repubblica ha fatto resta.
Mah io quel ‘sono qui a far scontri da ore” non l’ho letto, e comunque come dici estrapolare e fare ignobili copia incolla e’ gravissimo, per niente giornalistico e soprattutto infame. ciao