La Santanchè come Evita? Fermatelaaaaa

22 commenti

L’amico Roberto di Nuova America ha scattato questa foto a Piazza Vittorio  a Roma. Lo ringrazio per aver colto e testimoniato quest’ attimo di follia pura nella campagna elettorale italiana del 2008.

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    gc ha detto:

    Abusiva!
    SI EVITA VIVIERA SERIA MONTONERA

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    Roberto ha detto:

    grazie annalisa per aver evidenziato anche tu questa idiozia.

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    G. ha detto:

    E’ una di quelle notizie che fanno passare, a chi vive fuori dall’Italia, qualunque forma di nostalgia. La domanda più logica sarebbe, ovviamente, se c’è o ci fa. Anche se alla fine non ha poi tanta importanza. Grazie a Roberto a Annalisa.

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    Antimonium ha detto:

    Un pubblicitario per l’occasione avrebbe inventato lo slogan

    CHIAMAMI PERON, SARO’ LA TUA SBIRRA.

    Ma la Santanché non ha bisogno di aiuto. La Santanché crede in sè manco fosse un autodafè.

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    Simonetta Jaramillo ha detto:

    Sei GRANDEEEEE!!!!!

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    G ha detto:

    stupenda!

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    nardi ha detto:

    scusate ma non vedo tanto motivo di meraviglia. la santanché dove vuole pescare voti? non è la prima volta che la eva viene presa a simbolo dalla destra radicale, no? poi vabbè, sul paragone personale magari non saprei… saluti.

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    filomeno ha detto:

    urka!

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    Gianluca Bifolchi ha detto:

    Mi astengo dal criticare Evita perché so che gli Argentini riservano solo a se stessi questo diritto, e anche se sanno andarci giù duro gli secca parecchio che gli stranieri si impiccino di questo capitolo della loro storia.
    Ma per me se la Santanché vuole Evita che se la prenda pure.
    Io sono cauto persino verso gli eccessivi entusiasmi per Cristina Fernandez, che sta conducendo una sconsiderata campagna contro gli agricoltori, in base agli stessi abbagli del peronismo di sempre.

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    Antimonium ha detto:

    Mio caro Bifolchi, quando i tuoi omonimi (mi si consenta il bisticcio) decideranno di spazzare via le dittature foraggiate dalla CIA che li opprimono in tutto il centro e sud America, sarà sempre troppo tardi. Ci vorrebbe una nobiltà illuminata a guidarli, ma ahimè anche in quelle terre spesso la nobiltà è più bifolca dei bifolchi e soprattutto fascista. Ca va sans dire…

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    lupoAlberto ha detto:

    una brutta copia di Evita, e nel XX°secolo!
    …che ogni dubbioso, indeciso o “disgustato” che non sappia cosa fare 1l 13 e 14 aprile… si guardi questo video, anche su Youtube… è come una benefica lavanda gastrica! “passa la paura” e si va a votare, eccome se si va a votare! come dice Ermete Realacci, “…chi non vota — dopo — che non rompa più le scatole, non ha più diritto di parola, visto che se ne è tirato fuori…” (http://www.youtube.com/watch?v=DXOM2o4EWnk)
    http://rinascitanazionale.ilcannocchiale.it/post/1866125.html

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    A.S. ha detto:

    Il nesso storico tra peronismo e fascismo è cosa nota per chiunque abbia un minimo di conoscenza delle cose argentine. Ed ironizzare sul cognome di chi, come Bifolchi, sottolinea questo nesso, è soltanto un segnale di immaturità e di ignoranza. Antimonium, evidentemente, è una di quelle persone che, per mentalità e senso dell’humor, non hanno mai abbandonato i banchi della scuola elementare. Peron (Juan Domingo) si è sempre dichiarato un grande ammiratore di Benito Mussolini. E marcatamente fascista è sempre stata la sua (e quella di Evita) visione corporativa della società e dello Stato. Il che tra l’altro spiega la generosità con cui, a guerra finita, l’Argentina dei Peron ha accolto molti dei criminali nazisti in fuga dalla Germania. Certo, definire tout court “fascista” un personaggio complesso e controverso come Evita sarebbe del tutto sbagliato. Ma dal punto di vista storico, la scelta della Santanchè non è – come Annalisa ed altri vorrebbero superficialmente far credere – affatto ridicolo. Tra la destra fascista più estrema ed il peronismo c’è sempre stato un indiscutibile feeling ideologico-politico.

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    Disarmonico ha detto:

    Nonostante: ça va sans dire

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    Annalisa ha detto:

    Che ne dite se vi scambiate le mail e continuate privatamente?

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    G. ha detto:

    caro A.S, è tutto vero quello che dici. Io però avrei un’obiezione. La prima è che il personaggio Evita trascende ormai dalla persona Evita per diventare una icona, un simbolo universale ed è a quello che ovviamente si riferisce la Santanché, che dubito conosca le complesse vicende dell’Argentina di Peron e dello stesso presidente-caudillo. In altre parole, la Santanché nel proporsi come una Evita due non fa riferimento — secondo me — a nessun parallelismo storico-politico ma vuole dire proprio quello che appare ai più, e che deve apparire ai più: sarò la vostra Evita. la qual cosa mi pare come minimo una cretinata.

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    A.S. ha detto:

    @G. Ceryo che è una cretinata (una delle tante che si sono viste e sentite in questa campagna elettorale). Ma ancor più cretino è fingere d’ignorare – o ignorare tout court, come credo nel caso di Roberto ed Annalisa – che il peronismo è da sempre parte del bagaglio di un’ala (la più estrema e nostalgica) del fascismo. Così come decisamente, o meglio, infantilmente cretino è, a riprova della propria ignoranza, ironizzare sul cognome di chi fa notare questa semplice verità agli stupidelli che ostentano indignazione per il manifesto della Santanchè. Evita è certo un icona, una parte (forse la più dannosa) della mitologia di quel tragico equivoco argentino che si chiama peronismo. E che ci ha regalato, oltre al santino di Santa Eva Duarte in Peron, protettrice dei poveri e degli indigenti, anche la Triple A, Carlos Menem e i Montoneros. Per quel che mi riguarda i fascisti se li possono tenere tutti.

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    Annalisa ha detto:

    Adele cara, dicci, illuminaci, dall’alto della tua prosopopea infinita, riuscirai mai a metetre insieme tre parole senza dare continuamente dello s*****o o del cretino al prossimo tuo?

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    G. ha detto:

    Non posso non essere d’acccordo con quello che dici — anche con Bifolchi — dato chhe si tratta di verità storiche. Non sono d’accordo con il grando di responsabilità di Evita nelle derive (fisiologiche, mi dirai) del peronismo, dalla Triplice A fino a, più recentemente, lo sconsiderato governo Menem. Evita mi sembra un personaggio complesso, meno aculturato, probabilmente in buona fede, con un certo grado (anzi un alto grado) di empatia con la gente, poveri compresi, e una indubbiamente inquietante carica messianica. Se è vero che in qualche misura il personaggio Evita è stato strumentalizzato da Peron, probabilmente lei stessa non era consapevole di esserlo (strumentalizzata, voglio dire). Pure e semplici opinioni mie, por supuesto. Bé, potremmo invitare l’ottima Santanché a partecipare al dibattito, la vedo ferratissima soprattutto sulla Triplice A ; - ).

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    G ha detto:

    Rettifica: Triplice A in italiano, era Triple A.

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    A.S. ha detto:

    Cara Annalisa, non ciurlare nel manico. Io non ho dato del cretino a nessuno. Ho semplicemente fatto notare come sia una cretinata irridere – perdipiù con ironie da asilo infantile – quanti sottolineano i vincoli storici tra peronismo e fascismo. Il manifesto della Santanché è ridicolo per l’ovvia differenza di peso tra le due protagoniste, ma non – come tu, Roberto e quel bambinone di Antimonium sembrate credere – per il contrasto idelogico-politico tra le medesime. @ G. Neppure io credo che Evita (contrariamente ad Isabelita) abbia alcuna diretta responsabilità per la Triple A. Non foss’altro perc\hé, ai tempi della Triple A era abbondantemente morta. Credo però che l’ “evitismo” – quello dei Montoneros in particolare – sia impregnato di tutte le ambiguità parafasciste del peronismo.

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    antonio - verosudamerica ha detto:

    q miedo…

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    G. ha detto:

    parlavo della responsabilità nelle derive del peronismo, tra cui triple A ecc, non di una responsabilità diretta nella formazione della stessa (né tantomeno nel governo di menem) dato che ai tempo della Triple era, come giustamente fai notare, morta da circa 21 anni (o 22, devo controllare).

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